Un'anima divisa in due
A margine del marasma Italico del dopo Elezioni.
- Un risultato del genere porta con sé l'idea, direi ovvia, che Berlusconi e il suo movimento non sono finiti, tutt'altro. Restano un fattore determinante di scelta, sono divenuti, ormai, una costante. Forse nessuno, o pochissimi, si erano illusi che, in qualche modo, le due giornate elettorali potessero mettere all'angolo questo personaggio. La mente degli Italiani è molto elastica, ma più che far rimbalzare le sciocchezze e le illusioni, sembra attirarle e mantenerle in un limbo votato a chissà quale idea di un futuro luminoso che non c'è e non ci sarà.
- Il Nord, quella parte “produttiva e trainante”, è del centro-destra, senza dubbio. Nonostante il tema del lavoro e, sopratutto, del non lavoro debba essere e rimanere una priorità, ove vige il benessere (almeno se rapportato con la qualità della vita di altre parti d'Italia), si è deciso che è meglio dare fiducia a coloro che hanno sempre privilegiato la parte più borghese (in senso deleterio) del nostro Paese. Sfido chiunque a dire che un lavoratore medio, quelli dei famosi mille euro al mese, abbia tratto un qualche vantaggio dall'ex-Governo. Tuttavia, anche qui, si ha un'incrollabile fiducia verso un sol dell'avvenire che, filtrato attraverso lenti distorte, pare virare all'azzurro. Pur storicamente anti-comunista, ahimè, anche il “mio” Nord-Est si è distinto. Tra un po' vi scriverò dalle amate montagne, per fortuna ancora ricche di rifugi della Grande Guerra, quando i cattivi, veri, li rimandammo a casa a calci in culo.
- Non si capisce come mai il nuovo Premier non possa venire eletto immediatamente dopo il termine delle elezioni (regolari, chè la sparata sui brogli e solo il continuum dell'idea Berlusconiana dell'effetto boutade), senza attendere, mi sa, un po' di settimane. La formazione del Governo di centro-sinistra sarebbe accelerata, eliminando pause istituzionali che non ci possiamo permettere. Stando così le cose, in mancanza di un Presidente della Repubblica che proceda alla nomina, Berlusconi governerà ancora per un po' e se ha imparato una cosa, in questi anni, è quella che, volendolo, i danni si stanno molto poco a fare. Entriamo in un periodo di difficile soluzione politica, avendo deciso, seppur per pochissimo, che altri dovranno rifondare il Paese. Un pastrocchio all'Italiana che aggiungerà ancora veleno alla pozione, quando questa è già ben poca rispetto alla necessità.
- Se mai vi sarà una Grande Coalizione, diventeremo una Nazione fantoccio, dove per un bene comune auspicato, ma assai poche volte realmente voluto, ci si continuerà a guardare in cagnesco. La realizzazione dei programmi dell'una e dell'altra parte saranno appese ad un filo fatto di pochi Parlamentari, ed i tempi, già biblici, di approvazione di Leggi e norme diventeranno fantascientifici. Ed il tempo è l'unica cosa che realmente manca, a tutti.

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Commenti

  1. sì, questo cavaliere disperato mi fa paura... per la democrazia del paese... sappiamo che fu già tentato un colpo di stato con l'appoggio della guardia forestale...questo clima surreale, con un nano finalmente non più sorridente da paresi faciale, mi fa davvero temere per la democrazia... spero sbagliarmi.


    Ot. ma sì, dai, link sì (magari aspetta u po' a cancellare uello vecchio)


    ciao La Parda

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  2. io dò la colpa alla tastiera, ma la realtà è che sono proprio fusa....

    F.

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  3. Questo è il (famoso) momento in cui bisogna stringere i denti, rimboccarsi le maniche ed incominciare a lavorare col piccone ed il badile...per i lavori di fino c'è tempo.

    Grazie per la visita..

    Io tornerò...

    s.

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  4. dobbiamo disfarci di berlusconi, è indubbio che abbia avvelenato il clima politico del paese e contribuito all'incancrenirsi dei problemi strutturali del paese...

    supramonte

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  5. Stavo pensando...


    Caro MACCA tocchi un argomento attuale e lo fai con invidiabile forma giornalistica.

    Stando cosi le cose la governabilità del paese non è assicurata, in altri paesi dove la democrazia è più matura si sarebbe potuto fare un governo di coalizione, ma questo non è possibile in Italia perchè l'ex premier ha basato il suo status di politico propio sulla distinzione profonda con (come lo chiama lui AVVERSARI).

    Certo la situazione non è terribile ma non è neanche beata,in altre parole siamo messi malino.

    Non credo che il CS riesca a governare il paese stando a questi risultati.

    Ci sono 6 o 7 cose urgenti da fare,queste sono indispensabili, l'errore che farà il CS, secondo la mia previsione, e trattare temi come i PACS o il rapporto fra stato e chiesa,queste non sono urgenti per il paese e non credo che se ne possa occupare in questo modo un governo in carica.

    Questi temi si considerano con i referendum e il coinvolgimento del popolo ma senza creare divisioni, in altre parole, non mi sembra che sia questo il momento di affrontarli.

    Le cose da fare sono:

    riformare seriamente la giustizia

    la legge elettorale con il coinvolgimento dell'opposizione ( e non come ha fatto il vecchio governo che di errori dettati dalla prepotenza ne ha fatti tanti),

    Una seria e studiata riforma del mercato del lavoro con il coinvolgimento delle parti.

    una attenzione particolare al sud dell 'Italia per quanto riguarda lo sviluppo industriale,

    Una attenzione particolare fenomeno dell'emigrazione ( e vero che la mano d'opera serve ma è altrettanto vero che in uno stato chi arriva è prima di tutto un ospite e quindi le regole che trova in quel paese le deve rispettare),

    poi per il voto agli immigrati non è questo il momento di trattare questo tema,

    bisogna eliminare i privilegi e gli sprechi che danneggiano tutti noi,

    Insoma per concludere di cose da fare c'è ne sono, spero...

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  6. Orioko, dalle idee che esprimi, sei sicuro di non aver votato a destra?



    Salvo

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  7. Ciao Dani, perchè dovresti pensare che io sono arrabbiata con te? Assolutamente no, anzi vengo sempre a trovarti e guardo sempre tra i commenti se ci sei. ;)

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  8. mi sono informata:

    - san marino non ci vuole;

    - il vaticano, solo se facciamo voto di castità;

    - gli usa, solo se ci arruoliamo nei marines;

    - lo uk, solo se giuriamo fedeltà alla regina...

    ci rimane l'afghanistan... vedi te...

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  9. grazie e scusa.

    che parole meravigliose.

    grazie e scusa.

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  10. BERLUSCONI VATTENE! (oh ma quando se ne va? Urlatelo anche voi! )

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  11. Ti saluto caramente. Il tempo non va mai sprecato...

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  12. Commento slegato al post:

    Di diete si parla solo di lunedì e questa settimana, causa pasquetta e conseguente abbuffata, si salta!! ;)

    s.

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  13. Il fatto che le basi popolari e borghesi del centrodestra abbiano resistito a un fuoco concentrato, orchestrato anche con il supporto di una stampa straniera usata con uno stile da popolo colonizzato da tanti nostri giornalisti, non può non modificare profondamente la società italiana. Qualunque saranno gli esiti nella formazione del prossimo governo, da domani il nostro Paese sarà più libero: contro il disprezzo degli elitisti che non capiscono il loro popolo, un voto così ampio e compatto sarà un baluardo. Il giogo conformista che viene imposto a chiunque «osi» schierarsi con il centrodestra (insultati come berluscones, caimani, e così via) comincerà ad allentarsi. I professori liberisti potranno un po’ alla volta dire veramente quel che pensano, e smettere di fare i pesci in barile tra l’«impresentabile» governo di centrodestra e gli indistinguibili sindacalisti confindustrial-cigiellini: e presto un po’ alla volta spunteranno i magistrati che rifiutano il corporativismo, i rettori che preferiscono le riforme ai no global. Avere resistito questa volta potrebbe veramente cambiare le cose.

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  14. Mi permetterò di rispondere a questo tuo commento con un post, appena ne avrò il tempo. Sappi, comunque, che ovviamente non sono d'accordo.

    Daniele

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  15. caro creonte,

    quello che tu dici è un capovolgimento della realtà. se infatti gli italiani che leggono i giornali non saranno più di 5 milioni, tutti guardano la tv, dove il monopolio di berlusconi è evidente ed è statisticamente certificato su 5 canali su 6. casomai saremmo noi a poter dire che, nonostante tutta la propaganda televisiva, siamo ancora liberi di non votare berlusconi. il fatto che poi il blocco sociale del centrodesta (ma anche quello del centrosinistra) fatto di piccoli imprenditori che basano il loro vantaggio competitivo su evasione, lavoro nero e svalutazioni competitive e che chiedono protezionismo, di ordini e professioni che vogliono conservare i loro privilegi, di ciellini (al nord) e di clientele (al sud), di pensionati con la licenza elementare e di casalinghe teledipendenti, non si sia sfasciato, è sintomo di un paese ideologizzato fino al moidollo, dove un governo può combinare disastri a non finire e rischiare lo stesso di esser rivotato, tanto ci pensano le tv a sistemare tutto con un po' di propaganda. inutile dire che questo è indegno in una democrazia occidentale, infatti rappresenta un'anomalia. se la stampa straniera (e gli italiani all'estero) hanno già dato un giudizio "storico" su berlusconi (dopo un totale di 6 anni di governo sarebbe anche l'ora), è perchè sono distanti geograficamente, e quindi non possono essere influenzati da quel fumo acre sollevato dal monopolio della propaganda che c'è in italia. se oggi stiamo a insultarci tra destri e sinistri, tra amici, conoscenti e parenti, è perchè ha vinto LUI: lui voleva lo scontro radicale per convincere gli indecisi, per tentare l'ultima carta, lui ha spaccato l'italia per capovolgere il risultato, e ce l'ha quasi fatta. adesso tenta il golpe per vie legali. come si fa a parlare di libertà riferendosi a lui?

    supramonte

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  16. certo, è triste vedere che sia proprio la parte produttiva e trainante dell'economia italiana, come la chiami tu, a votare per un governo che in questi anni non ha fatto altro che coltivare un'idea umiliante dell'imprenditoria, solleticando gli istinti più furbetti e antistatali dei professionisti, che si sono visti davanti un modello di governo che ha tutt'altro che condannato l'evasione fiscale, il falso in bilancio, la precarizzazione e gli antichi privilegi

    è un peccato perché è l'antitesi dell'industria moderna, dell'industria proiettata in europa, dell'industria competitiva

    il resto del mondo non funziona come da noi, in una economia globale saremmo carne da macello

    ciao caro buona giornata

    luca

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  17. anonimo: non è la tv ad ave fatto i berlusconiani, sono i berlusconiani ad aver fatto Berlusconi. è una cosa a cui non credete, ma è così. foss'anche la tv in mano a Carlo Marx FI avrebbe sempre un 20-25%.

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  18. Berlusconi lo ha fatto Craxi.

    Seppur vero che sarebbe al 20% lo stesso, non credo che l'influenza delle sue TV sia da poco.

    I Berlusconiani esistono perchè c'è Canale 5, questo non me lo togli dalla mente.

    Berlusconi non è un politico, è un imprenditore datosi alla politica. Ma Governare è un'altra cosa, che metter su "La ruota della fortuna". E' una questione anche di cultura.

    (L'anonimo è l'amico Supramonte, linkato qui a destra).

    Daniele

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  19. da nordista non sono troppo d'accordo con 'sto stracciarsi le vesti perché "il centrosinistra non sa parlare si ceti produttivi" (sottinteso: è capace di dialogare solo con fancazzisti come me e te). per cominciare bisogna capirsi, ci sono posti dove il centrodestra ha fatto il 60%, e lì niente da dire, ma ce ne sono altri dove ha vinto per qualche punto in percentuale, che mi pare ci possa stare. e poi mi devono spiegare come mai il centrodestra ha vinto anche nel Lazio. cos'è, il centrosinistra non è capace di parlare nemmeno agli impiegati dei ministeri?

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