Radio Maria
Non raro esempio di quel servilismo a cui accennavo ieri, è la RAI, nella sua propaggine radiofonica. Seguendo, stamani, la cronaca della visita Apostolica in Spagna di Benedetto XVI, c'è stato un florilegio di banalità e di scherno verso coloro che manifestavano contro tale avvenimento. Si è arrivati a bollare le unioni gay come un fatto gonfiato dai media, ma la cui vera rilevanza è risibile. Il tutto da parte di quei giornalisti del “servizio pubblico”, ma che, evidentemente, sono forse pagati da un altro Stato. Se vi sembrasse polemica “tout court” mi dispiacerebbe, dato che mi pare che il rispetto sia uno dei cavalli di battaglia del Clero. Ripassiamo la parabola della trave e del fuscello, che non fa mai male.

Commenti

  1. Buona Domanica :**


    Il mio è stato un ottimo sabato, cominciato con una gita in barca a Capri e conclusasi con uno scialatiello ai frutti di mare...e chi è meglio di me! :D


    Mi sa che mi porti bene ;)

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  2. Che schifo Radio Maria blaaaa... Ciao e forza azzurri, Lorenzo

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  3. più il mondo va di qua e più la chiesa va di là... mi iresce ancora misterioso il motivo occulto di questo omportamento... forse cedere tutti i fedeli e a satana? Gesù disse: verranno molti in mio nome, ma non credete loro...

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  4. Non credo che i giornalisti RAI siano assoldati dal Vaticano: certe considerazioni così squisitamente illuminanti sono frutto di scarsa professionalità mista ad un’ idiozia del tutto personale. Non so se vi è chiara la contraddizione: secondo quanto riportato da Daniele i giornalisti avrebbero bollato le unioni gay come un fatto gonfiato dai media. In altri termini da loro stessi.

    Complimenti, neanche un giornalista in erba come il nostro Lorenews avrebbe osato tanto!

    E noi qui, coglioni sul serio, ne stiamo pure a parlare…….

    Sull’intervento di PapaRazzi invece ci sarebbe molto da dire. Personalmente ho apprezzato e condiviso l’impostazione di fondo, per intenderci quando dice che “nella cultura attuale si esalta molto spesso la libertà dell'individuo inteso come soggetto autonomo come se egli si facesse da solo e bastasse a se stesso, al di fuori della sua relazione con gli altri, come anche della sua responsabilità nei confronti degli altri".. Sulle conclusioni, al solito, prendo tutt’altra strada. Ma stavolta la nota fuffa clericalotta non mi affatto sorpresa: sono duemila anni che la chiesa va predicando il connubio tra sessualità e procreazione, vi aspettavate una repentina inversione di tendenza? Io no. Del resto (probabilmente per una banale distrazione divina) la procreazione tra esseri dello stesso sesso è biologicamente impraticabile. Anche quando a desiderarla sono individui animati da fede fervente. Basterebbe che la chiesa riconoscesse la caducità dell’onnipotente, insomma una cosina da nulla.

    In ogni caso non dannarti, Daniè: che si tratti di uomini, donne o gay, la gente oggi vive serenamente anche fuori dai dettami di Santa Romana Chiesa.

    Checché ne dicano i giornalisti RAI.

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  5. ....sarebbe interessante capire anche perchè s'è creato questo divario tra me e Leoparda Flora. Intendo dire tra i nostri commenti.

    Bah, misteri della fede in Splinder.

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  6. Tu hai apprezzato, sorella, proprio quello che io, invece, non ho esitato a bollare come l'ennesima riprova che "o si fa così, o siete tutti degli atei, miscredenti e brucerete all'inferno". Credo nella possibilità che ogni singolo individuo sia padrone delle proprie idee, se non del proprio destino. Io vedo, nelle parole che riporti, solo l'ennesimo tentativo, neanche troppo velato, di dare una direzione, un'impostazione ben precisa alla mentalità delle persone. Non ho mai nè pensato, nè creduto che si viva da soli, egoisticamente, ma la convivenza si regge, prima di tutto, sull'intelligenza e sulla tolleranza, non perchè viene detto dall'alto. Insomma, mi pare che ci prendano o per scemi o per bambini di quattro anni, a cui, con pazienza e un pò di sufficienza, bisogna spiegare OGNI cosa. Solo che la spiegazione è unica ed assoluta. Troppo comodo. Se devo spegnere il cervello lo faccio da solo, quando e se lo voglio io. Riguardo ai "giornalisti" ribadisco quanto sentito, aggiungendo che, siccome il matrimonio tra gay riguarda "si e no 1500 persone (in Spagna), ben poca cosa di fronte al milione accorse per il Papa, il fenomeno viene gonfiato a dismisura dai media". Cioè: 1500 omosessuali non valgono un milione di baciapile. Tiè. Evviva la tolleranza!

    A quando un ritorno dell'Inquisizione?

    Daniele

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  7. E' la distanza che c'è tra Paradiso ed Inferno, Lamè.

    Infatti io e te stiamo sotto...

    Daniele

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  8. Buona Domenica mio caro.

    Di scandaloso nel comportamente della Chiesa non è tanto non accettare il matrimonio tra gay, o le coppie di fatto o altro, ogni religione ha regole e fede propria ed ha il diritto di decidere ciò che è giusto e sbagliato per chi SCEGLIE di appartenervi: insomma se sono cattolica fervente praticante ovviamente mi atterrò ai precetti della mia religione, difficili/facili, comodi/scomodi che siano da applicare nella mia vita quotidiana, così pure se sono induista, islamica. (Ammettiamo che oggi il sacrificarsi per un ideale più grande non è più un concetto di moda. In una traviata idea di modernismo si pensa di dover aver diritto a tutto e che tutto si deve piegare alla comodità della vita contemporanea, senza più sporcarsi col fango della lotta e della scelta.)

    Ciò che ritengo nauseabondo è che una religione, qualunque essa sia, si arroghi il diritto di estendere i propri precetti morali al mondo, ritenendo che essi possano essere utili a chi non professa quella fede o nessuna fede e che ostacoli il cammino di altre persone o di intere società sia questo veso una situazione di progresso o di regresso.


    Detto questo, tu come stai amico mio?

    Sai la tua convinzione mi ha portato fortuna ... e adesso io la porto a te.

    Ce la faremo.

    E non stanchiamo di credeci.


    un abbraccio

    Lady RoseNoire

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  9. Mia carissima,

    concordo con il tuo commento, sopratutto, ovviamente, sulla parte che concerne il diritto di una Religione di professare il proprio Credo e di invitare i fedeli a seguirla. Non ho mai messo in dubbio questo, nè offeso chi ci crede (passatemi il "baciapile" di cui sopra, ma non è detto con intento maligno...) e chi vuole fare di questi precetti uno stile di vita. Anzi, ammiro chi, con coerenza vera, però, segue dettami che, a volte, sono quasi impossibili da mettere in atto. Da qui a voler imporre, come dici tu, la propria visione ce ne passa, e tanto. E' questo che non mi va giù: la strada non è una sola, una Società, uno stato non cresce solamente se fa in questa maniera. Proprio perchè espressione Laica e pluralista, una Nazione deve poter attuare Leggi e norme che recepiscano le istanze di una vita che non si è fermata nè al Medioevo, nè all'Illuminismo.

    (Contento che le cose vadano meglio: è chiaro che io e te siamo due persone che non mollano, mai).

    Un bacio

    Daniele

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  10. Daniè, premetto che non ho la tv, dunque forse le mie osservazioni sono un tantino più decontaminate dall’ossessione dei media che denotano le tue.

    Personalmente nella frase incriminata io ho letto un’ accusa all’individualismo esasperato, alla fuga dalle proprie responsabilità, al delirio da super io.

    Accusa che condivido e sottoscrivo di nuovo.

    E’ evidente tuttavia che, pur partendo dalla condivisione di un principio, le mie conclusioni si snodano su percorsi completamente diversi da quelli praticati dalla chiesa.

    A prescindere da questo, comunque, siccome parli di un atteggiamento di sufficienza paternalistica (che nella frase che ho riportato non vedo) mi piacerebbe che ti sforzassi di farmi capire cosa vorresti che facesse la chiesa (non ciò che vorresti NON facesse) perché io non l’ho ancora capito.

    La chiesa, a me che sono agnostica, non impone proprio nulla.

    A te?

    Se sì, il problema è tuo e di coscienza. Riguarda prima l’uomo poi l’elettore.

    Forse è questo che ti rende irritabile.

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  11. Ne parliamo a voce, che mi viene meglio, sorella.

    Daniele

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  12. Ormai le parabole servono solo per cambiare canale...

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  13. Ieri giornatona ^_^ E alla fine siamo campioni del mondo! Sarà mica che la sinistra porta bene a questo paese? Aspettiamoci un'impennata del PIL ! Campioni del Mondo!

    Un abbraccio caro fratellone!


    Salvo-Kafkahigh

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  14. Daniè, credo non ci sia nulla di strano nelle nostre divergenze, anche i gemelli monozigoti possono averne, figuriamoci i fratelli! Questo non toglie nulla all’affetto ed alla stima, anzi serve per allargare il dibattito.

    La nostra formazione è molto simile, quindi penso di conoscere il tuo stato d’animo. Sai anche bene cosa penso sull’istituzione della Chiesa, lo sai perché ne abbiamo discusso a voce e perché mi hai dato l’opportunità di parlarne qui: dietro i paramenti sacri brulica un universo di faccendieri interessati solo all’alta finanza ed ai giochi di potere. Un’associazione di falsi cicisbei che ha messo in atto, nei secoli, scandalose connivenze con le più feroci dittature. Arrogandosi poi il diritto divino di giudicare l’anima dei mortali.

    Io lezioni di moralità, da questi, non ne prendo. Per me, semplicemente, non esistono.

    Ma credere è altro, altro è l’insegnamento di Cristo. Personalmente non ho neanche il conforto della fede, ma se nelle parole di un cattolico trovo quei principi universali di difesa della libertà e della dignità di tutti gli uomini, non posso che condividerli.

    Questo era il senso del mio commento, e di questo vorrei discutere. Io non bollo ogni intervento come inquisitorio, lo ascolto e lo confronto con i miei valori. Laici.

    Posso dirti, ad esempio, di essere assolutamente favorevole ai pacs ma non ai matrimoni omosessuali. A torto o a ragione mi sono convinta che, sebbene ciascuno abbia il diritto di vedere tutelati i propri diritti civili e patrimoniali, il matrimonio rientri in una sfera giuridicamente diversa. Ma sono pronta a parlarne ancora, e, magari, a cambiare idea.

    Ad ogni modo credo che, con o senza benedizione del vaticano, questo aspetto della nostra società verrà regolamentato presto anche da noi. I tempi sono maturi, la gente sa scegliere, l’ha dimostrato.

    Gli scenari planetari sono cambiati, è necessario un confronto dialettico a tuttotondo. Inveire non serve al confronto.

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