La Festa de noartri


(Appunti dopo una conversazione con "Simplest").
Partendo da quel “Io non mi sento Italiano”, di Gaber, che mi ha un po' infastidito, si può arrivare a molto altro. Da quando, con il web, c'è la possibilità di discutere con moltissime persone, la mia (mia) Italianità è venuta in contatto con altre Italianità. Non penso che generalizzare sulla propria appartenenza civile sia cosa opportuna: tutti davvro siam nella stessa barca. Mi dico e ripeto che, forse, l'Italiano è uno che guarda agli altri invidiandoli un carattere che Lui non ha, denigrandosi un pò: l'erba del vicino, se non si fuma, è sempre più verde. Vorrei darmi una speranza, non essere costretto ad accettare il fatto che siamo dei piagnoni, maleducati, furbi, pigri e traffichini. Il nodo è questo. Tutto quello che accade , dalla politica alla fila dal dottore, prima o poi fa emergere i nostri connotati, quelli succitati più altri, personali, ma sempre riconducibili al nostro essere Italiani. E qui mi deprimo: possibile che un Inglese o un Americano, nel complesso dei loro comportamenti, siano migliori? Un sì od un no assoluti non esistono: la differenza la fanno le persone, e quelle non le puoi attaccare come i quadri e dire “...sono così e basta”. Poi scrivo, leggo sento e discuto: quasi sempre nasce la rassegnazione nel dire che così siamo e non cambieremo. Un Paese di schifo, che non fa nulla per rimettersi in sesto (altro difetto: la fatalità). Un Paese che complica anche ciò che sarebbe semplicissimo e che fa divenire quello che è provvisorio la prassi del “per sempre”. Insomma, senza via di scampo. Forse non basta, allora, leggere tanto, interrogarsi, farsi coinvolgere in discussioni lunghissime e che portano allo stesso risultato. Dico forse, perchè mi rimane quest'idea che ci sono Italiani più Italiani degli altri: non credo di fargli un complimento, ma cerco solo di essere, in questo caso, apolide. Perciò senz'altro amo il mio essere Italiano, ma faccio dei distinguo e ricado all'inizio. Il 2 Giugno è la festa del cane che si morde la coda.

(OT: nessuno, in casa mia, ha i capelli rossi. Eppure i vicini mi rompono i coglioni lo stesso. Ah, les Italiens!)



Commenti

  1. io mi mordo volentieri la coda ed amo la mia Italia e la Repubblica (res pubblica), buona festa!

    Giacomo

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  2. faccia (l'italiano non è un'opinione)

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  3. faccia (l'italiano non è un'opinione)

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  4. faccia (l'italiano non è un'opinione)

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  5. Daniele, credo che tu fai molto di più di quanto pensi per il nostro Paese.

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  6. E' che ho imparato a stimarti seguendo costantemente il tuo blog, come credo tu faccia col mio!

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  7. grazie macca. l'onestà e il merito un giorno avranno il giusto valore. quel giorno non è lontano.

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  8. Oh salve , salve!

    Qui non si vive, si lavora!

    Altro che voi blogger tutti imbellettati a scrivere di politica!

    Ah questi giovani!

    Dove sono le mie mele cotte?

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  9. eppure solo noi italiani abbiamo "un certo non so che" che ci distingue e fa impazzire il resto del mondo...siamo e sappiamo essere in modo davvero unico: affascinanti artistoidi, pazzoidi e schizoidi...come nessun altro sa essere e aggiungo metereopatici...

    che io passo dal riso al pianto e viceversa con una facilità e un fondo di struggente bellezza...tutta mia...tutta italiana...e poi te lo dico in francese e anche in inglese...but Italy c'est l'Italie...

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  10. Sono molto fiera del fatto che ogni volta che parliamo per un po' io e te, i nostri pensieri poi scaturiscano un "flusso di coscienza" non da poco.

    Io lo sai ho vissuto molto all'estero e ho sempre proclamato con orgoglio la mia nazionalità, anche quando sarebbe stato forse più opportuno tacerla. Sono molto fiera di essere italiana, figlia di una vera miscela di razze e culture. Ma non sono fiera affatto di molti miei connazionali, cacaroni, opportunisti, invidiosi, piccoli, nulla o pocofacenti, sporchi faccendieri, faciloni, imbroglioni eccetera.

    Tutto quello che abbiamo detto ieri, e un abbraccio ancora più grande.

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  11. anche se il mio commento arriva troppo tardi in merito al 2 giugno le debbo fare...

    a quella di Gaber preferisco quella di Cutugno in sono un italiano... egli fece un ritratto abbastanza reale dell'essere italiano...poi non è vero che gli altri siano migliori di noi... purtroppo sono forse anche peggio... e di esempi nè potrei citarne una marea ma quella che mi è rimasta impressa nella mente è un'immagine di un tifoso di calcio inglese che ad una finale con la Juventus a Torino, approfittando dell'inpunibiltà che vige purtroppo nel nostro paese si abbassò a defecare in piazza Carlo Felice (per i non torinesi Pzza C. felice stà proprio di fronte a Porta Buova)davanti a tutta la gente che passava, in pieno giorno con i suoi compagni che sghignazzavano alla fraccia della gente che passava....

    ...come per dire che in italia è tutto permesso e ve la facciamo pure in faccia...!

    In questo forse hanno ragione perche malgrado che le leggi ci siano, vige l'impunibilità certa almeno nei confronti di chi non ha niente da perdere, tipo extracomunitari non regolari, le nostre leggi purtroppo sono forti con i deboli ... se andiamo all'estero ci meravigliamo di come sono ordinati e vigi alle leggi, solo perchè all'estero le leggi sono per tutti uguali e non vige il detto "fatta la legge trovato l'inganno"... ciao buona giornata a tutti

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