Partigiano!



Uno, due , tre.
Il Mondo fa schifo.
Noi non facciamo quasi nulla per cambiare questo dato di fatto. Anzi, usiamo la nostra fantasia e la nostra (perchè no?) bravura per giocare al massacro. Sono sempre più dell'idea che il male, tra le persone, nasce dal godimento che si prova nel vedere la sofferenza altrui. E più gli Altri stanno male, più si insiste. Dimenticando che tutto quel che si fa, prima o poi, torna indietro. Io non sono mai stato né il migliore, né un Santo, né l'unico Blogger illuminato, ma in anni di web, se errori ne ho commessi, li ho pagati. Mai denigrato nessuno, mai sputtanato alcuno. Non me ne vanto, perchè dovrebbe essere una regola: regola disattesa sempre di più, sempre con maggior enfasi.
Io non ci sto.
I miei pochi accessi diminuiranno? Chi se ne frega.
Diranno che sono uno stronzo? Sai che novità...
Amen.
Guadagno cose molto più belle, che a molti sono precluse: perciò li compatisco.
Se sapessi farlo, pregherei per loro, ma non mi viene bene.
Buona fortuna (tanto sputtanerete anche quella).

"Quello che mi meraviglia del Mondo è che i cattivi non siano anche contenti".
(Giuseppe Prezzolini, "Il centivio").


Commenti

  1. Se non commentate una cosa del genere, vi mando un Santino di Berlusconi!

    :-)

    Daniele

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  2. Giusto per non ritrovarmi col santino(???):

    Mi pongo anch'io l'interrogativo di Prezzolini.

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  3. nooooooooo, il santino nooooooo!!!

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  4. questa comunity sembra... non so definirla. Mah io mi son scocciata sinceramente di tutta questa gente che gira e fa del male gratuitamente.

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  5. Non a causa della minaccia del santino ma per ringraziare,commento.

    Anche a me e' capitato di dover litigare sul web, probabilmente a causa del mio orgoglio smodato, ma tutto si e' risolto con un "ognuno per la sua strada".

    Nel caso di Biancaccì e' stato uno stupidissimo assedio e vile. In fin dei conti chiedeva solamente di essere lasciata in pace, di non essere continuamente visitata da persone che sapevano benissimo che questo non era nei suoi desideri.

    LO sapevano perche' informate privatamente piu' volte.

    Tutto questo per qualche commento in piu'....

    beato me che non me ne frega un cazzo davvero e sto bene così.

    Ciao.

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  6. Amen! Io il santino lo voglio invece!!!!

    Comunque se ho afferrato bene il senso del post, credo che se una persona volgia aprire un blog dovrebbe farlo per se stesso. So che la comunicazione dovrebbe servire ad altro ma io, come faccio con la musica e la poesia, lo uso principalmente per parlarmi, conoscere, leggere le mie idee (so che è strano ma la mia testa è spesso in confusione) e vedere poi, solo in un secondo momento, chi si sintonizza o meno con me. E' ovvio che quando poi ricevo commenti e attenzione sono più felice di prima. Spesso (ma non i tutti i casi) mi capita di notare, che i blog più commentati siano a mio avviso anche i più superficiali, o lo diventino proprio grazie ai commenti della comunità che frequenta quel blog. Quando un blog ha molti accessi, tutti lasciano un commento per sperare di essere rivisitati e ricommentati a loro volta da più gente possibile. Diventa una ruota. Ho visto blog dove su 50 commenti almeno trenta erano tipo "ciao un saluto".

    Boo non so se ora mi sono perso e se questo commento sia fuoritema o meno.

    Attendo il santino!


    Un saluto

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  7. ago, beato te che non me ne frega un cazzo davvero e sto bene così.

    eheheheh

    io comunque alla goccia che scava la roccia, ci credo :)

    antonomasia

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  8. Cara Antonia

    a me che sono coatto ogni ora e' regalata per cui non mi faccio certo sangue amaro. Assomiglio nella concezione della vita a quella che dovrebbe avere un re: a lui ogni ora e' dovuta , a me regalata per cui....

    ma chi te se ' ncu.....

    Ciao!

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  9. solo invidia, ago. solo invidia la mia. A dire il vero ho imparato a fregarmene in ufficio, nella condivisione con gente che non scelgo.


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  10. in riguardo al santino, un in più o uno in meno non fà tanta differenza, ma per quanto riguarda la cattiveria dell'animo umano beh tante cose si possono dire, come tante altre si potrebbe fare a meno, una cosa è certa che prima o poi i peccati si pagano, vedi per esempio i peccati di gola... quelli legati al mangiare prima o poi ci viene diagnosticati con il colesterolo alto, il diabete ecc... mentre per i peccati legati alle gole profonde, qaulcuno prima o poi gliela tagliano... il guardarsi intorno e non capire da dove viene tanta cattiveria gratuita (perchè il più delle volte è gratuita) ci rende impotenti ed allibiti... il male è purtroppo nella natura dell'essere umano... se andiamo a vedere negli animali non troveremo mai attegiamenti di cattiveria atti a fare del male ai loro simili così come succede tra gli uomini... forse perchè gli animali pensano??! e magari prima di assalire un loro simile pensano???!!

    a volte mi domando quali pene possano essere giuste per gli assassini, i pedofili, i ladri o i guerrafondai e la risposta che mi viene sempre è la medesima "la coscienza", si in effetti non c'è pena maggiore della propria coscienza... prima o poi ci deve mettere a tavolino e fare i conti con la propria coscienza... e allora si che son cazzi amari...!!! perche non c'è giudice più severo di noi stessi per il nostro operato...

    in effetti l'augurio che faccio a tutti me compreso è quello di prendere coscienza... non importa quando... c'è a chi gli viene subito e cerca di cambiare in meglio (beh allora può anche salvarsi), mentre c'è a chi gli viene negli ultimi istanti della sua vita e sinceramente gli dico "cazzi suoi" (prendi per caso che il paradiso esista per davvero!!!!!)

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  11. Sinceramente non credo che le persone che commettono del male, abbiano sempre necessariamente rimorsi, anche perché avendo in genere la sensibilità di una zucca, senza offesa per le zucche, non credo riescano neppure a concepire la intensità della sofferenza che infliggono al loro prossimo.

    Così come sono convinta che chi fa del male in cose piccole, non sempre, ma spesso, non lo fa anche in quelle grandi non per coscienza, intesa anche proprio come consapevolezza delle conseguenze per gli altri di ciò che loro commettono,ma solo per paura: di essere scoperto, di dover pagare per davvero.

    E' come con le truffe piccole, quelle che con la scusa una falsa associazione di beneficienza o una falsa bolletta, ti fregano una manciata di spiccioli: chi si sobbarca la seccatura di avviare una denuncia per truffa? (ora non ricordo se sia reato perseguibile d'ufficio, ma certo per recupare il maltolto devi avviare una causa civile).

    Ma gli spiccioli truffati, sommati tra loro, diventano una bella somma per il truffatore vigliacco che non vuole neppure rischiare...

    Un po' di anni di esperienza sulle spalle mi hanno convinto che, al di là di ciò che possiamo chiamare sociopatia, e che attiene alla psichitria criminale, ci sono proprio persone cattive, di natura e senza attenuanti, che a far del male agli altri si divertono, perché dà loro un senso di potere, credo...

    Peraltro, non mi consta che a Norimberga, per dire, ci siano stati pentiti, perché dietro il male in grande stile si nasconde sempre qualche ideologia o qualche religione, che sanno trovare il modo per giustificare il male, e che spesso, per come sono vissute, ideologia o religione, sono in fondo la stessa cosa.

    Di quello che accadrà dopo la morte, come tutti, non so... mi auguro che vi sia una giustizia anche lì,ma certamente, la vorrei innanzi tutto su questa terra, nelle grandi come nelle piccole cose, dove invece mi pare che troppo spesso manchi.

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  12. si è vero quello che più ci preme è la giustizia terrena e che il pentimento alle prprie malefatte avvenga prima di rendere conto della propria anima ad una entità che stà (?) al di sopra delle nostre piccolezze terrene...

    ma è anche vero che come lo si vuol interpretare il pentimento nel momento di un eventuale trapasso in un'altra dimensione, quando si chiede l'aiuto a chi si veste di una fede per renderci il viaggio più facile con il sacramento dell'estrama unzione, la si chiede non certo per consuetidine ma la si chiede per potersi assicurare un perdono, se non qui sulla terra almeno nell'aldilà, illudendosi di poter far fesso anche l'entità che qualcuno chiama dio come ha fatto nella sua vita qui sulla terra... certo che se è vero che dio perdona tutti nell'altra dimensione ci sarà un sovraffollamento pazzesco!!! e non sò se basta il semplice paradiso per contenerli tutti...!

    purtroppo di concreto e di reale in riguardo alla coscienza noi poveri mortali non avremo mai la certezza che il pentito sia veramente pentito, tantè che ormai ci sono i pentiti di professione con il benestare dello stato... troppo comodo, dopo che ho fatto sciogliere dei bambini nell'acido,dopo che ho fatto saltare in aria mezza autostrada tra capaci e palermo per ammazzare un povero cristo che non faceva altro che guadagnarsi onestamente uno stipendio per il quale lo stato gli aveva dato l'incarico... troppo facile, faccio il pentito così magari li prendo per fessi ancora una volta...!! e magari mi danno anche oltre alla televisiome a colori anche qualche comodità che altri detenuti non possono permettersi non perche non sono pentiti... ma solo perche non hanno dei pentiomenti cosi importanti....

    il vero pentimento io son sicuro che prima o poi arriva anche per certe bestie... quando son soli con se stessi, quando i pensieri gli girano nella testa, quando vedono con gli occhi della memoria il volto di quel bambino mentre lo scioglie nell'acido e in quei momenti la loro vera angoscia... perche sanno che sono soli e non c'è nessuno che possono prendere per fesso....

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  13. Poco fa stavo provando a scrivere un post sulle tante, troppe esplosioni di cattiveria e maleducazione cui ho assistito dal fine settimana scorso, sulle gogne virtuali che sono state applaudite come fossero uno spettacolo spiritoso e divertente.

    Ho mollato il colpo, per ora, perché non intendo dare spazio a considerazioni su personaggi marginali che non conosco né frequento, ma che si sono guadagnati a tempo record la mia disistima.

    Come il padrone di casa, anch'io non mi reputo un'anima salva: le mie brave cavolate sul web le ho fatte e le ho pagate venendo bollato come reietto.

    Nessuno, però, merita di essere additato al pubblico ludibrio, schernito e degradato a macchietta per un regolamento di conti tra (ex) amici.

    La cosa peggiore è che, una volta messe in moto, queste campagne alimentano

    comportamenti da branco. Sembra impossibile, ma in rete c'è gente che pare non aspettare altro che l'occasione per sfogare nevrosi e aggressività represse, se non anche per ottenere i suoi cinque minuti di visibilità sputando addosso a un "nemico" che neppure conosce.

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  14. credo che l'anonimato, come può essere quello di un nick, spesso aiuti a scatenare il peggio di noi...un po' come in certi romanzi sull'america del KKK, quando sotto i lenzuoli bianchi il protagonista riconosceva il droghiere, il medico, lo sceriffo e li chiamava per nome e diceva , che cavolo state facendo, e quelli si toglievano i cappucci e tornavano ad essere se stessi. Non sempre purtroppo, ma a volte succedeva...ho presente certi racconti di Landsdale, e il senso di straniamento che questi assassini anonimi, ridivenuti di nuovo, persone con un nome e una storia di relazioni sociali, provavano.

    Poi ci sono i vampiri, personaggi miserabili dalle scarse qualità, che si devono nutrire, per sentirsi vivi, della vita degli altri, del loro dolore, della loro sincerità...

    ho sempre pensato che ognuno in fondo trova punizione nella propria natura e persone così, calate nella vita di tutti i giorni, abbiano così tante occasioni di frustrazione e rabbia, da vivere sufficientemente male, ma ora non lo so più con uguale certezza. Anche senza scomodare guerra o politica, vedo tanta ingiustizia attorno a me, che non ne sono davvero più sicura. Anche se ho visto che, presto o tardi, ciò che hai seminato, in bene e in male, ti ritorna, magari quando meno te lo aspetti, anche se come si dice: la mano di Dio è lenta ad arrivare, ma prima o poi arriva.

    Il pentimento è un privilegio, e non ci si arriva certo in un giorno, e se è vero inizi a pagare caro già su questa terra... la fregola che prende in punto di morte non è certo pentimento, è solo la patetica paura dei deboli che hanno fatto i gradassi con quelli più deboli di loro per tutta una vita, e non credo che basti un'untina con l’olio degli infermi per sistemare tutto, né credo basti a chiunque ci sia dall'altra parte, dal momento che esso (concilio vaticano II) solo raccomanda gli ammalati al Cristo perché li salvi, ma il succo della sostanza rimane il pentimento autentico, che se non c’è, inficia anche il valore dell’assoluzione dai peccati tramite l’estrema unzione, visto che pare questa cosa colpisca molto qualcuno...

    Per questo, mi è sempre piaciuto il finale del Don Giovanni di Mozart: Don Giovanni avrà pure le sue colpe sulla coscienza, ma se ne assume fino in fondo la responsabilità, anche se ne comprende il peso, e sfugge la facile via del pentimento che gli è più volte offerta. Così precipita all'inferno mentre gli altri personaggi (Mozart è *divino* in queste cose) se ne vanno allegri a mangiare, perché la vita continua.

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