Ipocrisia al sugo



Proprio non ci riesco, ad essere ironico, in certi casi. Mi scuserete, è un limite. Due cose.

Qui a Udine un'allegra succursale di una nota Associazione di stampo Cattolico, ha denunciato per "omicidio volontario" 15 persone, tra cui il padre di Eluana Englaro. Posso vergognarmi, io? Posso vergognarmi di essere concittadino di persone così? Pietas, ma verso chi? Me lo spiegassero, una volta. Evidentemente l'unico calvario accettabile è quello di Gesù Cristo. L'ipocrisia di certa gente è pari solo alla loro falsità: una doppia morale straordinariamente subdola, ormai incancrenita nel tessuto vitale Italiano. Facciamola, allora, l'eutanasia, ma della bigotteria e della cattiveria, della mancanza di rispetto verso la Laicità dello Stato. Facciamola, senza che nessuno soffra, ma una volta per tutte.

Da qualche giorno siamo bombardati da uno dei maxi spot sbrodolosi di retorica e immagini da cartolina di una notissima marca di pasta. Poi senti che questi, insieme a tutti gli altri, ci ha fregato sul prezzo dell'alimento per anni, ormai. Un bel cartello (come si dice), perchè, si sa, i soldi agli "imprenditori" non bastano mai, benchè meno quelli della gente qualunque e che di soldi non ne ha. Si sono beccati 12 milioni di multa, ma faranno ricorso e c'è da giurarci che qualcuno li assolverà. Pensiamoci, quando ci cadranno i denti per il troppo zucchero di questi filmatini o quando dovremo fare un altro mutuo per mangiare. Pensiamo a come sia normale essere fottuti proprio da tutti.

John Flaxman, "Hypocrites", from "The Divine Poem of Dante Alighieri", 1807, Tate Modern Collection, London.

Commenti

  1. chi sa se( l'associazione cattolica )si sono ricordati il messaggio che ho postato oggi

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  2. Mi sono sempre domandato in effetti perchè il prezzo della pasta BaLilla fosse così alto, data la scarsa qualità del prodotto, senza gusto, sembra plastica commestibile.

    Le pubblicità poi sono di quanto più patetico esista al mondo!

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  3. Per il primo punto, beh, sono molto più cattiva di te: auguro solo a ciascun appartenente alla sedicente (e sediziosa IMHO) associazione di subire lo stesso calvario di Eluana e di suo padre! vedi poi come cambiano subito idea... oppure, come d'uso in Italia, praticheranno anche loro l'eutanasia recitando un mea culpa ed un atto di dolore, e tutto nel silenzio stampa più assoluto... la regola del 'si fa ma non si dice' è tipica di un certo strato sociale bigotto!


    Per il punto due... scusate, ma visto che sono stati condannati, non possono i consumatori chiedere i danni? e non è nemmeno possibile citarli per 'pubblicità ingannevole'?sì, lo so... sono proprio un Don Chisciotte contro i 'mulini' a vento :P

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  4. sono italiani, quindi dovremmo vergognarci tutti..


    militante

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  5. Pietas? Ma di chi e verso chi? E' tanto che la politica cattolica non sa neanche dove sta di casa la pietà...cristiana. Sono subdoli. Piacere di leggerti dan, grazie dei tuoi auguri!

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  6. Sorry, il commento di sopra è mio. Sedge.

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  7. Sorry, il commento di sopra è mio. Sedge.

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  8. Sorry, il commento di sopra è mio. Sedge.

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  9. io continuo a credere che riusciremo a svegliarci. devo...

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  10. Sulla vicenda di Eluana non mi sono ancora espresso: ne approfitto qui, cercando di fare un discorso piú ampio che vada al di lá dello specifico caso.

    Innanzi tutto la libertá.

    Libertá, in uno stato democratico, significa poter esprimere le proprie idee senza essere condannati per averlo fatto; significa avere il diritto di dissentire; significa poter cercare di far valere le proprie ragioni in virtú di leggi chiare e uguali per tutti.


    Eluana Englaro era in coma irreversibile da 17 anni e, a quanto ne sappiamo, non aveva nessuna possibilitá di migliorare il suo stato vegetativo. Dopo alcuni anni (credo sette) di illusione, i genitori si sono arresi e, anche in virtú di alcune riflessioni fatte in vita da Eluana, hanno deciso che poteva bastare cosí: Eluana doveva smettere di essere loro presente in quella forma vegetativa.

    Non so se mi sarei comportato allo stesso modo, ma rispetto la loro decisione di tentare ció che ritenevano la soluzione migliore (per loro e per la figlia): smettere di tenerla in vita avvalendosi della Legge.

    Allo stesso modo peró ("non sono d'accordo con te, ma mi batteró fino alla morte affinché tu possa esprimere le tue idee" come diceva quel tale) trovo giusto (opportuno, sacrosanto) che chi non la pensa allo stesso modo possa dirlo e cercare di far valere la propria idea davanti al Diritto.

    Eluana é solo l'immagine di una lotta sui principi che, essendo le nostre leggi carenti, era necessaria nel nostro Paese.

    Non stupiamoci che non tutti stiano dalla parte di Beppino Englaro: la sua posizione - per quanto ad alcuni possa sembrare impeccabile - non é necessariamente evidente.

    Sono certamente deprecabili nei modi le prese di posizione tipo quella del Sen. Quagliarella (ex radicale), della Sottosegretaria al Welfare (ex radicale), di Capezzone (ex segretario radicale), del Presidente Berlusconi (lasciamo perdere...), ma nella sostanza i dubbi sulla necessitá o meno di interrompere l'alimentazione e la somministrazione di liquidi a una persona ancora in vita al fine di farla morire (anche in mancanza di una chiara volontá della "vittima") mi sembrano legittimi.

    Cosí come mi sembra legittimo che Beppino continui a battersi affinché il principio dell'autodeterminazione divenga legge e che chi la pensa diversamente si batta per il contrario.


    P.S.

    Le cosidette intromissioni della Chiesa nelle questioni di Stato, mi sembrano altrettanto lecite: va benissimo che loro esprimano il proprio parere, a patto che i nostri governanti mantengano dritta la barra della laicitá di fondo dello Stato.

    Se poi la maggioranza degli italiani sta col papa, c'é poco da strepitare, meglio presentare idee alternative che inveire.

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  11. Mi si sono cariati i denti per quella pubblicità e ora hanno acquistato pagine pubblicitarie su tutti i giornali dicendo che è tutto falso.


    Che schifo.


    Per il padre di Eluana e gli altri che dire? Lui ha accudito sua figlia una vita, ora tutti vogliono mettere bocca sulla loro esistenza accusandolo di omicidio volontario. Questa è l'Italia della tv, degli istinti, dei giornali e delle tv controllate

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  12. è gente vile che fa solo battaglie facili.

    senò si sarebbero accaniti contro i preti vescovi e cardinali pedofili, per esempio.

    ma prima devono convincersi che la violenza di questo tipo, contro innocenti non consenzienti, è reato contro la persona.

    saluti e grazie per l'ospitalità

    m.ang

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  13. Daniele, vorrei solamente precisare che la legge sul testamento biologico (o quello che ne verrá fuori) la stanno facendo i nostri parlamentari (i NOSTRI rappresentanti) e non i vescovi e cardinali pedofili, infingardi, oscurantisti.

    Se ne uscirá una legge che sembrerá fatta dal papa, non sará colpa del papa ma NOSTRA che abbiamo votato questi testoni.


    Ricorrera alla legge contro Beppino Englaro é disgustoso ma legittimo: lui stesso é ricorso a diversi gradi di giudizio prima di essere soddisfatto.

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  14. Daniele, per quanto mi riguarda, le divergenze di opinione non inficiano in alcun modo l'amicizia anche perché - a ben guardare - non siamo troppo distanti, anche se io sono piú maanchista.

    Non é che si debba applaudire chi chiede alla legge che Beppino sia punito per omicidio volontario (ho scritto che é disgustoso), dico solo che finché i dissenzienti si rivolgono ai tribunali mi sta bene, é un loro diritto, per quanto esecrabile.


    Quando parlavo dei preti pedofili eccetera non mi riferivo a te che sei equilibrato (anche se queste cose di chiesa ti fanno vedere rosso), ma a chi ha commentato tirando fuori questa storia: penso che anche se ci sono dei preti pedofili la Chiesa non debba per questo tacere su tutto il resto.


    La legge che stanno cercando di approvare (secondo me non ci riusciranno e passerá nel dimenticatoio) non piace nemmeno a me che NON VORREI VIVERE DA VEGETALE NON 17 ANNI MA NEMMENO UNO!, ma dovevamo pensarci prima di votare in massa il PDL (e continuare a farlo anche dopo casi come quello Englaro, vedi Regionali in Sardegna).

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  15. pultroppo hai ragione, l'ipocrisia ci circonda, e si restringe, ogni giorno ce ne viene elargita una buona dose, dai media, dai vicini, da chi crediamo amici...è un veleno al quale è necessario trovare un antidoto, se vogliamo conservarci puri.

    (per questo ogni tanto fare un bagno nella natura è indispensabile)


    Buon week end, Daniele

    Chapucer

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  16. grazie del commento è stato il primo di una serie di commenti molto interessanti che fanno riflettere parecchio ,sia per le visoni divergenti che offrono sia per i punti convergenti ciao.

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  17. Mi sono fatto l'idea che in questo fo##uto paese la sola libertà individuale ammessa sia quella, accomodante, del "si fa, ma non si dice" e del "non sappia la mano destra cosa fa la sinistra".

    Il diritto? La legge? Le aule di tribunale? Ma per carità!

    Meglio attivare canali non ufficiali. Meglio chiedere con discrezione e in camera caritatis un favore, una scorciatoia, un accomodamento, un atto discrezionale di misericordia, così il resto del mondo potrà continuare a grogiolarsi nelle sue certezze virtuose e nel suo moralismo ipocrita.

    Questa regola non scritta è universale: vale per il caso Englaro come per la mafia, per i grandi appalti come per la liquidazione di un assegno di invalidità civile.

    Ciò che non si può perdonare a Beppino Englaro non è solo l'ostinazione con cui ha portato avanti la sua petizione di principio davanti alla legge, ma anche il fatto che si sia posto in conflitto con uno degli aspetti più radicati e tormentati della cultura giudaico-cattolica che - ci piaccia o no - permea in profondità questo paese: il rapporto con il mistero della sofferenza, della malattia e della morte.

    Beppino Englaro a un certo punto ha chiesto per sé e per la figlia di deporre la croce che il fato o l'imperscrutabile volontà divina aveva caricato sulle loro spalle, ha rifiutato simbolicamente "l'onore glorioso" di sacrificarsi eroicamente e in silenzio per "Compiere ciò che manca ai patimenti del Cristo nella sua carne".

    E' un po' come se il Giobbe biblico a un certo punto si fosse rivoltato contro le piaghe e l'abiezione in cui era caduto, contestasse la volontà divina e quella degli uomini che lo aveano relegato ai margini della società, paria, intoccabile perché toccato da una particolare forma di grazia "alla rovescia".

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  18. Prime impressioni? Una sequenza di emozioni che ancora non so descrivere.... Dalla notte insonne al cambio dei pannolini, tutto molto emozionante. Poi ci siamo guardati negli occhi, e lì sono andato nel pallone.

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