Segnali di vita



Quando si invecchia, è bello avere degli amici. Per quella ex grande band che sono gli "U2" i due si chiamano Eno e Lanois. Da (quello sì capolavoro) "The Unforgettable Fire" a "Achutung, Baby!" (fondamentale), i due si sono fatti vivi quando ce n'era bisogno. E i quattro Irlandesi hanno capito che era ora di tornare a chiedere una mano, dopo i due ultimi album, belli solo per i giornalisti-marchettari-non udenti dei quotidiani Italiani. Non è che, però, tutto quello che toccano, Eno e combriccola, diventi automaticamente oro. Perciò, per dirla subito, il nuovo "No Line On The Horizon" non è affatto in odore di santità: diciamo che se durasse 10 minuti di meno ci andrebbe vicino. Perchè la tensione giusta va a sbalzi. Dipende da quello che uno s'aspetta. Se vai con il paraocchi, nèma problema: fossero anche undici mantra di "Bono salva il Mondo", ci sono orde di fan adoranti. Se, al contrario, si vuole un disco per tornare a crederci, in questo gruppo, non tutto è a fuoco. Sì, dato che i due di cui all'inizio, si sentono, eccome. E per fortuna. La vena compositiva di Edge & Co. è lì, che si ricicla, ma loro ci mettono del bello e del buono ("No Line On The Horizon"), limano e trattengono ("Magnificent"), rendono grandi linee altrimenti solo passabili ("Moment of Surrender"). Probabilmente sono andati ogni tanto a bersi un caffè, e hanno lasciato troppa libertà ("Get On Your Boots", singolo francamente debole) o si sono distratti ("Unknow Caller" l'ho già sentita, da qualche parte...). "I’ll go crazy if i dont’ go crazy tonight” almeno non va per forza in 4/4. Poi i ragazzi si lasciano un pò perdere, e con "Stand Up Comedy" tornano ad avere gli incubi degli ultimi anni: perdonabili (una sola, per ora). Le ultime quattro sono assai più che dignitose, sopratutto "Fez-Being Born", Eno-dipendente al 99%. "White As Snow", ballatona retorico-ammaliante finirà tempo due mesi in qualche blockbuster Hollywoodiano, ma va bene. "Breathe" ha un tempo ritmico furbetto, non disdicevole, no. "Cedars Of Lebanon" è il Bono di oggi, più Messia che Rocker: il tempo non aggiusta tutto, si vede.
Insomma, se la sono sfangata, questo giro: speriamo solo che intuiscano i loro limiti, ormai evidenti.
Su tutti quello, assolutamente non ascrivibile alla cattiva volontà, d'aver già dato il loro meglio anni fa.

Un ultimo dubbio.
Questo materiale, dal vivo, la voce di Bono non lo regge.
Staremo a sentire.

Commenti

  1. Mi inchino! Hai detto davvero tutto... per me gli U2 si son "spenti" con POP. Bello lo spettacolo dal vivo, ma di ascoltarli se ne può fare volentieri a meno. Quanto alle ultime produzioni (All that you...e How toi dismantle...), trovo siano materiali più da adolescenti che da pubblico maturo che li aveva amati e sostenuti ed il duo Eno & Lanois non ha più il tocco magico dei tempi di the Unforgettable Fire (che continua a rimanere uno dei miei albums preferiti di sempre)... forse perchè la band non ha più quel "tocco". Gridiamo nuovamente al miracolo, ma più che Messia, Bono è solo Houdini. Chapeau!

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  2. critica da consumato ascoltatore degli U2... mmmh...

    mi hai incuriosito... quasi quasi me lo cerco :-))

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  3. dopo le ultime uscite un miglioramento, seppur minimo, è auspicabile.

    o rimanere a vita ad ascoltare i primi 3 o 4 dischi...

    bacio!

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  4. molti artisti hanno fatto un crollo, ma hanno comunque un bel bagaglio da portarsi dietro

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  5. Ho ascoltato l'anteprima dell'album sul sito di Radio DJ, anche se a trance. Devo ammettere che il suono c'è per fortuna, nonostante il primo singolo promettesse il peggio. Attendo venerdì per comprarmi il cd (li colleziono), ma credo che non saranno soldi sprecati.

    Mandi. :)

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  6. intanto vedo di ascoltare la versione studio...

    s.

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  7. Non ascolto gli U2 da secoli, però mi hai incuriosita...

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  8. Io nn sn cosi' tecnica come te, certo e' che hanno deluso nn solo dal punto di vista musicale, ma soprattutto da quello etico, speculando sulla poverta' e sulla miseria

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  9. ecco. e io che sono ferma a il coccodrillo come fa ;)

    :*

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  10. Eh, sono passati i tempi di Zooropa, mitico tour dove la sottoscritta interpretava una bambola di cartapesta sul palco....

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  11. analisi più che completa ed esaustiva, ti mando un saluto grande come te ;))

    aba

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  12. Achtung baby è il mio album preferito... perchè si sono messi in discussione vincendo al scommessa.

    E soprattutto un album ottimo dalla prima all'ultima canzone.


    Gli album a venire buone canzoni ma mai completi.


    Ho ascoltato l'ultimo singolo e non mi ha per nulla colpito, neanche lo canticchierei...


    Purtroppo come tutti i lavoratori prossimi alla pensione si continua a lavorare, ma con le idee e la passione che vanno scemando.


    Ascolterò con curiosità l'album appena ne avrò l'occasione...


    Poka

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  13. Ho finalmente ascoltato l'album degli U2. Bello, niente di eccezionale però.

    E' una raccolta di suoni che la gente ama di più della loro musica, senza stravaganze e sperimentazioni che rischierebbero di creare mostruosità come Zooropa (il peggiore loro lavoro a mio parere).

    Hanno scelto per il lancio un singolo che è il peggior brano del cd e lascia presagiire erroneamente qualcosa di bruttarello... Anche gli U2 purtroppo stanno invecchiando.

    Mandi

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