Si vive





Si vîf di timp e di un trimâ da simpri
si vîf di lûsj e di un trimâ ch'al cresj

Si vîf di strades bieles, di cualchi puint colât
di timpi ch'al à di vegni di timp che intant si cûsj intor

Si vîf in doi fint a capî il misteri
di une cjareçe o dal corisji daûr

No si cresj avonde mai cence bogns ricuarts
si vîf distes, ma al coste un pouc di plui
Cul timp si nasj si cresj si reste a mieç
cul timp il timp al divente di seconde man
Si vîf di ales lungjes e di moment lisêrs
di plôe di vôe di ridi e di un vaî ch'a no si viout.


Si vive di tempo e di un tremare eterno
si vive di luce e di un tremare che cresce

Si vive di strade belle e di qualche ponte caduto
di tempo che verrà di tempo che intanto ti si cuce addosso

Si vive in due fino a capire il mistero
di una carezza o del cercarsi

Non si cresce mai abbastanza senza buoni ricordi
si vive comunque, ma costa un po' di più

Col tempo si nasce si cresce si resta a metà
col tempo il tempo diventa di seconda mano

Si vive di ali lunghe e di momenti leggeri
di pioggia di voglia di ridere e di un pianto che non si vede.

(Luigi Maieron-”Si Vîf”-CD Eccher Music,2002)

A Lei, ormai una sorella.

Commenti

  1. mi ha richiamato alla mente la canzone discanto di ivano fosati. buona serata

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  2. Anch'io ho pensato a Fossati...


    Si vive? si tenta di vivere in verità poiché è una cosa che non sempre ci riesce...

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  3. Molto bella... Buona domenica, Giulia

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  4. Ah, dimenticavo: ho utilizzato il link a Eus (meglio sardi che mai) e voglio ringraziarti x questa "segnalazione".

    Buona domenica sera e in gamba per la settimana che viene

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