Riflessione Litfiba


Ascoltando il nuovo cd dei "Ltifiba" e prima di darne conto, m'è sorta una riflessione personale. Credo di dovermi sforzarmi molto di più, nello scrivere su questo Blog. Troppe volte sono banale, nella scelta degli argomenti e delle espressioni. Mi rendo conto di abusare di alcuni termini, reiterandoli fino allo sfinimento (vostro), consumando alcuni dati e non tenendo conto di altri. Seppur sempre personale, questo spazio merita di essere più curato, di avere una voce mia, senza rincorrere esempi inevitabili, ma non clonabili. Perchè questa manfrina, allora. Perchè il disco dei "Litfiba" è questo: quaranta minuti di ovvvietà, di rivoluzioni esclusivamente verbali e a dir poco "popolari" (nel senso che sono cose che potete ascoltare in ogni bar della vostra città). Mi risulta amaro pensare che scrivere cose tipo "...dire bugie è diventato lo spot di una casta che spaccia promesse/ che sa giocare con le illusioni e come un mago si riempie le tasche" potrebbe, nelle intenzioni, apparire come un manifesto politico e di intenzioni, ma nella realtà non è niente (e finire la medesima canzone con quel "Vota Antonio!" di assai migliore memoria è triste, molto triste). Tutta così, quest'opera: una canzone uguale ad un'altra e tutte che si rifanno a composizioni più vecchie del gruppo. Mi spiace davvero per questo nome del rock Italiano, che ho spesso nominato come tutelare all'inizio della carriera. E' finito, da molto, lo splendore della musica di Piero e Ghigo. Non riusciranno a cambiare, nè loro nè ciò che li circonda. Convenzionali. 


Commenti

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  2. @ Annachiara: che domanda, così alle 14,15...
    Se intendi sul Blog, ci provo.
    Sarà difficile e NON immediato, ma si tenta.
    Per il resto, mi sa, tocca. E basta.

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  3. I Litfiba non li amo e non credo che li amerò mai, non sopporto la voce del cantante che si è creato quel personaggio da indiano d'america vagamente cowboyzzante tetro, ridicolo che lo porti aventi da sempre...la moda cambia.
    Il rock italiano? esiste? O.O

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  4. non ho sentito il disco, ma l'ultima apparizione da Fazio m'ha un po'.. turbato.. voglio dire gli anni passano per tutti, perché ostinarsi a non voler accettare un dato di fatto? poi ora che hai recensito i testi.. mah! ce ne faremo comunque una ragione o no? ciaooo!

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  5. @ anonimo: la parola rock contiene in sè molte cose, ma un rock Italiano c'è, eccome. Non è questo e non è quello di "XL", per esempio, che fa il giornale alternativo, ma non ci crede nessuno. Cercare, cercare! :-D
    @ giovanotta: già, sono diventati insopportabili. Ciao, Compagna!

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  6. ITC "luigi einaudi" di Roma.
    Progetto Giovani 1985 (iniziativa del Provvidetorato agli Studi di Roma in occasione dell'Anno dei Giovani proclamato dall'Onu): tra le tante iniziatevi e programmazioni culturali, il 25 marzo alle ore 17 nella palestra si presentò per un mini-concerto un gruppo definitosi "new-wave" di nome Litfiba.... (poi uno dice la scuola di una volta..vabbè, ma questo è un altro discorso)

    Che dire, poi? Nel 1995, all'allora Palaeur di Roma, andai al loro "Spirito Tour". Delirio sonoro, ed eravamo già quasi alla "svolta" commerciale...ma rimanevano comunque grandi.

    Ora francamente neanche li voglio vedere, perchè leggo, ho sentito commenti poco esaltanti, mi fido di quello che dite e ho provato ad ascoltarli....ma questa non è più musica, questi non sono quei toscanacci che ho conosciuto quasi trent'anni fa a scuola.
    Allora tanto vale inebriarmi di "novità" come Lady Gaga, se devo rincoglionirmi completamente.

    ciao
    Salvatore

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  7. Anche a loro pare dunque sia capitato quello che capita a tenti gruppi e singoli: non capire il momento in cui è meglio ritirarsi e tenere intatta la buona fama, piuttosto che continuare e rovinare il buon nome costruito...
    Tra l'altro, già l'ultimo Pelù non mi piaceva...niente a che vedere con i primi Liftiba...

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