Un prezzo alto, ma non per tutti



Un amico riceve una mail da un'azienda cui aveva mandato il "Curriculum" tre volte nel giro di un paio di mesi: può capitare, se si cerca disperatamente lavoro. Nella missiva gli si dice che l'ufficio personale non ha interesse, al momento, nell'assumere nessuno e che è inutile continuare a mandare mail: se servisse il "CV" c'è già. Quello che mi fa imbestialire è che questa risposta poteva essere data la prima volta, al primo documento inviato. Ci sono tre milioni di persone che il lavoro non lo cercano neanche più. Gli uomini attendono risposte dalle centinaia di domande fatte, le donne si danno da fare in casa o assistono qualche parente. Un numero abnorme, sconcertante. Imputo, almeno in parte, anche alle aziende e ai centri per l'impiego la causa di un altro disastro senza pari in Europa. Chi è senza lavoro è solo, il più delle volte mal sopportato per la sua insistenza (non è voglia di rompere l'anima, ma disperazione, se ci si riesce a capirlo), anche da chi dovrebbe aiutarlo (e non fatemi dire altro). Se una ditta avesse la delicatezza di rispondere, anche se per un rifiuto, queste persone si sentirebbero almeno ascoltate. Almeno.
Credo fortemente che questa crisi faccia paura a tanti, ma a molti serva come scusa.
Non servono paroloni come "Spread", "PiL" o altri: o che le Banche non mollino soldi che gli sono piovuti dall'alto nonostante siano le stesse che hanno portato al collasso tutto il pianeta.
Serve rispetto, serve lavoro, serve responsabilità, serve aiuto: serve umanità.
Costano troppo?

Commenti

  1. non hanno prezzo. come le opere uniche...

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  2. @ Roberto: è sempre più difficile restare umani.

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  3. Purtroppo sì, qualsiasi gesto o espressione capaci di dare dignità ad una persona, la fanno anche sentire cosciente di essere un individuo, mentre a loro (governanti, manager, banchieri...) interessa mantenere una massa sottomessa, con poca autostima, infelice e affamata, sulla quale tenere sempre un piede sul collo...

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  4. @ Maria d'Ambra: esatto. Basta, a volte, solo una parola per sentirsi meno soli, meno rifiuti. Perchè questo è: chi non lavora è un rifiuto. Comunque questo Stato è colpevole, dato che la Costituzione indica il lavoro come motivo portante dell'essere cittadini. Quando pagheranno?

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  5. mammamia, sarà stata la risposta di qualche capetto o qualche assistente nevrotico/a! bastava eventualmente cestinare il cv doppione senza stare a rispondere sul piccatino.. non demordere, non demordere, compare tutti i giornali di annunci possibili e continuare a scrivere o telefonare, e anche se il posto non è da 1° livello, accettare tutto quello che è dignitoso.. io almeno la penso così. Poi la crisi è un fatto assodato (per quasi tutti, sono escluse banche, finanziarie, assicurazioni e politici..) e a parte le considerazioni di Passera che se ne possa uscire anche presto e io spero che si vero - io penso che si debba ristudiare tutto o quasi del nostro modo di produrre e di vivere, sto guardando Report.. ciao
    (p.s. passi? ;)

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  6. Bel post, Daniele.
    Però a volte, se un ufficio del personale dovesse rispondere a tutti i curricula che gli arrivano... Però è giusto che a coloro cui hai fatto un colloquio una risposta sia data, prima o poi e qualunque essa sia. Ecco, quando ho avuto questa responsabilità infausta, decisi che tutti coloro che sarebbero stati invitati ad un colloquio (che mediamente durava 1 ora e 1/2... per fare l'operatore, non i team leader!) tutti avrebbero ricevuto una lettera sull'esito del colloquio. Ecco, mi sembro una forma di rispetto verso colei o colui che ha investito il suo tempo e le sue risorse scarse per venire ad incontrarti. E questo rispetto, ti assicuro, manca. Nelle imprese, nelle fabbriche, negli uff personale, nelle agenzie interinali e non... Se non servi, se non sei corrispondente al profilo ricercato, sei solo un oblio.

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