Natale realista



Per i Maya al 2013 nemmeno ci arriveremo: sarebbe l'anno in cui, qui, si perderanno altri ottocentomila posti di lavoro. Per ora, ed è colpa della Grecia (Passera docet), siamo già in recessione. Chè non ci voleva un genio per capirlo: basta fare un giro per i negozi di qualsiasi città. Intanto Marchionne, uno degli ultimi difensori della patria, si aspetta che la "Panda" da sola faccia passare in cavalleria un accordo industriale degno di una novella di Dickens e che pari il sedere per qualche annetto alle future iniquità lavorative  e sociali (e anche qui si può fare a meno dei Professori). Insomma, facciamo da Noi, che, tanto, nessuno ci aiuterà, come al solito. Forse servirebbe davvero dell'ottimismo, ma scarseggia: siamo pieni di "cupe vampe" che, però, non riscaldano per nulla.
Il realismo addobberà gli alberi di Natale.
Saranno decorazioni molto povere.


[L'immagine è di Mauro Biani]

Commenti

  1. L'ottimismo sposta le montagne!!!!
    IO sono povero ma felicissimo.

    RispondiElimina
  2. L'unica cosa che mi auguro per noi tutti è che finalmente arrivino tanti ricchi investitori in Italia per crere posti di lavoro!!!Speriamo che l'emorragia di soldi verso la Svizzera finisca presto.
    (forse dovremmo imitarli!!!segreto e niente tasse per i ricchi)i paradisi fiscali con le banche zeppe....funzionano cosi.

    RispondiElimina
  3. Smettiamola di spaventaRE I RICCHI!!ALTRIMENTI UN GIORNO ANDREMO IN BANCA E TROVEREMO CHIUSO!!
    E UN CARTELLO CI DIRA'....HANNO PORTATO TUTTI I SOLDI IN SVIZZERA"

    RispondiElimina

Posta un commento