La matita e lo specchio
“Cara Stefania,
il grosso ed impetuoso fiume che ha diviso questo Paese come non mai ormai ha placato la sua corsa. Oggi e domani si saprà, finalmente, cosa pensiamo di questa Legge 40 e come e se vogliamo cambiarla. Non ho memoria corta, lo sai, ma non rammento una così grande e vasta (anche se non sempre attendibile) mobilitazione pro o contro negli anni recenti. Potrebbe essere un segno positivo, guardandolo in una certa prospettiva, ma anche un sintomo di rinnovata faziosità cieca ed un po' bieca. Tutte le parole, i dibattiti, l'informazione e la contro-informazione (la dis-informazione ormai è appannaggio solo della TV, cara creatura) non so se siano riusciti a scacciare dubbi, perplessità ed incomprensioni. Io so che ne sono stato stordito, fino a perdere, quasi, il filo del discorso. Che poi la matassa sia e rimanga bella ingarbugliata è cosa che non possiamo eludere. Perchè non si può pensare che un tema così vasto, che accoglie in sé la morale, la ricerca scientifica e la visione religiosa si possa esaurire con una crocetta a matita. E qui sta anche l'equivoco. Si potrebbe ipotizzare che il Referendum sia la punta di un iceberg, ben più vasto e che naviga senza rotta: è la montagna di ghiaccio del nostro essere Cittadini, persone, della nostra visione della civiltà, della nostra maniera di vivere e pensare al futuro. Allora ci dovrebbe essere anche un piccolo specchio, in quella cabina. Così che prima di scrivere qualcosa (qualsiasi cosa) noi potessimo guardarci negli occhi e domandarci se è davvero “solo” questo, o se “solo questo” non sia che una piccola parte di tutto quello che dovremmo fare, affinchè questa nostro essere persone non si fermi, ma continui a divenire.
Però mi sa che la spesa elettorale sarebbe troppo elevata e molti lo specchio se lo fregherebbero, per potersi truccare ancora una volta e nascondersi.
Ti abbraccio.”

Commenti

  1. entrambi online e *postanti* nello stesso momento...

    si, io ho votato ed immagino anche tu....


    giusto?

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  2. Sì, e sai anche come.

    Mi fa piacere questa concomitanza di tempi.

    Anche se tra poco c'è la F1...

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  3. Non so se questo dibattito sia stato proficuo. Io ho notato molto pregiudizio, opinioni già confezionate e, certamente, la posizione che chiamava all'astensione non ha aiutato.

    Tu sai come la penso in merito alla Legge 40; ma, al di là del fatto che io sia per il SI, mi ha dato molto fastidio questo ricorso al non voto.

    Non si può insegnare Educazione Civica agli Italiani e, poi, dichiarare apertamente la propria astensione. E' vero che Il Referendum lo permette, ma

    non mi piace. Sarebbe meglio rivedere la legge referendaria e abbassare il quorum.

    Un bravo e un grazie al Presidente Ciampi che ha votato. Vergogna, vergogna a Casini e Pera che, proprio perché seconda e terza carica istituzionale, non dovevano disertare le urne.

    Per quanto concerne la Chiesa, proporrei alcuni anni di residenza all'estero... la Germania potrebbe essere la sede adatta.

    Ciao, Patrizia.

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  4. Concordo con il tuo bel commento. Il quorum va eliminato, per dare forza ad uno strumento come il Referendum, che sennò nasce già zoppo. Riguardo a Casini e Pera la mia è più che altro frustrazione, perchè la gente dovrebbe capire che così non solo non vale più l'esempio, ma anche la fiducia nelle massime Cariche dello Stato decade. E' come dici tu: è una questione di Educazione Civica, materia in cui noi Italiani abbiamo voti bassini, mi sa.

    Buona serata e grazie.

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  5. Un post che avrei voluto scrivere io, tanto rispecchia le mie idee.


    Non altrettanto concorde mi trovi sul commento di Patrizia e sulla tua risposta.


    Il quorum é importantissimo almeno finché si potrá richiedere il referendum con 500.000 firme: non sarebbe giusto che una maggioranza relativa decidesse per tutti (certo, andando tutti a votare la maggioranza non sarebbe mai relativa, ma i referendum hanno uno zoccolo duro d'astensioni ineliminabile).

    Purtroppo in passato si é abusato dello strumento referendario.

    Se nella Costituzione é previsto che si possa esercitare il diritto all'astensione, non capisco perché si debba demonizzare chi agisce nel pieno rispetto delle regole.


    La Chiesa, anche quando la pensa diversamente da noi, e finché sta dentro i Patti Lateranensi, dovremmo rispettarla per riguardo ai nostri connazionali che la vedono come punto di riferimento.



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  6. Quello che mi dispiace é che la vita seguirá sempre uguale.............

    (Ezio)

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  7. E' andata come è andata. Sono molto rattristato soprattutto per come è andato il dibattito prereferendum. Avrei preferito che gli italiani avessero preso coscienza dell'argomento, e poi scelto liberamente, indipendentemente dal risultato. Invece invocare l'astensionismo significa in qualche modo chiedere agli italiani di fregarsene, di evitare di confrontarsi sull'argomento. E questo è sempre negativo, al di là delle proprie posizioni.

    freestate

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  8. Evidentemente non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire...

    Credo che l'indifferenza sia il male dei nostri tempi!

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  9. io farei così: se il si o il no ha il 33% di voti allora vince anche se non è raggiunto il quorum

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  10. Potrebbe essere un'idea. Comunque lo strumento Referendum va rivisto e questo lo dovrebbe fare, in prima istanza, il Centro-Sinistra.

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  11. mi sto allargando???

    che ho fatto?

    sono ingrassataaaaa???

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  12. Ma no!

    ;-)

    E' che tutti questi che ti vogliono linkare...

    Like a Star!

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  13. se non lo fossi penserei che non sono un po' anche tua...

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  14. ora speriamo in un'evoluzione dello stato laico ed in una legislazione rispettosa di tutte le istanze sociali.

    Buona serata, Giacomo

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  15. non sono un esperto del settore e quindi mi sbaglierò però non credo moltissimo alle possibilità di una revisione della disciplina del referendum. secondo me è l'atteggiamento generale che è cambiato, siamo tutti (o comunque molti) più smaliziati, più disillusi e non c'è più quella fiducia (ben o mal riposta, non lo so) nella società civile che c'era per esempio al tempo del referendum sulla legge elettorale.

    Anche la sbornia da referendum per opera dei radicali (ma chi mi conosce sa che al riguardo sono molto prevenuto, comunque non so se ci si ricorda che nel 97 hanno raccolto le firme per 35 - trentacinque - referendum, tutti su cazzate, ovviamente) ha avuto yun discreto successo in termini di sputtanamento della cosa.

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  16. Bel post davvero, Daniè. Stamattina avevo scritto anche un bel commento, ma sono arrivati i tecnici della telecom a toglietmi l'ISDN ed ho dovuto staccar tutto in fretta e furia. Ora sono rimasta senza telefono. E tu senza commento!! :-)

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