Il guado
Francamente sono il primo ad essere un po' stufo di sparare su ciò che viene detto da Berlusconi. Perchè credo di aver capito, come molti, che la teoria “del purchè se ne parli” vive una stagione fiorente. Che, poi, stare dietro a questa Sinistra è davvero complicato e frustrante. Non perchè non ci siano cose da condividere o battaglie da portare avanti, ma perchè anche lì c'è un problema di uomini. Le ultime dal Premier sono le solite iperboli, il solito populismo da servire cotto e mangiato da chi vuol continuare a credere che la politica si faccia così, come andare al bar. Probabilmente, dall'altra parte, ci manca poco, per raggiungere lo stesso risultato. Si è perso il valore della parola e la sua importanza, ottenebrati dall'appiattimento della TV e dei giornali (perchè anche sulla carta stampata non è che siano rose e fiori). Queste cose, che tutti sappiamo, e che abbiamo visto fino alla noia (quella vera), accrescono in me solo un senso di profonda nausea. Che a farla passare ci vorrebbe ben più che una Primaria, o un uno Scalfarotto (ma davvero si chiama così?). Chè quando si sente l'Inno italiano vorrei poter pensare a questa nostra Patria come ad un paese dignitoso e coerente, non in balia di chiacchiere e taglietti. Questo sembriamo. Una specie di brigata un po' stracciona, che non sa da che parte girarsi. E figuriamoci se io, che non so neanche come si fa ad essere iscritti ad un Partito, posso capire come fare ad uscire dal pantano, possibilmente senza sporcarsi fino alle ginocchia. Di certo, ma proprio certo, è che l'imbarazzo che provo è generale, con punte di profondo scoramento (che neanche una dose massiccia di frico e rosso possono alleviare, il che è tutto dire) che non ha colore o bandiera. Anche perchè qui di bandiere vanno di moda solo quelle delle squadre di calcio. Tuttavia mi sento anche incoraggiato a non mollare, a provare a capire e mi aggrappo a quei valori (sissignori, ci sono anche quelli) che mi danno un po' di verve e fiducia. Tra il dire ed il fare ci sta di mezzo un po' d'ironia, che è più cara del petrolio.
“Naturalmente la gente comune non vuole la guerra: né in Russia, né in Inghilterra, né in Germania. Questo è comprensibile. Ma, dopotutto, sono i governanti del paese che determinano la politica, ed è sempre facile trascinare con sé il popolo, sia che si tratti di una Democrazia, o di una dittatura fascista, o di un parlamento, o di una dittatura comunista. Che abbia voce o no, il popolo può essere sempre portato al volere dei capi. E' facile. Tutto quello che dovete fare è dir loro che sono attaccati, e di denunciare i pacifisti per mancanza di patriottismo, in quanto espongono il paese al pericolo. Funziona. Funziona allo stesso modo in tutti i paesi”.
(Se indovinate chi ha fatto queste affermazioni, la bambolina ve la do...)
Francamente sono il primo ad essere un po' stufo di sparare su ciò che viene detto da Berlusconi. Perchè credo di aver capito, come molti, che la teoria “del purchè se ne parli” vive una stagione fiorente. Che, poi, stare dietro a questa Sinistra è davvero complicato e frustrante. Non perchè non ci siano cose da condividere o battaglie da portare avanti, ma perchè anche lì c'è un problema di uomini. Le ultime dal Premier sono le solite iperboli, il solito populismo da servire cotto e mangiato da chi vuol continuare a credere che la politica si faccia così, come andare al bar. Probabilmente, dall'altra parte, ci manca poco, per raggiungere lo stesso risultato. Si è perso il valore della parola e la sua importanza, ottenebrati dall'appiattimento della TV e dei giornali (perchè anche sulla carta stampata non è che siano rose e fiori). Queste cose, che tutti sappiamo, e che abbiamo visto fino alla noia (quella vera), accrescono in me solo un senso di profonda nausea. Che a farla passare ci vorrebbe ben più che una Primaria, o un uno Scalfarotto (ma davvero si chiama così?). Chè quando si sente l'Inno italiano vorrei poter pensare a questa nostra Patria come ad un paese dignitoso e coerente, non in balia di chiacchiere e taglietti. Questo sembriamo. Una specie di brigata un po' stracciona, che non sa da che parte girarsi. E figuriamoci se io, che non so neanche come si fa ad essere iscritti ad un Partito, posso capire come fare ad uscire dal pantano, possibilmente senza sporcarsi fino alle ginocchia. Di certo, ma proprio certo, è che l'imbarazzo che provo è generale, con punte di profondo scoramento (che neanche una dose massiccia di frico e rosso possono alleviare, il che è tutto dire) che non ha colore o bandiera. Anche perchè qui di bandiere vanno di moda solo quelle delle squadre di calcio. Tuttavia mi sento anche incoraggiato a non mollare, a provare a capire e mi aggrappo a quei valori (sissignori, ci sono anche quelli) che mi danno un po' di verve e fiducia. Tra il dire ed il fare ci sta di mezzo un po' d'ironia, che è più cara del petrolio.
“Naturalmente la gente comune non vuole la guerra: né in Russia, né in Inghilterra, né in Germania. Questo è comprensibile. Ma, dopotutto, sono i governanti del paese che determinano la politica, ed è sempre facile trascinare con sé il popolo, sia che si tratti di una Democrazia, o di una dittatura fascista, o di un parlamento, o di una dittatura comunista. Che abbia voce o no, il popolo può essere sempre portato al volere dei capi. E' facile. Tutto quello che dovete fare è dir loro che sono attaccati, e di denunciare i pacifisti per mancanza di patriottismo, in quanto espongono il paese al pericolo. Funziona. Funziona allo stesso modo in tutti i paesi”.
(Se indovinate chi ha fatto queste affermazioni, la bambolina ve la do...)
su su su
RispondiEliminanon sei vecchio... sei maturo :))
Maturo per cadere dall'albero...
RispondiEliminaGrazie, cara.
sai, ad una certa età bisogna sapersi tirare su!
Daniele
Hermann Goring colpevole di crimini di guerra e condannato a morte dal Tribunale di Norimberga. Ma non è la bambolina che voglio da te, Baby ;-)
RispondiElimina... in merito all'osservazione sul rapporto “numero-commenti/argomento trattato” credo che il motivo risieda proprio nella natura degli argomenti trattati. Cerca di non fraintendermi, non sto criticando il tuo modo interpretare il blog, ma rispetto ai pensieri espressi nel post qui sopra cos’altro c’è da aggiungere? Personalmente sono indignata come te, no, incazzata, ecco. Ed anche preoccupata.
RispondiEliminaMa ho le palle piene anche della mia indignazione, della mia idea obsoleta politica, della mentalità dei politici di sinistra (quali??). Che si fa, Sellerone mio? A volte invoco il famoso virus sterminatore di bretoniana memoria, altre la butto sul ridere, altre ancora torno ad indignarmi. Ma qui bisogna decidere qualcosa, dio bono!
O ci diamo un’accettata in fronte o iniziamo a darla (l’accettata, cretino!)
Io propendo per la seconda ipotesi. (l’accettata e non)
Sono incensurata e chiedo attenuanti generiche, Vostro Onore. Trattasi di puro istinto di sopravvivenza.
In effetti non è che chieda la Luna (che mi pare la voglia comprare Mediaset per farci un reality): è che, come dici tu, c'è poco da dire. Mi pare di andare in looping, ogni tanto, e questa cosa deve rompere anche un pò i maroni. Tuttavia, mi consenta Reginè, il fatto di dirle 'ste cose, seppur per i miei affezionati 4 lettori 4, mi aiuta a farmene una ragione. Perchè accettarsi (nel senso di andare d'accordo con se stessi, non di scavarsi solchi tramite attrezzi affilati sulla testa...) significa anche rendersi conto di avere una voce, seppur persa tra miriadi di vocianti. Quindi, invoco la pietà della Corte, non solo la comprensione. Che da qui al 2006, per farci male, ce n'è ancora di tempo...
RispondiEliminaBella!
Daniele
Condivido per filo e per segno tutto quello che hai scritto. In particolare il passaggio sui valori: che ci devono essere. A costo di passare per un ciellino-fascista penso che uno cosa veramente oggi è avere dei valori e metterli in pratica più che parlarne. Difficilissimo.
RispondiEliminaIo ne ho due fondamentali: l'intelligenza nel fare/dire/pensare; e l'onestà, l'uscirne sempre e comunque il più possibile pulito dopo aver - però - preso parte.
Bisogna far lavorare le meningi. Ci deve pur essere un modo per svegliare la gente...
RispondiEliminaIntanto mi leggo il blog di Beppe Grillo e mi incazzo ancora un po' per darmi la carica.
http://www.beppegrillo.it/
Salvo
Quando va all'estero(oltre i confini ha delirato con l'uso criminoso della tv, le corna, il kapo'.....), Silvio impazzisce.....si lascia andare al suo estro!
RispondiEliminaOggi ci ha deliziato con la perla russa "La mia candidatura comporta un sacrificio...Tutto è stato perfetto, in questi anni (MIIIIIIIIIN...KIA!!!), gli unici impedimenti a un disegno perfetto sono stati rappresentati dai miei alleati infedeli..."
O quest'uomo non ha un sufficiente senso del ridicolo o è colpito da crisi maniaco (all'estero) depressive-persecutorie(in italia con i comunisti...)...
I primi a rilasciare dichiarazioni sono stati i suoi alleati dell'Udc che hanno detto "se è un tale sacrificio...che passi la mano..!"
Lasciamolo lavorare cosi'!!!!!!!!!!
Siamo sulla buona strada per levarcelo fuori dalle @@ entro la prossima primavera.
La citazione finale appartiene sicuramente a qualcuno migliore di lui!!!
Contenti di sentirci pacifisti!!! :-)
RispondiEliminaLoreanne, la citazione appartiene ad un un gerarca del fuhrer. Assimilare un simile personaggio al nano pelato mi sembra un tantino offensivo. Per il gerarca.
RispondiEliminaio un po' rabbrividisco leggendo riferimenti all'america. se dovessi far armi e bagagli (all'aeroposto temo mi blocchino i bagagli, però) per andarmene dalla patria natia, non sarebbe nuova york la meta migliore...sarà che il silvio lo vedo tremendamente bene nella bagarre a stelle e strike, che la pensa-ragiona-opera come lui. Andrei dalla padella alla brace, per dirla alla culinaria. Ma son pareri.
RispondiEliminaStamattina l'ho sentito anch'io il fenomeno, per radio, e "consentitemi", non ha mica torto. E' li senza nessun contendente, c'era un buco (e su questo ci sono varie interpretazioni..) e lui s'è appropriato subito di quello spazio. E non si è capaci di mettere qualcun'altro al suo posto.
Poretto, "gli tocca" candidarsi. E alla fine l'ha sempre vinta lui. Tutti gli dan contro, è la tragica barzelletta italiana, più sta lì e più fa danni...e ci ride pure in faccia.
Ma qualcuno, porka di quella miseria, l'ha votato. Per disperazione? Per casualità? (va ben, se no xe pan xe poenta..)? O forse perchè troppi bla bla e troppe filosofie han portato ad avere un unico dannato pirla da votare.
Andrà a casa? Siamo sicuri? A due giorni dalle elezioni si allea anche con il mio postino, e torna al governo.
Mi piacerebbe meno demagogia. Mi piacerebbe prendere la testa di qualche politico di destra e sinistra, aprirgliela e vedere cosa diamine li fermi dal tirar fuori i maroni.
A meno che il Silvio non abbia comprato tutti col decoder per il digitale terrestre.
Grazie a tutti, davvero.
RispondiEliminaOggi non so se potrò venirvi "a trovare", ma riparliamo di tutto, garantito.
Reginè, sei impagabile.
La Flauta, grazie.
Loreanne e Sciarade: un piacere avervi a bordo
Daniele
...te pensi che basta?
RispondiEliminanananana.....
esigiamo frico e rosso per tutti, adesso.
"divertente" ed inquietante leggere il post ed i commenti! IO ho un atteggiamento ciclotimica verso la politica: periodi in cui mi informo minuziosamente, mi scaldo, mi impegni, altri in cui schifata me ne allontano e mi ritiro nella Tore Eburnea della mia vita spirituale e poi via di nuovo, si ricomincia. Ormai sono rassegnata a questi continui sbalzi...
RispondiElimina(per quanto riguarda la Cassa Integrazione, la mia paura è solo derivata dall'incertezza: non vorrei fosse il prodromo della chiusura. Eppure non va male, lo assicuro da Responsabile Ufficio vendite e ciò mi preoccupa ancora di più!)
Un bacio e grazie per il support
Elisa
come stai?
RispondiEliminaSparare centrando l'obiettivo basta farlo una sola volta e in maniera letale, continuare a sparare senza mai centrare l'obiettivo chiaramente stufa........
RispondiEliminaQuesto tipo, si muove permanentemente con una corazza antiproiettili, per il momento é invulnerabile........
Un Saluto
Ezio.
il nano le spara, noi ridiamo, ma c'è qualcosa di diverso... ora ridono di lui anche a destra...
RispondiEliminasta diventando decisamente ingombrante e spero che sia lui il candidato premier alle prossime elezioni, così siamo quasi sicuri di vincere.
dato l'immobilismo della sinistra, con un Casini o un altro ex Dc sarebbe molto più dura.
.... ed anche qui, sull’ultimo commento, mi vedo costretta a fare un’osservazione. Posto che auspico per il futuro di questo paese un governo ispirato ai valori della sinistra (e, per inciso, una democrazia “vera” dove c’è pluralismo d’informazione, trasparenza ed efficienza nelle istituzioni, uguaglianza di opportunità, attenzione all’ambiente, tutela della salute, delle minoranze etniche, degli anziani, del lavoro, insomma dove lo sviluppo cammini di pari passo con la giustizia sociale) mi chiedo se, nella malaugurata ipotesi che il Centrodestra vincesse le elezioni, preferirei un premier che viene dalla prima repubblica o uno di questi nuovi clown.
RispondiEliminaGiorni fa mi è successa una cosa che ha dell’incredibile. Ascoltando per radio un intervista a Giulio Andreotti (per favore, evitatemi di ricordare l’opinione che ho di questo gobbo mafioso) sono rimasta incantata. Ho sentito ..... ho sentito di nuovo, dopo anni, un avversario politico che parlava..... di politica. Che si rifaceva (almeno a chiacchiere) a dei valori. Diversi dai miei, cazzo! ma pur sempre valori!
Cioè.... vi rendete conto? Questi fantocci ridenti ti fanno rimpiangere il peggio del peggio.
Mi sono spaventata. Ho anche spento la radio. Però il dubbio che i vecchi DC siano meno pericolosi dei nuovi liberisti a me è rimasto.
i miei commenti mica sono politici :)
RispondiEliminauna dolce buonanotte...
Searching, detto tra me e te, manco i miei! :-)
RispondiEliminaRidicolo. Ormai certe fesserie non le commenta più neppure l'opposizione
RispondiEliminaSono stato anticipato per la bambolina
"Da qui alle elezioni Berlusconi proverà ogni settimana a scatenare la rissa con le vecchie formule magiche di una volta per mettersi al centro della scena. Non replicare è un buon esercizio zen e un'ottima strategia. Lasciare il campo alle risposte dei centristi, che dispongono di bravi battutisti. Parlar d'altro, magari di faccende serie, perché no. La campagna elettorale è già troppo lunga, non c'è ragione di renderla ancor più penosa. Dopotutto è difficile che gli italiani votino Berlusconi per non privarlo della compagnia di Putin, Bush e Koizumi. " (Curzio Maltese, La Repubblica, di ieri).
Blog aggiornato:-)
Grazie a te per le tue visite, sei sempre molto gentile