Predicando nel deserto
Sospendo, per un attimo, i “Summer Dispenser”, perchè, mi pare, ci sia poco da ridere.
L'ennesimo colpo alla già vacillante giustificazione della presenza americana in Iraq è stato dato da due fatti, in proporzione diversi tra loro, ma egualmente disturbanti: il ventilato prolungamento della permanenza di soldati USA in quei territori, per ben quattro anni, e la scoperta di un traffico di foto, chiamiamole “di guerra”, da parte di alcuni militari in cambio di accessi gratuiti a siti pornografici. Quest'ultima informazione, emersa dalla ricerca di un Blogger Italiano, mi ha particolarmente irritato. Da anni, ormai, siamo al corrente del modo di condurre le operazioni che alcuni militari hanno nei confronti dei nemici Iracheni. Utile ricordare le vessazioni e le torture delle prigioni di guerra, l'esibizione di un sorta di giustificazione a tutti gli atti più incivili nascosta dalla dietrologia della difesa dei “valori dell'Occidente”. Ora qualcuno, con molta pazienza, mi dovrebbe spiegare dove sta questa difesa di fronte ad atti di tale scempio come quest'ultimo. Io non penso che tutti coloro che sono laggiù siano delle bestie, tutt'altro. Sono persone che hanno un compito, per quanto io possa ritenere sbagliata la loro presenza. Posso anche capire che dopo mesi lunghissimi di guerra, di terrore, di rischio per la propria vita ci si possa perdere in un tunnel di depressione, di sfiducia, di stanchezza infinita: tutte cose che fiaccano l'animo umano, senza distinzioni, senza regole. Ma mi pare di poter dire che arrivare a questi eccessi significa non portare in sé il germe ben piantato e rigoglioso dell'Umanità, della Giustizia e della compassione. Un mercificare in tale maniera situazioni orride ha solo un significato (se mai è possibile dargliene uno): quello di una totale mancanza di valori veri. Non posso e non voglio pontificare, né ergermi a chissà quale baluardo di rettitudine: troppe ne ho sentite, in questi anni, anche di Blog. Però riesco sempre meno a comprendere, a giustificare: riesco sempre meno a concepire il trincerarsi dietro a distinzioni politiche e di idee. Qui non è più una contrapposizione tra chi vuole che la Democrazia sia “esportata” attraverso operazioni militari e chi propugna altre vie, politiche e di dialogo. Qui c'è da riflettere a fondo su quello che stiamo diventando, tutti. Su quello che vogliamo difendere e come. Io sono spaventato da quello che accade, penso sia normale. Così come è normale che io voglia vivere la mia vita seguendo la mia testa, il mio ragionamento: avendo in me valori (perchè anche chi sta a Sinistra li ha, tanto per chiarire) che reputo giusti. O, almeno, meno sbagliati di altri. Ma che chi comanda i destini di questo ormai decadente Pianeta affidi a gente del genere compiti che vengono svolti anche in questo modo, se permettete, non mi sta bene affatto. Troppe cose abbiamo su cui riflettere e non so quanto tempo.

Commenti

  1. riflettiamo, allora.

    per la foto va bene quella, ci organizzeremo con un incontro con riconoscimento tramite tulipano bianco puntato sul taschino della giacca e tra i capelli.

    RispondiElimina
  2. Sto bene oramai reinserito a pieno ritmo nell'attività lavorativa, tu sei ancora in vacanza?

    _________


    l'orrore lascia sgomenti ma crea anche mostri!

    RispondiElimina
  3. Sto bene oramai reinserito a pieno ritmo nell'attività lavorativa, tu sei ancora in vacanza?

    _________


    l'orrore lascia sgomenti ma crea anche mostri!

    RispondiElimina
  4. Sto bene oramai reinserito a pieno ritmo nell'attività lavorativa, tu sei ancora in vacanza?

    _________


    l'orrore lascia sgomenti ma crea anche mostri!

    RispondiElimina
  5. Sto bene oramai reinserito a pieno ritmo nell'attività lavorativa, tu sei ancora in vacanza?

    _________


    l'orrore lascia sgomenti ma crea anche mostri!

    RispondiElimina
  6. Ciao Dan, e ben ritrovato, con questo post dalle importanti implicazioni. Lo ricollegherei al delirante discorso di Pera di ieri, quando parla di valori da difendere e mi chiederei se i valori che vuol difendere sono quelli della pornografia dei marines. Ma farei una violenza alla verità perché, come giustamente dici, non tutti i marines sono così e noi non vogliamo difendere "quei" valori. La realtà è che il tanto bistrattato relativismo non ci starebbe poi così male, in casi come questi...

    RispondiElimina
  7. molla tutto e concentrati per stasera..forza udinese!!

    RispondiElimina
  8. In effetti mi sto concentrando...

    Comunque sia è una giornata storica!

    Fuarce Udìn!

    Daniele

    RispondiElimina
  9. grazie della visita. leggerò con calma il tuo :)

    RispondiElimina
  10. Giustizia, Umanità, Democrazia, questi come tutti i valori esistono solo per chi ci crede. questi valori esistono con lo scopo di portare gli elettori alle urne, illudendoli che scegliere X invece di Y possa davvero cambiare qualcosa.

    RispondiElimina
  11. assolutamente si, stasera gran tifo, con uomo allo stadio ed io da qualche parte a vedere la partita :)

    ciaooooo

    RispondiElimina
  12. Sai Daniele è sempre il solito discorso, fa più rumore una foresta che brucia di un seme piantato o di un albero che cresce.


    Condanno fermamente questi atti, ma mi chiedo anche:

    a chi fa comodo che queste cose vengano fuori, a chi fa comodo che si conosca sempre e solo l'orrore che queste persone compiono e che non si parla mai di coloro che si adoperano con giustizia per fare il loro lavoro?


    Sappiamo a chi fa comodo che noi conosciamo solo i lati disdicevoli e violenti di una cultura diversa e di difficile, se non impossibile integrazione con la nostra, ma siamo davvero così ottusi da non capire che anche queste "rivelazioni" sono solo una mossa politica?


    Sono una storica, e come tale so che le guerre sono piene di nefandezze, le abbiamo compiute noi in Libia, in Jugoslavia, le hanno compiute gli americani in Vietnam e Corea, gli inglesi in India, i Francesi nelle colonie, e le hanno compiute coloro contro cui questi eserciti hanno combattuto, contro i loro stessi connazionali e contro i soldati andati lì a combattere.


    E'la guerra Daniele, e la guerra è una cosa sporca, lo sapevano bene i nostri nonni, non si combatte in modo pulito non porta pace ... porta dolore morte e sofferenza ... la guerra tira fuori la bestia che è in noi, che dominiamo ipocritamente con il "politicamente corretto" ...


    Non giustifico e non scuso anzi condanno fermamente quello che questi soldati hanno fatto, ma non giustifico non scuso e condanno fermamente anche quello che gli iraqeni hanno fatto e stanno facendo al loro popolo.


    Non ci sono vittime e non ci sono carnefici: c'è la guerra!

    RispondiElimina
  13. Ineccepibile, mia cara Lady.

    Però il lato umano prevarica quello, diciamo così, politico o militare. Il senso che si vuole dare a questa guerra (è già accaduto in passato, più verso il presente che non nel passato) è quello di una salvazione, di un blocco contro determinate iniquità che vengono dal mondo della tirannide e del fondamentalismo. C'è chi ci crede fermamente e lo propugna armi alla mano e chi, più mestamente ahimè, lo fa con azioni non violente. Io ho sempre ritenuto che la violenza genera violenza e questo non ha campo di appartenenza. Perciò è giusto ciò che dici riguardo agli Iracheni e a quello che fanno a se stessi. Però questa notizia ha dietro di sé il fatto che gli USA (ed altri con loro) ritengono di “avere ragione”. Se così è, non si può tollerare un comportamento meno che corretto. Questa parola stona, tra gente che si ammazza, te lo concedo. Ma il dopo viene infangato in maniera vergognosa. E so che ricordi anche tutto quello che è stato fatto nelle carceri. Che poi questo faccia comodo farlo sapere è un altro discorso. E' un discorso sulla vera informazione, su come andarla a scovare e quanto crederci, dopo averla trovata. E' anche per questo che ho sempre un po' di timore, nel scrivere certe cose. Però, come cittadino ancora libero, non posso pensare di non dirla, la mia. D'accordo, sarà anche banale, ma credo che non possa nascere nulla di buono se continuiamo a perseverare nei nostri errori.

    Grazie del bellissimo commento (da te me l'aspettavo!).

    Daniele

    RispondiElimina
  14. anche nella pace si generano orrrori, come la cronaca ci mostra. la maggior part degli omicidi avvengono in famiglia, non per questo non bisogna lottare per costruire le famiglie.


    i diritti umani sono fondamentali, come le rivoluazioni e le guerre. altrimenti oggi non esisterebbero le repubbliche, gli stati indipendenti, l'§Italia unita e quant'altro ( falce e martello compreso)


    è un modo di attaccare alla stessa stregua degli attacchi giudiziari sulla pedofilia in ambito cattolico. siccome i protestanti sono contro il celibato cattolico, ci zuppano il pane su certe faccende. Quando pedofili si nascondono pure nei boy scout, negli allenatori sportivi e in famiglia.


    marco

    RispondiElimina

Posta un commento