La regola del sospetto
Vi sono, io credo, moltissimi modi di accostarsi ad una notizia. Uno di quelli più ambiti e difficili, ahimè, è quello dell'ironia. Esercizio per cui ci vuole una buona dose di fantasia e notevolissime doti dialettiche. Perciò, e me ne dolgo, raramente mi capita di poter affrontare tale cimento, diciamo così, “letterario”. E la cosa mi intristisce ancor di più se, nel giro di pochi giorni, mi sento portato a riflettere su due notizie in antitesi, ma che hanno lo stesso substrato, quello degli USA. La prima era quella degli allegri porno-marines, di cui potete (bontà vostra) leggere più sotto. L'altra la scopro come accade spesso leggendo Blog di gente assai più brava di me e che, grazie al Cielo, le cose le scova e le dice (perchè, si sa, non tutto ha una diffusione: o, meglio, certe cosucce soffrono della sindrome “del nasconderello”). Per tagliare corto (se mai possibile), sento che ci sarebbe dovuto essere un Convegno in quel di Chianciano , “Lasciamo in pace l'Iraq" (1-2 ottobre prossimi), organizzato dal “Comitato Iraq Libero”, che prevedeva la presenza di esponenti iracheni - sciiti, sunniti e curdi - del vasto e composito movimento che si oppone all'occupazione dell'Iraq. Direi interessante, se non altro per la contemporanea possibilità di sentire le voci, diverse, di chi vive questo momento storico in Iraq. Insomma, se volete, una maniera di conoscere le cose senza i filtri ai quali siamo abituati e che, spesso, neanche sappiamo esistere. Ma che ti combinano i soliti simpaticoni Americani? Questo. Fanno un appello: quarantaquattro membri della Camera dei Deputati degli Stati Uniti scrivono all'ambasciatore italiano a Washington, Sergio Vento, al quale chiedono esplicitamente di impedire il convegno. "Impedire"? Testuale: "Non permettere a coloro che odiano i coraggiosi sforzi del popolo iracheno per realizzare la democrazia e la sicurezza, di usare l'Italia come base per una campagna di raccolta di fondi". L'Ambasciata d'Italia in Iraq, dopo avere ricevuto la lettera dei 44, ha deciso di non concedere i visti d'ingresso in Italia alla delegazione irachena. Adesso mettiamoci lì e pensiamo. Possiamo ancora dire che siamo un Paese Libero? Mi pare di no. Possiamo affermare che l'Italia continua a perseverare nell'errore di essere una Nazione succube e tutto sommato menefreghista? Mi pare di sì. Questa cosa ha dell'inconcepibile, ed è solo colpa nostra. Colpa nostra perchè se è vero, come è vero, che molti di noi scrivono e si interessano di ciò che accade nel mondo, è anche vero che queste cose non possiamo e non dobbiamo farle passare sotto silenzio. Ho sempre detto che la mia voce è una cosa piccola, un labile verso tra la miriade di persone che, invece, possono dire le cose come stanno. Però se non vi dicessi questo stavolta sbaglierei di grosso. Perchè è una deriva pericolosissima, per tutti quanti. Perfino per quelli che, vedrete, appoggeranno questa scelta insensata. Poter parlare, esprimersi, dare un'opinione non è così naturale come sembra, almeno non dappertutto. Impedendo questo Convegno, il Governo Italiano, cioè noi, travalica quelli che sono i principi fondamentali della libertà: di pensiero, di opinione, di riflessione. Perciò raccontatela, questa storia: mettete il banner sui vostri Blog, buttate giù due righe e, se si riuscirà, perchè non vederci a Chianciano ad Ottobre? Dicono che dovrebbe fare bel tempo.
Di più:
l'appello.
Ulteriori informazioni (e giuste parole) qui e qui.
ho girato un po' ma non ho trovato il codice html per il banner
RispondiEliminase lo posti o me lo mandi lo inserisco anche io
non salveremo il mondo, ma alc ale' alc e...
Sì, è venuto.
RispondiEliminaC'è da togliere lo spazio all'inizio, tra la prima < e "a".
Poi quello tra < e "img"
Poi quelli tra / > e < /
Tutto qua. :)
Lia
E' una vergogna. Siamo cani con la catena al collo.
RispondiEliminaSalvo
Grazie, Lia.
RispondiEliminaSpero che qui passa di qui (cioè gli amici...) facciano questa cosa.
E grazie a te, Salvo.
Daniele
ho letto il tuo post stamattina presto e l'ho trovato così interessante (e condivisibile) da linkarlo nel mio ultimo post! :-)
RispondiEliminaSticazzi, siamo messi bene!
RispondiEliminaOggi pomeriggio ci scrivo un post, bisogna diffondere massicciamente la notizia.
Ciao.
Ti linko per la diffusione.Saluti!
RispondiEliminaTi linko per la diffusione.Saluti!
RispondiEliminaTi linko per la diffusione.Saluti!
RispondiEliminaTi linko per la diffusione.Saluti!
RispondiEliminafatto, grazie.
RispondiEliminacom'e' l'umore?
come il tempo o meglio?
un abbraccio
come sto?
RispondiEliminadico il vero, non saprei.
mi godo il fresco, dopo andro' in bici.
rinfreschero' i pensieri.
andrò di link appena possibile, ciao buon we!
RispondiEliminaImpedire un convegno...
RispondiEliminaPurtroppo siamo finiti nelle mani di chi ha finora amministrato il paese con leggi ad personam e con l'arma della censura (quella più pericolosa, poi..Perchè ai meno acuti questo tipo di manipolazione dei media, fa credere di vivere in un paese assolutamente libero e felice)ha addormentato i suoi sudditi.
Le manifestazioni(questo governo ha mostrato una insofferenza non indifferente a ogni tipo di civile dissenso) e i convegni intimoriscono parecchio silvio e il suo entourage!
Le uniche tollerate sono quelle dei tifosi che piagnucolano per difendere i presidenti disonesti delle loro squadre di calcio(Chissa' perche'...!!). Ora lorgovernanti hanno anche il prestesto del terrorismo per bloccare qualsiasi voce civile.Del resto chi chiede l'uscita delle truppe dall'Iraq, e chi a suo tempo ha manifestato contro questa guerra, non abbraccia la causa dei terroristi.
Ma fa comodo far credere il contrario....
Grazie, Loreanne.
RispondiEliminaSiamo qui a cantare sempre la stessa canzone, in un clima pericoloso di contrapposizione netta e senza sfumature. Troppo facile dire che chi sta a Sinistra appoggia il terrorismo e chi difende questo Governo sta dalla parte giusta. Senza tenere conto che a noi arriva si e no un quarto di quello che dovremmo sapere, e anche questo non si sa quanto sia vero. Un problema enorme, ma voluto: chi non sa non protesta. La logica dell'Impero è questa. Ti consiglio (se non lo hai già) la laettura di un libro come quello di Carletto Chiesa, "Cronache Marxiane": illuminante ed inquietante. Comunque ancora grazie per il tuo commento e per la visita.
Daniele
Siamo un paese a sovranità limitata perchè ancora stiamo pagando agli americani il debito di riconoscenza per averci "liberati" nella II guerra ed averci preservati dal "pericolo comunista" per i 60 anni successivi.
RispondiEliminaE non è solo questo governo ad avere questo atteggiamento di sudditanza, ma ogni governo italiano, di qualsiasi colore.
Grazie comunque per la segnalazione, ho inserito il banner sul mio blog.
Daniele, è un problema giuridico, non politico. non possono per motivi giuridici.
RispondiEliminaTutto può essere, Creonte, ma è vero anche che l'intrusione deglu USA nelle scelte, qualsiasi esse siano, Italiane è un problema politico. Se, poi, vogliamo metterla giù come fosse uno scontro tra filo-terroristi e pro-USA, mi pare che anche questo si possa ricondurre ad una scelta politica (io di certo i terroristi non li appoggio, si sappia e sia ben chiaro). Il filo che arriva da molto lontano delle manovre occulte o meno che gli USA, fin dalla fine della guerra, tramano in Italia è ormai cosa nota. Questa è solo l'ultima parte.
RispondiEliminaDaniele
Sabato 27.08.2005 13:32
RispondiEliminaLa Farnesina ha negato i visti a quattro esponenti iracheni che dovevano partecipare ad ottobre alla conferenza "Lasciamo in pace l'Iraq", promossa dal Campo Antimperialista.
In una nota, il ministero degli Esteri italiano ha confermato di "aver esaminato le richieste di visto presentati da quattro esponenti iracheni invitati alla conferenza".
"Dopo aver valutato, nel quadro delle regole previste dagli accordi di Schengen, tutti gli aspetti di ordine pubblico e di sicurezza di cui il governo italiano è tenuto a farsi garante nei confronti dei propri cittadini e degli altri partners Schengen - spiega la nota -, è stato deciso in piena autonomia di non concedere, in applicazione della normativa vigente, i
visti in questione".
E la decisione del ministero degli Esteri ha scatenato la reazione di sette-otto attivisti dell'associazione Iraq Libero, che hanno già annunciato di intraprendere lo sciopero della fame ad oltranza.
"Faremo lo sciopero della fame fino a che non avremo ottenuto i visti - ha dichiarato Leonardo Mazzei, portavoce di Iraq Libero - E qualcuno dovrà assumersene la responsabilità. Vogliamo che la conferenza si svolga regolarmente con tutti i relatori previsti ed è importante respingere le interferenze Usa".
Mazzei ha ricordato le tappe della vicenda: il primo di agosto l'ambasciata italiana a Baghdad ha fatto sapere che per i visti non ci sarebbero stati problemi; il 4 agosto i media hanno pubblicato la lettera di
44 parlamentari statunitensi che si schieravano contro la Conferenza; l'8
agosto l'ambasciata ha annunciato che il ministero degli Esteri
italiano non avrebbe più concesso i visti.
Ti invito anche a cercare notizie sugli organizzatori di questo campo. Vennero schiaffati in galera per aver invitato (o ospitato, non ricordo) dei curdi. Che risultavano dei terroristi.
RispondiEliminaPeccato che poi, gli stessi "complici dei terroristi" dovettero essere rimessi in libertà con tante scuse.
Ma sono sempre in attesa di giudizio per qualche altro motivo che ora mi sfugge...
In compenso ora abbiamo la prova che gli effetti del Patriot Act hanno travalicato l'Oceano...
L?Italia e' una repubblica democratica non indipendente asservita agli USA.
RispondiEliminaAndate a leggere il cartello fatto mettere dal comune di Cavalese sul luogo dell'abbattimento della funivia da parte dell'aereo militare americano.
Il cartello termina con la frase: Cavalese, provincia di Washington.
Ho inserito anch'io il banner.
RispondiEliminaUn saluto