Come In From The Cold
Si chiude con l'asprezza di un pugno
Nei filari scompare fino a divenire sabbia
Salita a confondere i personaggi da Vespro
Che circondano l'esanime languità del cielo
Tornato a correre con le colline verso il mare
E diverso da ogni altro immedesimarsi in parole finite
Che mi premono in petto insistenti
Fermata richiesta di un pensiero perenne e consolatorio
Che mi porterà fino all'altro capo del piccolo mondo
Illusione della riconquista fredda e lucente di un segreto
Diviso e debole e con ovvietà accolto e custodito
Fino a che anch'io non sarò che un mistero terminato
E tornerò ad essere Niente.
Si chiude con l'asprezza di un pugno
Nei filari scompare fino a divenire sabbia
Salita a confondere i personaggi da Vespro
Che circondano l'esanime languità del cielo
Tornato a correre con le colline verso il mare
E diverso da ogni altro immedesimarsi in parole finite
Che mi premono in petto insistenti
Fermata richiesta di un pensiero perenne e consolatorio
Che mi porterà fino all'altro capo del piccolo mondo
Illusione della riconquista fredda e lucente di un segreto
Diviso e debole e con ovvietà accolto e custodito
Fino a che anch'io non sarò che un mistero terminato
E tornerò ad essere Niente.
un abbraccio dalla gelida capitale...
RispondiElimina>fino a che anch'io non sarò un mistero terminato
...
Che allegria, Dan... Senti, se ti interessa ti posso mandare il libro che ho descritto, sul Nordest... Mi interesserebbe sapere cosa ne pensi "dal di dentro"
RispondiEliminadepressione da trasloco' sindrome del lunedì mattina? perché tu non l'avrai proproìo scritto di lunedì, ma io è di lunedì che leggo...
RispondiEliminasono già stanca e non ho ancora fatto un tubo, poveri noi...
c.
attenzone, questo commento non si contradistingue per intelligenza e acunme, ma ho ancora tanto sonno csa volete da me?...
tutte le vocali al loro posto, peer esempio?
RispondiEliminaCara C., niente di tutto questo. Solo la mia cronica malinconia. E' che "Transit" non riesce proprio ad essere un Blog dove parlo solo di altro che non sia "io". Ogni tanto cedo...
RispondiEliminaNon parlarmene: per portare a scuola Anna, stamattina, ho dovuto farmi violenza!
Daniele
beh, magari si dovrebbero estendere i diritti del lettore di Pennac anche ai blogger, tipo: il blogger è libero di scrivere di quel caspita che gli pare, tanto gli altri mica sono obbligati con un fucile alla nuca a leggere...
RispondiEliminao no?
Internet è il regno dell'anarchia, nel senso brutto ma anche in quello bello - e prendiamocela un po' di libertà, ti pare?
con il consueto affetto
c.
Bei pensieri.
RispondiEliminaUn saluto.
(Ezio)
Infatti. Uno dei miei difetti è la tendenza alla giustificazione. I lettori (i miei quattro), infatti, discernono spesso e volentieri. Almeno visto il numero di commenti, assai variabile a seconda dell'argomento. Dovrei, che l'ho pure "promesso" a qualcuno, dare una svolta hard a certi post. E' che i cavoli miei sono miei, appunto: qualcosa si può svelare, ma forse certe cose devono proprio rimanere personali. O no?
RispondiEliminaDaniele
buona settimana, mister malinconia.
RispondiEliminada domani, a quanto pare, il freddo diventera' davvero tale: e finora che roba era?!
Ciao Daniele. Buon inizio di settimana. A chi appartengono le parole? Scusa per la mia ignoranza.
RispondiEliminaun abbraccio
Andrea
Non riesco a dirti nulla, solo che sono parole splendide.
RispondiEliminaMeravigliosa.
RispondiEliminaSalvo
www.kafkahigh.org