Ciccio Bello bastardo
Alla fine anche questo incubo si è avverato. Dopo sei anni di -relativa- tranquillità, questo Natale “Ciccio Bello” ha invaso la pace della mia casa. Era inevitabile, probabilmente: questo bambolotto è una piccola icona dei giocattoli Italiani. A memoria c'è sempre stato, come le arance e le noci a Natale, come gli scudetti della Juve e, ultimamente, le cazzate di Berlusconi. E' uno di quegli oggetti che fanno dire alle mamme (vere): “Oh, mi ricordo il mio...che tenero!”. Con il passare del tempo, Ciccio si è evoluto, seguendo la moda dei bambini che, ormai, sono più smaliziati di un conduttore di “Reality”: ecco, allora, le più disparate versioni del pupazzo. Da quello che piange sul serio (sarà che ha capito in che mondo è capitato?), a quello che si addormenta se gli avvicini al cuore il suo peluche preferito (la finzione della finzione, come il Governo). Però, sfiga tra le palle dell'albero, a me è capitato quello “che ha la bua”. Avere la bua, in questo Paese, è già un dramma di suo: equivale ad un terno al lotto. Se sei fortunato becchi medici come si deve, sennò rischi di tirare le cuoia per un'unghia incarnita. E già si parte male. Se, poi, il Ciccio è davvero un rompicoglioni, sei alla frutta. Per farlo tacere, bisogna dargli tre -dicasi tre- biberon di fila, tutti con sostanze diverse: neanche la Regina d'Inghilterra era così viziata. Le guance diventano rosse, ma non di un rosso tenue: no, sembrano le luci della parata al Cremlino. Gli misuri la febbre (?!) con un modernissimo termometro da orecchio, che papà se lo sognava: se andava bene sotto l'ascella, sennò sapete dove. E se il pupattolo non la pianta (e non la pinta MAI) bisogna fargli la puntura: il che porta gli strilli a livelli di jet supersonico. Quando il bastardo si è calmato, ronfa: proprio come un adulto provato da una sbronza da cena d'Auguri pre-natalizia. Il tutto tra gli urletti stupiti della bimba (e ci sta) e quelli dei parenti (ci sta molto meno). Il bello è anche questo, mi si dirà. E' vero: la gioia di una bambina è una cosa impagabile, da commozione vera. Però mi sa che non ci metto quelle pile che durano più delle altre, sennò rischio di dovermi ricredere sull'innocenza dell'infanzia.
Alla fine anche questo incubo si è avverato. Dopo sei anni di -relativa- tranquillità, questo Natale “Ciccio Bello” ha invaso la pace della mia casa. Era inevitabile, probabilmente: questo bambolotto è una piccola icona dei giocattoli Italiani. A memoria c'è sempre stato, come le arance e le noci a Natale, come gli scudetti della Juve e, ultimamente, le cazzate di Berlusconi. E' uno di quegli oggetti che fanno dire alle mamme (vere): “Oh, mi ricordo il mio...che tenero!”. Con il passare del tempo, Ciccio si è evoluto, seguendo la moda dei bambini che, ormai, sono più smaliziati di un conduttore di “Reality”: ecco, allora, le più disparate versioni del pupazzo. Da quello che piange sul serio (sarà che ha capito in che mondo è capitato?), a quello che si addormenta se gli avvicini al cuore il suo peluche preferito (la finzione della finzione, come il Governo). Però, sfiga tra le palle dell'albero, a me è capitato quello “che ha la bua”. Avere la bua, in questo Paese, è già un dramma di suo: equivale ad un terno al lotto. Se sei fortunato becchi medici come si deve, sennò rischi di tirare le cuoia per un'unghia incarnita. E già si parte male. Se, poi, il Ciccio è davvero un rompicoglioni, sei alla frutta. Per farlo tacere, bisogna dargli tre -dicasi tre- biberon di fila, tutti con sostanze diverse: neanche la Regina d'Inghilterra era così viziata. Le guance diventano rosse, ma non di un rosso tenue: no, sembrano le luci della parata al Cremlino. Gli misuri la febbre (?!) con un modernissimo termometro da orecchio, che papà se lo sognava: se andava bene sotto l'ascella, sennò sapete dove. E se il pupattolo non la pianta (e non la pinta MAI) bisogna fargli la puntura: il che porta gli strilli a livelli di jet supersonico. Quando il bastardo si è calmato, ronfa: proprio come un adulto provato da una sbronza da cena d'Auguri pre-natalizia. Il tutto tra gli urletti stupiti della bimba (e ci sta) e quelli dei parenti (ci sta molto meno). Il bello è anche questo, mi si dirà. E' vero: la gioia di una bambina è una cosa impagabile, da commozione vera. Però mi sa che non ci metto quelle pile che durano più delle altre, sennò rischio di dovermi ricredere sull'innocenza dell'infanzia.
Un po' mi dispiace... ricordo che, una quindicina d'anni fa, mi stupii profondamente per un bambolotto che teneva in mano una vicina: quella bambola, se gli davi da bere...se la faceva sotto. Pur essendo smeplicissimo il meccanismo, mi lasciava del tutto perplesso. Tant'è, pensare a quello che sono capaci di fare oggi, per snervare i poveri papà (le mamme spesso stanno al gioco e non dispiace loro sentirsi qualche vagito in più) si è ormai davvero pensato di tutto... buona fortuna!
RispondiEliminaGrazie!
RispondiEliminaPare che, comunque, Anna (la bimba) sia molto ragionevole (con un padre così, d'altronde...): lo tiene spento abbastanza. Che io preferisco Donald Fagen al pianto della bestiolina...
Daniele
era un oh cavolo relativo all'atomosfera romantica!
RispondiEliminaauguri Danie'
sei troppo forte Danié!!!
RispondiEliminasto scoppiando dal cibo, e tu?!
RispondiEliminasearching
al cicciobello finiscono le pile prima o poi... alla bambina al piano di sopra maiiiiii
RispondiEliminaE questo è niente caro il mio Sellerone.
RispondiEliminaPensa a quando ti arriverà tra le palle quella zoccola rifatta di Barbie.
e quella secie di gremlins che ogni tanto in autogrill riappaiono, che li dovevi nutrire cooccolare etc, ognuna di queste cose divinando cosa volesse il mostro altrimenti lui muoriva , e tu sapevi che è solo un giocatttolo, ma ti sentivi orrrendamente in colpa lo stesso?
RispondiEliminaho retto mezza giornata, e poi gli ho tolto le pile e l'ho "perso" !ecco furby si chiamava...
mmm, io il ciccio bello non l'ho mai avuto: vorrà dire qualche cosa? Le Barbie sì invece e a bizzeffe. ultima versione ha però subito una mastoplastica riduttiva, meno tette x tutte, ed era ora, sai che complessi? Comunque preparati oltre alle Barbie ci sono le Bratz...
RispondiEliminaGrazie x la visita ed Auguroniiiii
ahhh, vedo che Ciccio Bello è un evergreen. mi fa piacere saperlo :-)
RispondiElimina... il mio cicciobella 8di ben 26 anni fa) aveva solo il ciuccio ... e dopo pochi esi un occhio sguercio ,-)!
RispondiEliminaBuon Anno!
un abbraccio
RoseNoire
Sì, grazie, che gentile. Se peggioro ti chiedo consiglio, tanto ormai grazie a Ciccio sei diventato esperto...hi hi hi
RispondiEliminaserene feste daniele!
RispondiEliminamarco
Che Natale sarebbe senza regali orrendi che non vedi l'ora di riciclare?
RispondiEliminaAuguri.
freestate
alla figlia di mia cugina (6 anni, la figlia, non la cugina) ho regalato il set del piccolo medico legale. la bimba, felice y contenta, si è messa a sezionare bambole e pupazzi in giro per casa, con una grinta ed una perizia che grissom, al confronto, è un dilettante.
RispondiEliminasono soddisfazioni, anzichennò!
saluti
.....enterotromo, scalpello, ago e filo , forbici per nervi, forcipe dentato, sega manuale e sega vibrante....... non c’è da sorprendersi se poi questi patologi in erba finiscono per sezionare anche mammà!
RispondiEliminaESISTE il set del piccolo medico legale?? Ah...peccato...non me lo regalano a 32 anni, vero?.......
RispondiEliminasenza contare che c'è anche un membro del nostro governo (dire - membro - in questo caso potrebbe esere anche un insulto) che a me lo ricorda tanto, cicciobello.... vediamo se qualcuno indovina?
RispondiEliminain premio la soddisafazione di riuscire a leggere in una mente contorta, tipo (visto il piccolo medico legale) profiler dell'FBI.
cioa daniele, puoi sempre commettere un ciccobellocidio... per fortuna in genere i rampolli piccoli servi del consumismo si stancano presto dei giochi che hanno e ne vogliono di nuovi.... pensa le avessero regalato una batteria completa di tamburo a pedale e piatti... allora sì
:-DDD
c.
flauta, andiamo a fare shopping insieme. la mia carta di credito, as contorted as my mind is, ha assoluta necessità di esaurirsi prima di fine anno!
RispondiEliminala lugubre animazione delle bambole di plastica mi mette sempre a disagio....è una diffidenza innata, che attiene a quei pochi neuroni rimasti in guardia....tanti auguri !
RispondiEliminaEvvviva cicciobellllooooooo!
RispondiEliminaCiao Daniele comunque e sempre W la ....!
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