Agnosticismo, relativismo & laicismo
Caro Barnaba,
stamani, sul Corriere, ci sono due trafiletti per spiegare le parole "Agnosticismo" e "Relativismo", così da comprendere meglio Ratzinger. Mi spieghi cosa vuol dire "Laicismo", limitatamente all' Italia, però. Sempre tuo,
Daniele

R - Caro Daniele, credo di non sbagliare dicendo che il laicismo italiano dovrebbe cercare di essere non troppo diverso da quello che c'è in tanti altri Paesi che non risentono della vicinanza del Vaticano. Se il laicismo è per tutti la "corrente di pensiero che rivendica l'autonomia dello Stato dall'autorità ecclesiastica sul piano politico, sociale e culturale"(De Mauro) non vedo come possa non essere altrettanto per noi italiani. Anzi, forse sarebbe il caso che tale autonomia fosse sentita con maggiore trasporto e maggiore convincimento. Tuttavia, devo ammettere, che il mio laicismo non mi porta comunque a credere che la Chiesa non debba esprimersi in particolare sui temi etici come anche, del resto, su tutti gli altri. Io trovo quest' ingerenza semplicemente inopportuna, molesta, e provo una spiccata antipatia per chi se ne rende protagonista, ma non credo che il problema sia nell' inopportunità delle dichiarazioni dei vescovi italiani. In definitiva, credo che un Paese può dirsi compiutamente laico non quando proibisce all' on. Ruini di arringare ma quando semplicemente non lo segue. Ecco, io, ad esempio, non lo seguo. Grazie davvero, caro Daniele, di avermi scritto. - F.N. -

Io leggo quotidianamente il Blog di Francesco Nardi ed è un'esercizio che consiglio a tutti.



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