La TAV in testa
Da par mio, e quindi con pochissima qualità, ho tralasciato, volutamente, l'argomento TAV, in questi giorni. Chè, quando tutti pescano, è facile ingarbugliare le lenze. C'è un limite, e mi consolo, nel momento in cui ci si fa gioco di un certo qual modo d'agire. Se invece di pontificare su scranni televisivi, qualcuno dei nostri politici avesse mosso il culo e fosse andato fin lassù a cercare di capire, non penso che Basettoni & Co. avrebbero rispolverato il manganello. O, perlomeno, ci avrebbero pensato su. Tranne sapere, perchè è così, che proprio questi personaggi stanno dietro alla pazienza finita. Manca sempre un anello alla catena del vivere civile: quello che unisce la Democrazia e le sue espressioni alla crescita, al progresso. Senza stare per forza da una parte o dall'altra, si può dire che non stiamo andando in nessun luogo. Se per crescere devo rompere una testa, qualcosa che non va deve esserci. C'è, sopra ogni altra cosa, l'incapacità atavica di una classe dirigente che è più spaventata di un gatto davanti al cane. E che è totalmente lontana da quel suo popolo, a cui arringa, di cui si riempie la bocca quando le scadenze si avvicinano. Ma che non sa cosa voglia dire essere popolo e che pensa che questo sia un po' imbecille, tanto da non ammettere un pensiero contrario. Però i soldi li tiriamo fuori noi, poco importa come. Adesso ci saranno quelli che, fedeli ed imperterriti, massacreranno a parole questa gente, che ha diritto di fare ciò che fa, accusandoli di impedire che questo paese “scenda in serie B”. Ma parlare dei prezzi, mai?
Da par mio, e quindi con pochissima qualità, ho tralasciato, volutamente, l'argomento TAV, in questi giorni. Chè, quando tutti pescano, è facile ingarbugliare le lenze. C'è un limite, e mi consolo, nel momento in cui ci si fa gioco di un certo qual modo d'agire. Se invece di pontificare su scranni televisivi, qualcuno dei nostri politici avesse mosso il culo e fosse andato fin lassù a cercare di capire, non penso che Basettoni & Co. avrebbero rispolverato il manganello. O, perlomeno, ci avrebbero pensato su. Tranne sapere, perchè è così, che proprio questi personaggi stanno dietro alla pazienza finita. Manca sempre un anello alla catena del vivere civile: quello che unisce la Democrazia e le sue espressioni alla crescita, al progresso. Senza stare per forza da una parte o dall'altra, si può dire che non stiamo andando in nessun luogo. Se per crescere devo rompere una testa, qualcosa che non va deve esserci. C'è, sopra ogni altra cosa, l'incapacità atavica di una classe dirigente che è più spaventata di un gatto davanti al cane. E che è totalmente lontana da quel suo popolo, a cui arringa, di cui si riempie la bocca quando le scadenze si avvicinano. Ma che non sa cosa voglia dire essere popolo e che pensa che questo sia un po' imbecille, tanto da non ammettere un pensiero contrario. Però i soldi li tiriamo fuori noi, poco importa come. Adesso ci saranno quelli che, fedeli ed imperterriti, massacreranno a parole questa gente, che ha diritto di fare ciò che fa, accusandoli di impedire che questo paese “scenda in serie B”. Ma parlare dei prezzi, mai?
Hai pienamente ragione, la tua interpretazione non fa una grinza. Ma, sarà che sono giovane, io sti politici non li vedo poi così incapaci di comunicare col popolo. Piuttosto mi sembra che i loro interessi siano altri. Viste le implicazioni economiche della faccenda (la Rocksoil, di Lunardi, ha progettato il buco alla montagna dalla parte francese; alla Lega delle Cooperative, area DS, sono stati affidati alcuni appalti) questi non vanno a rendersi conto della situazione perchè della situazione a loro non importa. Il TAV conviene economicamente, questo basta. E destra e sinistra anche in questo caso fanno poca differenza (eccetto i Verdi, i Comunisti Italiani e Rifo).
RispondiEliminaPer me è così, caro Luca, perchè non vedo in questa classe politica la reale volontà di fare il bene pubblico. Possibile che un Ministro dica "Si fa e basta"? Porteranno delle razioni di olio di ricino per convincere la gente? E, poi, perchè dietro a quasi ogni cosa c'è una Società, un affare che puzzano lontano un kilometro? Non è così che si parla alla gente e per la gente. Non è così che si progredisce. Se gli interessi di Partito e personali sovrastano il resto, è ora di ribellarsi. Civilmente.
RispondiEliminaDaniele
Bellissima la citazione del commissario Basettoni!
RispondiEliminaStiamo cadendo sempre più in basso!
La protesta civile in questo paese è intollerata e i diritti fondamentali stanno piano piano andando a farsi benedire!
Quando si risponde con la violenza alla manifestazione lecita e, da sottolineare ancora una volta, civile, è davvero tristissimo!
Roba da dittatura o giù di lì!
Caro Daniele, non c'è la volontà di fare il bene pubblico. L'unica volontà della nostra classe politica oggi - almeno la maggior parte - è soddisfare gli enormi interessi delle lobbies economico-finanziarie.
RispondiEliminaE' vero, bisogna ribellarsi. Ma se siamo a questa situazione così degradante, se è possibile che un ministro ignobile come Lunardi dica quelle cose è perchè di fronte ha una platea (il popolo italiano) che ha persona la propria coscienza, il proprio senso di responsabilità e solidarietà.
Allora ribelliamoci, nel mio piccolo mi ribello ogni giorno. Già dire, informare, pensare è un atto di ribellione. Ma sempre più spesso ho la sensazione di vivere nel Matrix, dove la ribellione, l'indignazione vengono prese come un atto non dovuto, assurdo, perchè inesistente nell'orizzonte sentimentale della maggior parte degli abitanti di questo Paese.
Ribellarsi che bella parola... e ribelli poi è bellissima.
RispondiEliminaVuol dire due volte belli: belli e ribelli ;)
Bacio grande grande
Kati
Ma questa TAV serve o non serve? Ribellarsi può essere un atto democratico, ma, se fine a se stesso, inutile e dannoso. Vorrei capire meglio le ragioni dei cittadini che rifiutano l'alta velocità e confrontarle con chi dice che è fondamentale per il nostro Paese inserito nel contesto europeo. E' chiaro che ci sono miliono di interessi in ballo e che molti spingono affinchè si vada avanti, ma il punto è un altro: quello dell'interesse di tutti. E mi chiedo proprio questo tornando alla domanda iniziale: la Tav è importante per lo sviluppo italiano in Europa? Ci vuole una risposta seria, una volta trovata il problema non dovrebbe più esistere.
RispondiEliminaNon ho potuto seguire gli sviluppi di oggi e so poco dell'intervento delle forze dell'ordine, pertanto evito ogni intervento su questo punto. Ciao.
Coloro che protestano hanno esposto le loro motivazioni qui: www.notav.org
RispondiEliminaNon sono esperto della questione, però i loro motivi mi sembrano piuttosto validi.
Io sono dalla parte dei popoli, della gente comune che viene malmenata in nome di un trattato! è una vergognosa prova di quanto la classe dirigente passi come una ruspa sui diritti della gente. ieri a Ballarò ho visto il solito teatrino della politica, mentre nella valle al freddo, si attende la prossima carica...
RispondiEliminaCorreggo: www.notavtorino.org
RispondiEliminaNon sto neanche a dirti che sono d'accordo...
RispondiEliminanon sei cattivo, vai solo dove ti va di andare, solo con chi ti va di andare.
RispondiEliminammmmm... ma allora il caffe' con me non lo vuoi bere??? :(
Essere Popolo?..Vivere Civile?... ma di che parli?
RispondiEliminaFuori Tema,
RispondiEliminachiedo venia.
FREELAND:
DIAMO SOSTEGNO ALL'AMICO BLOGGER!!!
premesso che credo profondamente nell'utilità del TAV, credo che l'Italia abbia ragionevolmente sempre modo di distinguersi dalla civiltà. D'altronde il governo deve solo eseguire, e tanto ha fatto, ciò che gli viene imposto dalle necessità contingenti. Il TAV andava fatto, e loro lo hanno fatto fare.
RispondiEliminaA martellate, o a trivella, tant'è...
Abbiamo una capacità inossidabile nell'ascoltare la gente che dicono la nostra stessa opinione. Non credo che così tanta gente si fosse smossa per un lazzo domenicale, specie considerando quanto freddo faccia qui a nord; un minimo di ragioni le avrà avute anche la folla, no?
Figurarsi cosa gliene fotte della gente ai politici!
RispondiEliminaSalvo
Continuo a pensare che i valsusini andrebbero ascoltati visto che sono compatti nel contrastare questa impresa, che comunque verrà fatta perchè l'Italia ha sottoscritto accordi internazionali. Vanno sentiti non pestati! Come non andavano pestati i manifestanti del G8 che dormivano nella scuola di Genova quella notte maledetta. Questi due pestaggi molto simili se ci pensate sono l'apri e chiudi virgolette che incornicia esemplarmente il periodo dell'attuale governo.
RispondiEliminaIo sono a favore del Tav. E le manganellate gliele avrei date volentieri ai "picchettari", idem per il G8. Mo' i poliziotti son sempre degli stronzi che menano...e sti esaltati violenti che demoliscono tutto A PRESCINDERE son le vittime? Loro le prendono solo, poverini? Ma fatemi sto piacere, fatemi.
RispondiEliminaGuarda che quelli che tu definisci "esaltati e violenti" non sono altro che gli abitanti dei paesi della Val Susa - abitanti come tutti gli altri. La battaglia contro il TAV è una cosa che dura da tanti anni (qui ne puoi trovare la storia, anno per anno: http://www.legambientevalsusa.it/documenti/storia_TAV_in_valle.htm) e solo negli ultimi giorni ha coinvolto frange estremiste che poco c'entrano con l'effettività del problema. Dici che sbagliano a protestare? Leggi questo articolo: spiega bene la situazione in Val Susa, i rischi, l'affare della costruzione e gli affaracci dietro le appaltature: http://www.societacivile.it/primopiano/articoli_pp/tav.html
RispondiEliminaSe fossi io in loro, protesterei eccome.
Che siano abitanti o meno, non li legittima a usare violenza, provocando violenza (e piangendo davanti ai vari reporter...).
RispondiEliminaIo ho letto, ma la mia opinione parte da quello che gli amici della val susa mi han raccontato. Comprendo che nel proprio giardino sia sempre meglio di no... Ma dubito fortemente si fermi l'opera. Di cuore, che se la mettano via.Passate le olimpiadi, si farà.