Due segnali
Due link, diversissimi tra loro.
1)
Metodi di esportazione Democratica (versione integrale):
2) armiamoci e partiamo.

1) C'è una dicotomia ormai consueta tra metodo e scopo. Se si vuole riempire la bocca di buoni propositi, se la fiaccola da sostenere è quella della Giustizia, della Libertà e se, sopra ogni cosa, si ama la coerenza, allora ci stiamo sbagliando. E pure di grosso. Nessuno ha mai detto (sfido chiunque ad affermarlo) che essere soldati in Iraq, oggi, sia il mestiere più facile del Mondo, ma qui, mi pare, che l'unica cosa certa è la missione, in sé: tutto ciò che quest'ultima, invece, rappresenta o è ignorato (volutamente) o proprio non frega a nessuno. Dopo tre anni siamo ancora lì ed ancora si devono vedere certe cose. E' ora di finirla, una volta per tutte (sul serio!), di fare i bravi e gli onesti. Non ci crede più nessuno e, mi sa, qualcuno non ci ha mai creduto.
2) Finalmente qualcosa di Sinistra è stato scritto, oltrechè detto. Un bel mattoncino, di 280 pagine, ma tant'è. Che non sia tutta farina pura già si è iniziato a dire. Tipico: ancor prima di iniziare a lavorare, si è già stanchi. Però questa volta, ammesso che si vinca, sarà il caso di cominciare a darsi da fare e, poi, in corso d'opera, aggiustare il tiro. Non tutto sono contentissimi: si sono tralasciati alcuni argomenti piuttosto poderosi (Pacs, donne...) e sembra tutto facile, gratis. Un cambiamento così radicale, come ipotizzato in queste pagine, deve pagare un conto. Chi o come lo si onorerà è tutto da vedere. E senza cadere nella trappola di pensare che ci sia un “nemico” solo, Berlusconi. Dietro di sé, il Napoleone de 'noartri, ha un considerevole seguito, vuoi culturale, vuoi popolare. Ed è lì, su quel campo, che si dovrà realmente cercare di portare idee valide ed attuabili, affinchè le “basi” del “Berlusconismo” cedano. Il disastro Italiano non può essere identificato solamente con una persona, un simbolo, ma con una serie di concause e con più padri. Perciò è inutile cercare vie d'uscita troppo lineari: ci sarà da riflettere, su questo. E adesso prendere ferie e leggere prima di Aprile...

Commenti

  1. grazie del programma! lo cercavo e mò me lo leggo.

    RispondiElimina
  2. Oh sì voglio proprio leggermelo con calma... Buona domenica caro Dani


    Salvo


    Kafkahigh.org

    RispondiElimina
  3. Premettendo che non ho letto per intero il programma data la lunghezza e che dal programma alla realizzazione c'è di mezzo il mare, mi sembra un programma dignitoso.


    Mi sento pochissimo rappresentato, soprattutto a livello di pensiero, dall'Unione, ma il programma contiene alcune proposte interessanti su problemi primari (il precariato, le modifiche costituzionali a colpi di maggioranza) e qualche buon primo passo a livello di diritti civili (il testamento biologico, il voto alle amministrative per gli immigrati: cose che comunque un Paese che si definisce civile e democratico avrebbe già dovuto approvare da tempo e in modo completo). Prevedibile, ma non giustificabile, la fumosità del passaggio sui PACS.


    Detto questo, la mia fiducia rimane pochissima: sia per i nomi coinvolti, sia per i tantissimi lobbismi che ci sono in Italia e che congelano qualsiasi proposta davvero riformativa non credo che il governo Prodi, se vincerà, sarà un governo davvero alternativo a questo e al passato. Sarà migliore dell'ultimo solo perchè l'ultimo è stato una merdata.


    Per finire mi chiedo e vi chiedo: 279 pagine di programma, in questo Paese catodico che presa avranno sui cittadini?

    RispondiElimina
  4. Se, da una parte, concordo con te, caro Luca, e con il tuo pessimismo, dall'altra penso che ci siano poche alternative. O, meglio, ve ne sarebbero, ma non così di peso. In poche parole, quindi, bisogna cercare di accontentarsi e di trarre il meglio da queste persone. Anche perchè mi sembra controproducente rischiare di indebolire “a priori” questa Unione. Certo, peggio di Berlusconi è difficile fare e rinnovare uno Stato intero non è cosa che si fa in cinque anni, forse neanche in cinquanta. Però sento un po' di positività, intorno a questo passaggio e ciò mi conforta. L'idea di “tapparsi il naso” mi infastidisce: eppure comprendo chi, come te, è critico, soprattutto su alcuni passaggi che anch'io avrei voluto più chiari e decisi. Sennò, che fare? Mi piacerebbe che qualcuno che può, mi dicesse la VERA alternativa: Per me non esiste. O, perlomeno, non si capisce chi la porterebbe avanti.

    Daniele

    RispondiElimina
  5. Ah, faremo dei riassunti in video per la maggioranza di rincoglioniti dalla Tv...

    Daniele

    RispondiElimina
  6. IT. aggiornati Daniele, mom è più il Napoleone, è il Gesù della politica - non so qualle delle due versioni conduca più rapidamente a un trattamento psichiatrio obbligatorio, che a questo punto sarebbe una mano santa, sarebbe...

    Cmq mi consoli: io pensavo che oramai a dire cose di sinistra fosse rimasto solo lui (e andiamo avanti così. facciamoci del male...)

    c.

    RispondiElimina
  7. Sì, mi era parso di leggerla 'sta cosa. Come vedi ho messo il Santino, lì, a destra...

    Daniele

    RispondiElimina
  8. Devo ancora vere il tempo per leggere quel malloppone...

    RispondiElimina
  9. E da qui al 9/4 non stancarsi mai di parlare con le persone, ad ogni occasione. Altri cinque anni così non li reggo.

    Buona domenica anche a te

    ciao valeria

    RispondiElimina
  10. Certo, hai perfettamente ragione, è ciò che abbiamo e ce lo teniamo, altri di meglio non ce n'è e sono io il primo a sostenere l'Unione votandola.


    Scherzando un po': tu te lo leggi davvero tutto il programma? Ma con tutti gli scrittori di sinistra che ci sono non potevano farlo romanzare ad uno di loro? Chesso' ad un Erri De Luca, ad un Baricco?

    RispondiElimina
  11. D'accordo con Sciarade: con tanti bravi scrittori...evabbè: lo sto dosando il malloppone...

    RispondiElimina

Posta un commento