Montagne Russe
"Caro Daniele (Macca),
dopo averci pensato parecchio su, ho deciso di scriverti questa mail. Seppur tu sappia che io amo molto di più il contatto “a voce”, od una lettera scritta a mano, che, forse, non si usa più, ma che fa sempre molto piacere. Ti scrivo perchè ho una netta sensazione: quella delle “montagne russe”. Io la chiamo così: mi succede quando leggo il tuo Blog, “Transit”. Mi sembra una di quelle costruzioni da baraccone, dove si ha l'ebbrezza della discesa, con il senso di smarrimento e la velocità: insomma, come dicevo, come quando si va su quegli affari tipo rollercoaster. Un giorno scrivi di te, del quotidiano: un altro una cosa criptica, magari un po' pretenziosa, demodè, che somiglia tanto al reiterato tentativo di un poeta fallito di non mollare (nonostante, e si era capito, il talento non c'è). Per, poi, magari, passare alla politica, al costume, od all'ironia dei “Dispenser” (quelli sì, li apprezzo!). Per le persone che ti leggono, o almeno una parte di esse, mi pare di capire, tutta questa “schizofrenia” non è proprio il massimo: chi ti segue per una cosa, chi per l'altra, ma mai che nel tuo Blog ci sia un filo conduttore. Ora, io un po' ti conosco: conosco il tuo desiderio di conoscere molte cose, il tuo interesse verso tanti argomenti, il fatto che stai a Sinistra (un difettuccio...), ma anche la tua pigrizia, il tuo sentirti spesso inadeguato di fronte ad altri Bloggers, che reputi molto migliori di te. Però, Daniele, credo tu debba decidere cosa fare con “Transit”: dargli una specie d'indirizzo. Adesso, così com'è, è francamente un po' dispersivo: può dire molto o nulla. Non so se accetterai queste mie righe (che sono, comunque, di stima) e ne farai una riflessione, o se continuerai come ti pare. L'importante è che questa finestra del Blog, che si affaccia su territori infiniti, abbia una cornice degna, definita. Almeno, questo mi sento di dirti.
Un saluto
Davide”
"Caro Daniele (Macca),
dopo averci pensato parecchio su, ho deciso di scriverti questa mail. Seppur tu sappia che io amo molto di più il contatto “a voce”, od una lettera scritta a mano, che, forse, non si usa più, ma che fa sempre molto piacere. Ti scrivo perchè ho una netta sensazione: quella delle “montagne russe”. Io la chiamo così: mi succede quando leggo il tuo Blog, “Transit”. Mi sembra una di quelle costruzioni da baraccone, dove si ha l'ebbrezza della discesa, con il senso di smarrimento e la velocità: insomma, come dicevo, come quando si va su quegli affari tipo rollercoaster. Un giorno scrivi di te, del quotidiano: un altro una cosa criptica, magari un po' pretenziosa, demodè, che somiglia tanto al reiterato tentativo di un poeta fallito di non mollare (nonostante, e si era capito, il talento non c'è). Per, poi, magari, passare alla politica, al costume, od all'ironia dei “Dispenser” (quelli sì, li apprezzo!). Per le persone che ti leggono, o almeno una parte di esse, mi pare di capire, tutta questa “schizofrenia” non è proprio il massimo: chi ti segue per una cosa, chi per l'altra, ma mai che nel tuo Blog ci sia un filo conduttore. Ora, io un po' ti conosco: conosco il tuo desiderio di conoscere molte cose, il tuo interesse verso tanti argomenti, il fatto che stai a Sinistra (un difettuccio...), ma anche la tua pigrizia, il tuo sentirti spesso inadeguato di fronte ad altri Bloggers, che reputi molto migliori di te. Però, Daniele, credo tu debba decidere cosa fare con “Transit”: dargli una specie d'indirizzo. Adesso, così com'è, è francamente un po' dispersivo: può dire molto o nulla. Non so se accetterai queste mie righe (che sono, comunque, di stima) e ne farai una riflessione, o se continuerai come ti pare. L'importante è che questa finestra del Blog, che si affaccia su territori infiniti, abbia una cornice degna, definita. Almeno, questo mi sento di dirti.
Un saluto
Davide”
Non sono d'accordo per niente.
RispondiEliminaE lo dico da bloggher schizofrenico.
Personalmente concepisco (il mio... e quelli che mi piacciono) blog come "la rivista che vorrei leggere".
Che parli di curiosità, politica, musica, cinema... delle cose che piacciono a me, insomma. Chi ha i miei stessi interessi, mi legge e mi commenta, chi non li ha si astiene e amen.
Sostengo i blog schiofrenici!
Per Davide:
RispondiEliminaSic transit gloria mundi
:)))
ciao Daniele
il blog è ciò che noi siamo.
RispondiEliminacriticare le mille sfacettature di una persona in quanto mille, è sciocco. Macca è questo, un immenso minestrone, tenero in quanto insicuro e pieno di energia messa a casaccio ovunque.
Che piaccia in toto, che piaccia in parte, è ciò che è, a nudo molto più di quanto lui possa ammettere.
Un blog è la propria faccia. Ben venga che ci siano qui ogni smorfia, senza alcuna maschera, o sorrisi di compiacenza.
A me, questo bruttissimo e noioso blog, piace. Non lo vorrei diverso in nulla. Perchè cambia, anche per come cambia macca.
Peccato non pubblichi mai le mail di affetto.
No, è che io sono bergamasco, e vado al sodo.
RispondiEliminaMa questo Davide non ha nient'altro a cui pensare? Una meil per "consigliare una diversa linea al blog"?
Ognuno sul blog ci scrive quel che vuole. Punto. E se non va di leggerlo, ce n'è piena la rete. Ma per favore...
(detto tutto senza rancore, eh)
ancora con questa storia?
RispondiEliminama uno potrà fare quello che gli pare sul proprio blog?! mah!
saluti schizofrenici
Giù_
Gurda un pò... io la penso esattamente al contrario rispetto a te :-)
RispondiEliminaTrovo anzi che i diversi interessi siano indice di una bella mente sfaccettata... del resto non è un caso che anche il mio blog segua questa linea (o "non linea"?) :-)
Un caro saluto, Paolo.
a me il blog di Macca piace esattamente così com'è, anche con le cose che non sempre capisco o condivido, perché mi piace Macca e perché credo che se si deve essere ingessati anche qui, allora il grande fratello non è più solo quello ridicolo della ventura. E credo che questa "schizofrenia" sia molto più autentica e generosa, verso i lettori, di tanti blog perfettini, e disumani, che personalmente ho smesso di frequentare, pur riconoscendone il valore culturale (ma anche un sagace uso di google permette di sfavillare ad una cultura mediocre). Il talento di poeta, o di scrittore, chi c'e là? mica siamo a un concorso letterario, ma certi post "poetici" saranno forse privi di talento, però traboccano di sincerità e di voglia di comunicasi agli altri. Cazzo, è molto, ma molto più di quello che fa il blogger medio.
RispondiEliminaE ci si lamenta di ciò?
Danele, un abbraccio, e vai per la tua strada, che solo tu la coosci
f.
Ma chi l'ha mai detto che un blog debba avere un filo conduttore?
RispondiEliminaSe no.. facciamo editoria online se diamo un filo conduttore, un indirizzo.
Io un indirizzo non ce l'ho, sul blog, e sono orgoglioso di non averlo. Il bello del blog è la libertà di scrivere oggi una cosa, domani un'altra...
non so chi sia ma se puoi digli che se vuole fare di un blog cio' che gli pare se ne apra uno.
RispondiEliminatu sei perfetto cosi'.
"Si scrive per testimoniare quel che si è, non per essere quel che gli altri vorrebbero che fossimo".
RispondiEliminaE.M. Cioran - Quaderni, 1957-1972
Ciao, Daniele, caro.
Neanch'io sono d'accordo con Davide. E dire che, comunque, drugantibus è più "definito" come blog, nonostante sia collettivo. Grande spazio è dato al commento di notizie, quasi mai a riflessioni sulla propria vita o simili.
RispondiEliminaTransit è un blog diverso, mi piace leggerlo proprio per l'"effetto rollercoaster". E spesso mi limito a leggere e non lascio commenti, perché alcuni scritti sono davvero sentiti e spiazzanti, mi lasciano senza parole.
Certo, Daniele potrebbe anche cambiare indirizzo, ma si noterebbe subito se dovesse essere una forzatura, perché ormai un pochetto lo conosco. ;-)
Un abbraccio Daniè!
Per me un blog è una valvola di sfogo, dove raccontare quello che hai in mente in quel momento. Ci sono periodi dove ti va di parlare di politica, di musica, di cinema, ed altri momenti in cui invece vuoi solo sfogare le tue paranoie. Rappresenta quello che sei.
RispondiEliminaEd è bello così.
freestate
Non condivido in alcun modo
RispondiEliminasono tornata...spero di aver risolto anche il problema dei commenti al mio blog...ti saluto :))
RispondiEliminaPremessa : scusa la volgarità..
RispondiEliminaCazzo ma uno neanche il blog può scriverlo come cavolo gli pare?!?!
s.
P.S.
A-do-ro il tuo blog.
E chi è teoppo "lineare" mi fa paura, davvero.
Mah... che cosa vorrebbe dire "un filo conduttore"? IL bello di avere uno spazio in rete è poter postare quello che ti va... La cosa che mi fa molto sorridere è che Davide scriva "questa finestra del Blog, che si affaccia su territori infiniti, abbia una cornice degna, definita", un controsenso in termini... Sembra una madre con la vagina dentata...
RispondiEliminaho già dimenticato questa meil!
RispondiEliminaanche il mio blog è dispersivo, è una caratteristica di molti. l'alternativa qual'è? avere un argomento (le nuove tecnologie, la musica, ma potrebbe anche essere la filatelia, le diverse posizioni del kamasutra, ecc.) su cui hai qualcosa di dire che ti distingue dagli altri. mica semplice (sul kamasutra, chi lo sa, macca, magari con la collaborazione della flauta - visto da lui, visto da lei, cazzo, che ideona! - potrebbe fare un buon blog tematico). per me va bene così
RispondiEliminaCos'è che mi sono scritto da solo, Reginè?
RispondiEliminaGiuda ballerino, neanche sulle sorelle posso contare.
Mi butterò sui trattao psico-attitudinali per neo teo-con.
Poi sò cazzi tui...
:-)
Daniè
ao! e per fortna che le parole erano di stima, che se non lo erano cosa ti scriveva questo "allegro" virtuoso purista del blog tematico ...
RispondiEliminaMa sopratutto perchè ciò? se questo tale ti conosce un pò vede e ha visto che a un certo punto c'è un taglio netto... tra il prima di qualche mese fa e l'ora dove c'è poco spazio per le facezie.. evidentemente hai i fatti tuoi da rivederti.. e questo dice "no, scrivi bene e decidi il senso del tuo blog" mah!!!
io leggo anche quando parli di te. però non commento... "ma va bene così, senza parole!" :)
RispondiEliminasupra
Io dico solo una cosa per farvi capire il dramma che vivo: il filo conduttore del mio blog, sono io.
RispondiEliminaSi: avete letto bene.
E' una tragedia, lo so, ma se devo trovare un altro filo conduttore che non sia io mi tocca assumerlo, metterlo in regola, pagarlo...
Una volta ne ho preso uno in prova. Mi sebrava un vero filo conduttore. Sapeva come filocondurre, insomma... però io tendevo ad intromettermi... cioè: ti ho assunto per filocondurre al posto mio, ma con una mia linea, no?
Gli ho spiegato che io, alla fine, parlo sempre di me e di tutto quello che mi passa in testa, sul mio blog.
Lui mi fa: "Scusi, eh... ma mi vorrà mica dire che la sua vita, da sola, sarebbe un filo conduttore?"
Io ci ho pensato bene e gli ho risposto: "Cazzo, se lo è!"
E lui mi fa: "Allora si filoconduca da sola! Cosa mi ha chiamato a fare?"
E io ho pensato: "In effetti...".
Da allora sono tornata ad essere io il filo conduttore del mio blog.
E' un filo ingarbugliato, a volte fragile, a volte attorcigliato su sé stesso, però mi somiglia e, conoscendomi, con tutti i difetti... proprio male non deve essere.
:-)
Un bacio, Macca.
Eccomi qui...
:-)))
come si puo' dar retta ad uno che usa "od"?
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