Adan insegna



Adan ci vede fuori dal lavoro. Io non c'entro molto, ma il mio collega insiste, devi sentire questa storia.
La pizzeria è proprio una pizzeria: sembra che ci sia un unico arredatore, uno che le fa tutte uguali, fuori potrebbe essere qualsiasi città, dentro omologati anche i listini.
Non c'è nessuno, a quest'ora: troppo presto per la cena, birra.
Adan lavora in una concessionaria, della Mercedes: lo dice come tutti noi, storpiandolo, quel nome, sinonimo di auto di lusso, di grandi macchine.
Adan è Albanese; lo senti dal modo di parlare, con quell'intonazione che mi ricorda la Jugoslavia, con il modo di alleggerire le parole e di adattarle, per farsi capire.
Fa il meccanico da quando era piccolo, ma proprio piccolo, da prima che la sua città diventasse quasi morta. Morta di emigrazione e di miseria.
Mi fa il gesto del numero dieci, con le due mani aperte: lui appartiene al 10% degli Albanesi Cattolici.
Gli manca il dito mignolo della mano destra: penso lo abbia perso sul lavoro, dove Dio sepsso guarda da un'altra parte.
Cattolico, Adan, ma che ha sempre avuto in simpatia, dice, la Sinistra, anche se là, a casa sua, “...Comunisti distrutto chiese, io avere paura di andare a Messa”.
E' qui da undici anni: mamma, papà, moglie, un figlio grande, un bravo giovane, lavora, non crea casini.

Adan ama i libri.
Adan parla di Marx, di Hegel, della filosofia Orientale con un cipiglio da Professore, con l'aria di uno che le cose le sa non per saperle, ma perchè le ama.
Adan ci stupisce.
Ne sa molto più di Noi, ma proprio tanto: davanti alla birra, una poi due, poi tre, si apre, cita, ricorda, si vede negli occhi la profondità di un uomo buono, di una brava persona.

Adan si ferma ogni giorno, dopo il lavoro, mezz'ora o un'ora, a studiare, sul computer, la meccanica della Mercedes: i suoi colleghi timbrano, scappano, non un minuto di più, nessuno ce lo paga.
Alle cinque rimane solo, lui e il cambio, lui e la frizione, lui e la sua voglia di capire, sempre.
E' uno dei pochissimi che sa riparare sul serio un cambio automatico: un casino, una roba che in Italia si usa poco, ma che quando si rompe ti spacca il cervello.
Adan è bravo, lo dicono tutti.

Adan parla con noi perchè è Albanese.
Parla con noi perchè, essendo Albanese, lo prendono per il culo.
Il suo datore di lavoro gli dà delle buste paghe che sono geroglifici: quelle dei suoi colleghi no, limpide, chiare.
Adan ha arretrati di anni d'avere, ha contributi mai pagati, Adan viene insultato dal suo datore di lavoro, se dice qualcosa. E Adan non è stupido, Adan sa, conosce e se non sa chiede, pretende i suoi diritti, né più e né meno dei suoi colleghi che non sanno che pesci pigliare quando una macchina da 50000€ ha il cambio bloccato.
“Quei soldi servono, mamma e papà vecchi, il mutuo...”.
Servono come a tutti, Adan, a tutti.

Ci alziamo, un po' storditi dalla birra, ma sopratutto dalla nostra inadeguatezza, di fronte ad Adan.
Insiste, vuole pagare Lui, perchè siamo stati a sentirlo, perchè cercheremo di aiutarlo: lo faremo, Adan ci è superiore, in molte cose.
Adan paga la birra perchè dice che siamo brave persone.
Io e il mio collega ce ne andiamo dopo di Lui, in silenzio.
Com'è facile giudicare le persone solo perchè vengono da un'altra parte, vero?
E com'è ancor più facile sbagliarsi.
Sempre in silenzio saliamo in auto.
Adan la metterebbe a posto ad occhi chiusi, se servisse.

Commenti

  1. Daniele mi hai fatto venire i brividi d'emozione, grazie Adan, grazie Daniele!

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  2. Grazie, ho letto volentieri! Sai per il costo della connessione ho dovuto tagliare un po' con internet, ma venire qui non è mai tempo sprecato. Un saluto.

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  3. Adan. Molti sono come lui.

    Ho letto del putiferio che hai scatenato Sabato... Un caro saluto.

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  4. Dunque, il mio nuovo aspirante sposo è un marcantonio alto due metri. Si differenzia da quello che l’ha preceduto per una nuance leggermente più scura della pelle. E per credo religioso: animista il primo, mussulmano il secondo. E’ una convivenza facile? Per niente. Neanche per una come me, che non ha pregiudizi di sorta. Viviamo strani giorni d’incomprensione tra simili, figuriamoci quando ad ostacolare la reciproca conoscenza c’è una babele linguistica. Già solo questo complica le cose. Senza contare il resto. C’è molto da fare, molto. Per ogni Adan (tutto sommato integrato) ce ne sono almeno tre che vivono, loro malgrado, di espedienti. Ecco perché continuo a pensare che il buonsenso dei singoli non sia più sufficiente. Ne convieni?

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  5. io conosco, indirettamente perché nostra dipendente, Cassandra, che invece è rumena, che si è sposata da un po' e dall'ultimo giro in Romania per parenti ci ha portato un mug con sopra Dracula, che ho aggiunto grata alla mia collezione di mug, ma non ho ancora avuto il coraggio di usare, perché confesso che mi fa un po' paura quella faccia patibolare che c'è sopra.. lei è giovane come Adan, ma nel suo lavoro molto brava, tanto che in breve si è guadagnata la direzione della sua suadra di sanificatori.

    Se le domandi cosa fa il marito, ti risponde candidamente: il ladro...

    Credo che Cassandra sia nel sillogismo immigrazione, la sintesi fra Macca e Lama.

    Però, scusate, questa storia del lavoro del marito, so che non è bello, ma a me ha fatto tanto ridere...sarà per come lo dice lei, placida, come fosse la cosa più naturale del mondo...e poi continua con discorsi che dimostrano chiaramente come ignori che nel nostro codice penale esiste il reato di ricettazione...chissà se compila la dichiarazone dei redditi...

    :-)

    ps. odio le macchine col cambio automatico: sono così noiose da guidare!

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  6. LaP, non capisco cosa ti faccia ridere della rumena: anche alla moglie di Previti se le domandi cosa fa il marito, ti risponde candidamente il ladro... ;-)

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  7. Post stupendo. La data prendila per buona. ;-)

    BiancaC s-loggata

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  8. Grazie Daniele, per averci fatto conoscere una persona tanto straordinaria.


    Salutamelo, Adan.


    DRG

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  9. Ciao, ho risposto alle tue considerazioni sul sindacato. Buona giornata

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  10. io ovviamente dissento.

    che mi sembra un giustificativo ai post precedenti.

    e che diamine, hai paura di che?

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  11. scrivi sempre meglio amico caro, complimentissimi


    Josephine

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  12. Guarda, Fla, ci avrei scommesso che lo dicevi: non è vero per niente (voelvo dire per un cazzo, ma non è fine).

    Io i post li metto come mi vengono.

    Se quell'altro aveva sollevato un vespaio (piccolo) non è di certo colpa mia.

    Daniele

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  13. lama, mi fa rider l'ingenuità, perché sono convinta che siano tali da resuscitaRe anche i morti italianI, senza tante balle....

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  14. allora era: Lama, mi fa ridere l'ingenuità, da far risorgere i morti per il ridere, perché la signora Previti, e molte suo consocie, potrebbero certo decidere di rispondere così, anche e il marito avvocato di ladri immagino la sconsiglierebbe, ma non lo direbbe "candidamente",ovvero lei sa benissimo cosa fanno contro la legge e lo stato...Cassandra no, pare che la sua idea della categoria: lavori socialmente utili sia - spazzino, impiegato, operaio, tramviere, insegnante, ladro...e a me , scusa tanto, ma la signora Previti la manderei in galera, invece Cassandra a Ma che tempo che fa, a far cabaret surrreale con Maurizio Mlani...

    mi rendo conto che ora è più chiara...

    :-)

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  15. E' la storia dell'emigrazione, genera preconcetti e stereotipi. E' la storia dell'albero che brucia e della foresta che cresce. E' una storia che noi italiani conosciamo bene, ma che abbiamo voluto dimenticare.


    Ma è vero anche il contrario, purtroppo. E se giri per Bologna di notte a piedi hai paura, anche chi come me non ne hai mai avuta, e di giorno molte zone le eviti ... e cominci a sentirti in ostaggio e ti arrabbi: tutti hanno il diritto di andare ovunque ma se dove vai non hanno strutture o lavoro per accoglierti allora cerchi di sopravvivere in modi che hanno poco a che fare con la giustizia.


    E allora è la storia del cane che si morde la coda, del preconcetto del pregiudizio ... e allora leggi il tuo post e dici: bella storia, bel post, ma non è sempre così ...


    un caro saluto

    Lady RoseNoire

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  16. certo che non è sempre così: e i lavavetri laureati in ingegneria dove li mettiamo? perché esistono anche loro....

    e spesso finiscono a fare gli operai a 800 euro al mese...ieri sera, servizio di 10 minuti su rai 1 sui nomadi: campo di zingari repellente, faceva venir voglia di vomitare solo a verderlo, per la sporcizia.... immagine di un bambino, appannata per la carta di treviso ma dalla chiara età di 4 o 5 anni, che fuma... mercedes e bmv parcheggiate ovunque. Il giornalista afferma che, a microfono spenti, tutti ammettono un bel giro di droga nel campo, ma poi, di fornte alle telecamere, affermano di vivere solo di elemosina...il giornalista chiede:e ti fai la Z4 del BMV con le elemosina ? e i nomadi rispondono: vendi casa poca terra che hai in tua patria per farti Macchina...( strani ordini di valori...la sporcizia impera ovunque, da far temere il tetano, ma dentro le case mobili abbondano televisori al plasma, impianti sofisticatissimi stereo, pc e altra costosa tecnologia, un po’ in contrasto con l’idea della famosa famiglia povera che non ha da mangiare, nenia ripetuta da tutti i bimbi rom sparpagliati in città).

    Una donna piuttosto esagitata dice che si può risparmiare 10-15 anni per farsi la macchina (da 60 000 euro in su) e che non è vero che mandano i figli a chiedere l’elemosina - la chiedono loro , per pagare la merenda scolastica ai figli...

    il giornalista commenta che non è proprio convinto dalla credibilità della risposta, e meno male...


    ben diversa la situazione in un altro campo: bambini portati a scuola da pulmann riservati, la maggioranza dei rom che ha da tempo la cittadinanza e lavora, anche se ammette che fra loro qualche delinquente c’è sempre, ma non bisogna fare di tutte le erbe un fascio e per rincuorare gi animi, a fine servizio, l’annuncio che con l’ingresso della Romania nella CEE, ci si aspetta uno sbarco in forze di nuovi zingari...

    io n n ho commentato, ho solo informato, si chiaro, che di prendermi insulti ne ho piene le scatole.

    Se però posso dire una cosa, ai genitori che si sacrificano per le merende scolastiche dei figli , non ci credo, tenuto conto anche dei dati della polizia di stato sulla schiavitù minorile...

    poi hai voglia dire : essere razzisti è da stronzi, ma quando ti svaligiano la casa (tipo da me) ti girano anche un po’ le balle, soprattutto se i famosi rom li hai fatti in tempo a vedere che si allontanavano da casa tua....

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  17. ps. e tutto il conforto che ti sa dare il carabiniere al quale sporgi denuncia è: signora, e stia contenta di non esser in ospedale adesso, perché se arrivava 10 minuti prima e se li trovava per le scale di casa, non so mica come andava a finire...

    io adesso ho imparato: quando una zingara si avvicina con la solita lagna di leggerti la mano e perché rifiuti ingrana con una giaculatoria porta sfiga, io faccio lo stesso, mettendo di mezzo loro parenti e morti... ho avuto la soddisfazione di notare che in genere si allontanano in fretta! il che significa che lo studio americano sulle piccole magie che ci consentono la sopravvivenza è vero...

    ;-))

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  18. chi ha detto: "la vita è l'arte dell'incontro"

    questo incontro è come una pennellata di un grande maestro. E lascia un segno indimenticabile, regala tanti tesori. complimenti e buon lavoro.

    Io sto lavorando ad un progetto sulla musica di migrazione e spero di poterlo presentare anche dalle vostre parti. esordirà ad una libreria "Rinascita" a Roma.

    Ciao

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  19. toccante descrizione, quasi l'ho visto Adan.

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