Letterina (tre giorni dopo)
Ah! Silvia!
(Puoi usare anche “A Silvia”, ma puzza di già sentito).
Insomma, non se ne può più dei Capodanni e Feste Comandate affini, consimili, assimilabili.
Prendila come la noiosa tiritera di un vecchio (disquisiamo: a Giugno fanno 42) cialtrone che è idiosincratico a qualsiasi forma di solida e sana interazione umana.
Se era più cicciotto, “Dr. House” ero io.
E' che non mi diverto proprio più.
Te lo dico oggi, passati già tre giorni del 2007, con gente (giuro sui cd di Sylvian) che già si prepara al prossimo ritrovo giubilante per il 2008.
Con ancora 362 giorni da superare: ma siamo impazziti?
Eppure sono uno a cui basta davvero poco per stare diciamo “bene”, che è una roba già da Signori, per me: non parliamo di felicità, una bestemmia.
Ho finito i tempi delle Feste già da un pò: quella voglia di buttarsi per una notte intera tra uomini ubriachi e ragazze tendenti al rosso (intimo, non politico).
Certe cose perdono smalto con gli anni: puoi provarci con l'antiruggine, ma prende sempre un po' male, non attacca.
Poi si è passati alle cene, tra amici ed infiltrati, che ad una tavola non mancano mai.
E' la festa del colesterolo, la Sagra del riempimento (quasi sempre seguito da un incontro ravvicinato con le parole: “Non lo farò mai più, giuro, sto troppo male”), l'Apoteosi del cibo come rappresentazione di un vuoto cosmico.
Se inizi dai parenti a Natale e finisci così, il Sahara a piedi ti fa un baffo.
Eppure, senza tema, diventi schiavo della “tradizione”: e poco importa se le chiacchiere son più o meno sempre le stesse, cambia solo la data, se uno se la ricorda.
Un regalo immenso sarebbe trovare qualcuno che ti fa incazzare, magari parlando male del rosso (stavolta sì, quello che andava di moda un po' di anni fa: bandiere, non mutande), anche solo per passare il tempo in maniera meno drammaticamente incolore.
Mi ritrovo sconsolamente stanco, ancor prima di iniziare.
Il buon proposito di fare “compagnia” c'è, mica no, ma crolla inevitabilmente intorno alle 21 del 31 Dicembre.
Ogni alternativa mi sembra un eden: una maratona di film di fantascienza degli anni '50, rimettere finalmente a posto i libri, perfino l'album delle foto ha un certo non so che.
Oppure, geniale!, passare la serata a cercare nuovi Blog interessanti, facendo finta che la pletora di ragazzini con il template nero e le scritte rosa siano i futuri Hemingway della rete.
Ma tutto dura poco.
Sai che resta?
Tanta noia: e sonno.
Sì, son proprio vecchio: me lo dico e me lo scrivo.
Ma mi frega niente.
Non so come sia stato il 2006, perchè c'ho altre cose a cui pensare, tra cui come potrebbe essere il 2007.
Però mi perdo subito in pensieri più vaghi, che è meglio.
Prendiamo quel che viene, cercando di farci meno male possibile.
E, tutto sommato, anche con il 15% in più un biglietto per Roma, il prossimo Dicembre, potrebbe pure essere una spesa sostenibile.
E' pensabile che una città così possa sostenere me?
Baci sparzi.
Daniè
Ah! Silvia!
(Puoi usare anche “A Silvia”, ma puzza di già sentito).
Insomma, non se ne può più dei Capodanni e Feste Comandate affini, consimili, assimilabili.
Prendila come la noiosa tiritera di un vecchio (disquisiamo: a Giugno fanno 42) cialtrone che è idiosincratico a qualsiasi forma di solida e sana interazione umana.
Se era più cicciotto, “Dr. House” ero io.
E' che non mi diverto proprio più.
Te lo dico oggi, passati già tre giorni del 2007, con gente (giuro sui cd di Sylvian) che già si prepara al prossimo ritrovo giubilante per il 2008.
Con ancora 362 giorni da superare: ma siamo impazziti?
Eppure sono uno a cui basta davvero poco per stare diciamo “bene”, che è una roba già da Signori, per me: non parliamo di felicità, una bestemmia.
Ho finito i tempi delle Feste già da un pò: quella voglia di buttarsi per una notte intera tra uomini ubriachi e ragazze tendenti al rosso (intimo, non politico).
Certe cose perdono smalto con gli anni: puoi provarci con l'antiruggine, ma prende sempre un po' male, non attacca.
Poi si è passati alle cene, tra amici ed infiltrati, che ad una tavola non mancano mai.
E' la festa del colesterolo, la Sagra del riempimento (quasi sempre seguito da un incontro ravvicinato con le parole: “Non lo farò mai più, giuro, sto troppo male”), l'Apoteosi del cibo come rappresentazione di un vuoto cosmico.
Se inizi dai parenti a Natale e finisci così, il Sahara a piedi ti fa un baffo.
Eppure, senza tema, diventi schiavo della “tradizione”: e poco importa se le chiacchiere son più o meno sempre le stesse, cambia solo la data, se uno se la ricorda.
Un regalo immenso sarebbe trovare qualcuno che ti fa incazzare, magari parlando male del rosso (stavolta sì, quello che andava di moda un po' di anni fa: bandiere, non mutande), anche solo per passare il tempo in maniera meno drammaticamente incolore.
Mi ritrovo sconsolamente stanco, ancor prima di iniziare.
Il buon proposito di fare “compagnia” c'è, mica no, ma crolla inevitabilmente intorno alle 21 del 31 Dicembre.
Ogni alternativa mi sembra un eden: una maratona di film di fantascienza degli anni '50, rimettere finalmente a posto i libri, perfino l'album delle foto ha un certo non so che.
Oppure, geniale!, passare la serata a cercare nuovi Blog interessanti, facendo finta che la pletora di ragazzini con il template nero e le scritte rosa siano i futuri Hemingway della rete.
Ma tutto dura poco.
Sai che resta?
Tanta noia: e sonno.
Sì, son proprio vecchio: me lo dico e me lo scrivo.
Ma mi frega niente.
Non so come sia stato il 2006, perchè c'ho altre cose a cui pensare, tra cui come potrebbe essere il 2007.
Però mi perdo subito in pensieri più vaghi, che è meglio.
Prendiamo quel che viene, cercando di farci meno male possibile.
E, tutto sommato, anche con il 15% in più un biglietto per Roma, il prossimo Dicembre, potrebbe pure essere una spesa sostenibile.
E' pensabile che una città così possa sostenere me?
Baci sparzi.
Daniè
Eccolallà, mi ci mancava anche il post della Befana (quasi!).
RispondiEliminaReplicherò più tardi, magari dopo aver messo qualcosa sotto i denti, che da stamattina ho mangiato solo vegetali. E senza carboidrati non carburo.
Baci smilzi. :*
......poi mi spieghi per quale motivo quando indirizzi un post a me lo sbatti sotto la categoria del cazzeggio?
RispondiEliminaPer dispetto vado ad imbrattarti il blog serio. ;-)
Ecco.
RispondiEliminaTolto il "cazzeggio".
Avevo troppa paura!
:-)
Te possino...
Daniè
un grande post. sdoppiare ti fa bene, si vede :-)
RispondiEliminac'è chi lascia e chi raddoppia! transit raddoppia! ;)
RispondiEliminaEccomi di nuovo qui.
RispondiEliminaCarburata.
Dani, carissimo Dani, ma cosa pensi che ti dica, ora?
Arranco come te, mi trascino, cerco invano un appiglio per emergere da questa metropoli in corsa, sempre in ritardo, fastidiosamente caotica ed omologata. E’ pensabile che una città così possa sostenere me? No.
Di te non so. Ma non credo.
Non ingannarti, non è questione di incertezza economica o di instabilità politica, né di traffico o di inquinamento acustico: l’uomo è una creatura stranamente adattabile, finisce per adeguarsi anche agli spazi angusti degli abissi urbani, umidi e maleodoranti. Finisce per assuefarsi anche all’inumano.
Ciò a cui non riesco proprio a piegarmi è l’abbrutimento della gente. La sconcertane semplicità dei discorsi che sento per strada, sui mezzi pubblici, per radio. Questa fiera permanete dell’ovvietà.
Porco cazzo …..ma quand’è che siamo diventati così?
Ci sono giorni che ci chiudo il libro. Fingo di guardare oltre e ascolto, paziente, per sondare questo vuoto vacuo.
Altri che mi sigillo le orecchie con gli auricolari e mi sparo decibel di pace.
Altri che esco di casa intenzionata ad attaccar briga col primo stronzo che passa.
Altri ancora che schivo a fatica il primo stronzo uscito di casa con l’intenzione di attaccar briga.
Ma tutti, tutti, tutti i santi giorni…………
invoco la protezione di Santi Filosofi e Poeti perché mi proteggano dalle brutture del mondo rammentandomi la forza dell’Arte, la grandiosità dell’Uomo, la superba generosità del Pensiero, la bellezza della Libertà,
perché sì, sono proprio vecchia, proprio come te, ma non sono stanca,
perché so prendere quel che viene, e come viene viene. Ma se per farlo venir meglio devo farmi un po’ male, cazzo sì, mi farò male.
perché mi diverto sempre meno, ma se il divertimento è quel delirio che spacciano in tv, ne vado addirittura fiera.
Animo dunque! Credo, Dani, credo che la bellezza della vita sia proprio in questo ineluttabile gioco di soste e ripartenze, di solitudini e condivisioni, di vittorie e di sconfitte.
Di tenerezze e passioni.
E poi abbiamo le nostre belle certezze, no?
“Credo soprattutto nel pensiero.
Credo nell'immenso potere della mente.
E, in ultima ratio, nelle benzodiazepine.
Buon Anno (checché se ne dica).
E baci sparzi.
Ah, dimenticavo: rimetti subito il cazzeggio!
RispondiElimina;-)
prima di tutto dottor House sono io!
RispondiElimina>:(
Ho anhe la gamba destra zoppicante per la trombosi, come lui (anche la sinistra per la sciatica, a dire il vero, perché NOI, e lo dico con orgoglio, non ci facciamo mancare niente! non mi hanno ancora sparato adosso ma non si può mai dire nella vita...)
ecco, chiarito questo, torno su e finisco di leggere..
varie ed eventuali a più tardi
(Ma siamo appena sopravvissuti al capodanno 2007: organizzare il 2008?!?
Sono Pazzi Questi ..festaioli, non mi veniva niente con la erre, direbbe Obelix... :-)
Ecco, finito di leggere.
RispondiEliminaAderisco al ciento pe' ciento a Lama#6, cuffiette sulla metro comprese.
Se poi tieni conto che per
i guai di salute faccio più o meno l'eremita da due anni, l'ultima volta che mi sono spinta timidamente (zoppicando, appunto ,COME DOTTOR HOUSE!) al bar dell'angolo, volevo menare i vicini di caffè, perhcé il cretino va punito...come ama dire Léon, ucciderne uno per educarne cento, che a me pareva eccesivo, ma questa lunga e salutare assenza dal consorzio umnano m fa ricredere...sai, da lontano come ti appaino pardossalmente più evidenti le cose?
siamo nella stessa barca piena di buchi facciamo le stesse cose anche se le odiamo e continuamo a piangere come i coccodrilli ci sentiamo diversi ma alla fine siamo integrati in questo mondo di cacca che non ha più colori e ci rimpinza di schifezze in tutti i sensi dal cibo alle friccherie dei tg... che continua a ingozzarci di morti e di pene di morte anche se "nessuno la vuole" che ci parla di civiltà e ci tratta come galline nel pollaio che girano attorno beccando qua e là in mezzo alla merda...scusa lo sfogo...anche tu come me compi gli anni a giugno ...gemellino? no, non sentirti vecchio è la società decrepita... non siamo noi...e poi se ti senti dr. House sei proprio il mio tipo ideale...peccato che sei felicemente accompagnato!!!! sorrido :-)))
RispondiEliminaOh! Pensa che alla prima riga mi sono detta: Minchia (sì, ho detto proprio minchia, tipica espressione genovese) mi ha dedicato un post!
RispondiEliminaMa già alla seconda riga, citato il Grande Sfigato, ho compreso che non era per me..., o solo per me... nel senso che è per tutti quelli che, come te, si sono rotti i coglioni di capodanno e allegri veglioni (che parola stupida, non trovi?). Gran bel post, Daniele, degno del tuo nome (e del mio)!
Azz! La cosa grave è che, dato che la penso come te, inizio a sentirmi vecchia anche io. Il problema è che ho solo 24 anni! ;)
RispondiEliminacome direbbe quello sronzo di Nanni Moretti: nella stessa barca piena di buchi a piangere come i coccodrilli ci starete voi...io galleggio enza senza dover sgottare in continuazione, e i coccodrilli non li voglio vedere manco nelle scarpe: OH!
RispondiEliminalo ammetto.
RispondiEliminaavevo le mutande rosse.
Grazie a tutti.
RispondiElimina"Ci sono persone che se le guardi negli occhi hai l'impressione che guidi qualcun'altro".
Eh, eh...
Domani rispondo con un post a modino.
Domani: adesso vado a cazzeggiare in Sindacato (Rosso, of course).
Daniè
Il mio ultimo dell'anno è stato domestico: io, Marco e la gatta che a mezzanotte si è spaventata per i fuochi. Eccellente!
RispondiEliminaMinchia Lapardaflora ......che caratteraccio ..... ce l'ha pure con Moretti!!!! :-|
RispondiEliminaaccidenti, Macca, davvero hai lo stesso amabile caratterino del Dr House?!?! Nemmeno io amo particolarmente fare "ciò che è comandato" e, con una leggerezza ed estrema indifferenza, mi sottraggo tranquillamente quando non mi va. Ma sono simpaticissima!!! ahahahaha e modesta, ovviamente.
RispondiEliminaMo' andiamo a vedere l'altro lato del Macca...
Roma sostiene tutti,meravigliosamente.L'ultimo viaggio fatto per incontrarsi tra "blogger" forse è stato il più bello.
RispondiEliminaE che cosa dovrei dire - IO - che sono stat trascinata con l'inganno in una - mi vergogno a scriverlo - discoteca?
RispondiEliminadove la musica (musica?) faceva gnic gnic gniiiiiic gnic, e giravano uomini - sì, buonanotte - con le sopracciglia depilate?
Festeggerò capodanno il 27 maggio, magari andrà meglio.
"Don't leave me high, don't leave me dry..."
RispondiElimina(abbraccio)
uuuuuuuuuuuu...che brava...
RispondiEliminannmmnm silvia si puzza....già usato e riusato...
eheheeh
scherzoooo
ti aspetto sul mio blog ci sno novità sui pettegolezzi
Scusate (a quei tre cui interessa), ma oggi sono troppo ubriaco per scrivere qualcosa.
RispondiEliminaResisterete fino a domani?
Prosit!
Daniele
Eccerto che interessa: son due giorni che passo di qui apposta!
RispondiElimina:-)
Star bene, infatti, è già un lusso: come insegnano i vecchi (e la vita pratica), l'importante è la salute.
RispondiEliminaLa felicità la si insegue per tenersi in esercizio, altrimenti ci annoieremmo.
Un saluto da un nuovo sisitatore.
anch'io sono assai anziana! ma ci provo ancora ad andare alle feste!
RispondiEliminaOggi come sei?
RispondiEliminac'è una novità sul mio blog....
RispondiEliminail rutto di Cameron Diaz.....vieni avederlo...ti aspetto