Meglio di un...
I dati ve li risparmio: se avete voglia potete leggerli da soli. Quello che m'ha colpito, in questa ricerca, è una parola: noia. Secondo l'articolo, il 30% degli Italiani (arrotondo, chè mi sa che certi numeri sono affidabili come un Berlusconi qualsiasi) non legge per “noia”. Io e molti, moltissimi di Voi partiamo, mi sa, da un punto diverso: leggere è tutto, fuorchè noioso, altrimenti cadrebbe ben più di qualche palco. A me (come a Voi, posso immaginare), che dei libri amo anche la natura stessa d'oggetti (mi dà piacere anche il solo toccarli), la loro importanza assoluta, il loro essere, anche in tempi di parole elettroniche e distanze annullate, veicoli essenziali del nostra Umanità, una scusa del genere fa letteralmente trasecolare. Ben sapendo che nessuno può pensare che questo derivi dal sentirmi diverso o migliore di quel 12% di miei connazionali che (si presume, sempre per il discorso dei numeri) non ha neppure un libro in casa. Avrò avuto bravi genitori, bravi insegnanti, o è solo natura? Tutto questo ed altro ancora. Come diceva qualcuno: “Ogni parola che non sai, è un calcio nel culo che prendi”. Allora, forse, è solo un istinto di salvaguardia del mio posteriore. Tanto per restare terra-terra, dove, mi sa, ci sono molte, troppe persone.
I dati ve li risparmio: se avete voglia potete leggerli da soli. Quello che m'ha colpito, in questa ricerca, è una parola: noia. Secondo l'articolo, il 30% degli Italiani (arrotondo, chè mi sa che certi numeri sono affidabili come un Berlusconi qualsiasi) non legge per “noia”. Io e molti, moltissimi di Voi partiamo, mi sa, da un punto diverso: leggere è tutto, fuorchè noioso, altrimenti cadrebbe ben più di qualche palco. A me (come a Voi, posso immaginare), che dei libri amo anche la natura stessa d'oggetti (mi dà piacere anche il solo toccarli), la loro importanza assoluta, il loro essere, anche in tempi di parole elettroniche e distanze annullate, veicoli essenziali del nostra Umanità, una scusa del genere fa letteralmente trasecolare. Ben sapendo che nessuno può pensare che questo derivi dal sentirmi diverso o migliore di quel 12% di miei connazionali che (si presume, sempre per il discorso dei numeri) non ha neppure un libro in casa. Avrò avuto bravi genitori, bravi insegnanti, o è solo natura? Tutto questo ed altro ancora. Come diceva qualcuno: “Ogni parola che non sai, è un calcio nel culo che prendi”. Allora, forse, è solo un istinto di salvaguardia del mio posteriore. Tanto per restare terra-terra, dove, mi sa, ci sono molte, troppe persone.
ti capisco benissimo...anch'io ho questo tipo di amore morboso ,,,e notizie come quella mi lasciano senza parole!!!
RispondiEliminatelepatia? io parlo di bibliofili (anche perché un caro amico doveva presentare sabato due saggi ,che ha tradotto, recensiti molto favorevolmente dal Sole 24 ore, alla Fiera del Libro di Torino, e ahimé, non riuscirà ad andarci, e se lo meritava proprio!) e lasciami sbrodolare: ho vissuto l'esperienza di co-autore presentato al Lingotto, ed è una porca esperienza! Adoro i libri: senza non so come farei a sopravvivere!
RispondiEliminaciao
f.
Però, cara F., se riaprissi i commenti sarei più contento!
RispondiElimina:-)
Daniele
Volevo scrivererti un commento un po' più lungo su una serie di considerazioni che ho fatto oggi, ma crolo dal sonno e quindi lo farò domani!
RispondiElimina'notte, Dani
presumo tu ce l'abbia con me, caro D...
RispondiEliminaSapessi che brutte facce ho rivisto spuntare all'orizzonte ottico, ultimamente!
Non so scrivere.
RispondiEliminaLeggo poco, se non per lavoro. Anzi leggo poco e cose veramente mal scritte (leggi, circolari, interpretazioni ministeriali., dottrina civilistica e fiscale ...).
E quando dico mal scritte intendo con poco senso compiuto ed in un italiano inintelleggibile.
Così, quando torno a casa, mi dedico al giardinaggio ...
"ogni parola che non sai è un calcio in culo che prendi" non l'avevo mai né letta né sentita, ma mi pare una saggia massima :-)
RispondiEliminaciao!
ho provato a prendere i libri della biblioteca possibilmente nuovi, mai letti da nessuno, perchè volevo risparmiare dal momento spendo davvero troppo per i libri e anche per questione di spazio che la mia libreria è stracolma...ma non mi danno soddisfazione...i miei li riconosci da come sono sottolineati e vissuti quelli devi solo guardarli da lontano e annusarli che sanno di incenso come i santini della bibbia... c'è una cosa che comunque mi spaventa...leggo troppo in fretta e poi non ricordo bene e trame, l'inizio e la fine... come con i films...mi restano di entrambi soltanto le emozioni.
RispondiEliminaSaprai già che il mio modo di approcciarmi ai libri è molto vicino al tuo... :)
RispondiEliminaAssolutamente in sintonia.
RispondiEliminaE pensa... uno di questi crassi ignorantoni è proprio mio figlio...