PD: poche discussioni?


Mi fa sorridere questa nuova impennata di stupore nei confronti della disaffezione tra Cittadini e Politica: dove starebbe la novità? Per chi, come me, ha avuto il lume (?) della ragione oltre il '68 (data se non fatidica, almeno carica di una certa forza di reazione), questa è cosa assodata, prigionieri come eravamo e siamo di una Società in cui tutto il resto ha avuto più importanza, in cui la passione e l'idea, il fare politica, è stato via via dimenticato, a favore di altro (molto del quale del tutto effimero). Non abbiamo, ancora, saputo riflettere e chiedere, tutti, una Politica che non sia serva del clientelismo, delle caste, dei privilegi, che tutte le fazioni, indistintamente, accumulano ancora oggi. Se non si sa reagire è perchè manca, in Noi, la volontà concreta di contare, di dire che in uno Stato Democratico non è l'Eletto che conta, ma coloro che a lui affidano le idee e le proposte, quelli che sanno quello che non funziona, perchè, ogni giorno, al lavoro, in famiglia, tra le persone con cui si chiacchiera, subiscono le ingiustizie di un sistema passivo, moroso, corrotto, oserei dire blasfemo. Una Rivoluzione mentale è ancora possibile, auspicabile, ineludibile. Ma come potrà mai accadere, se non si super la logica dell'orticello, cui tutti, indistintamente, siamo legati oltre le buone intenzioni? Il nascente PD potrebbe rivelarsi la prima pietra di una costruzione nuova, se, da subito, cesserà d'essere un marasma di idee confuse e particolarismi che già ne minano l'identità. Molti ne auspicano una forte crescita, in contrapposizione agli estremismi di Destra e Sinistra, che si ritengono (ma qui ho dei seri dubbi) fuori gioco per il fatto stesso di non voler abbandonare schemi ideologici che non hanno più ragione d'essere (ed anche qui permettetemi delle perplessità, almeno a Sinistra...). Riflettere sul contributo personale, almeno non mascherato da facili giochi di vuoto conformismo, può essere uno straordinario motore popolare. Saprà, l'Italiano, capire, una volta per tutte, che per contare bisogna fare e non attendere “Grazia Dei”? Anche se, immagino, questa sia una via più breve e gradita: c'è perfino l'assoluzione dai peccati.

Up-date: mi pare che 45 siano già una folla. E comunque riunirsi in P.zza SS. Apostoli ha il suo perchè.

Commenti

  1. Invece... la vicinanza serve...

    Grazie.

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  2. Eh è sempre stata dura, Il problema come ripeto da giorni è di tipo culturale. Cosa potrebbe fare una società in cui la storia,la filosofia e l'educazione civica non vengono considerate come si deve dalle scuole elementari?! GUardando le genereazioni post 68' quelle che non hanno dovuto combattere. Quelle che hanno dovuto fare i conti con gli estremismi, cosa si è creato? I media in tutto questo non aiutano, non si fanno sfuggire un solo momento, una sola gaffe della politica. Ma sopratutto chi ormai è al potere(o a quest'ultimi si avvicina) non sempre ha una formazione politica sempre più spesso ci troviamo comandati da gente che "fa impresa". Inolte io (anche se sembra strano) odio il fatto che ogni italiano vuole tutto per sè, per questo si alleano e si formano le caste. Non posso dimenticare che appena uno non dà qualcosa a qualcuno scattano gli scioperi. Ho assistito a scioperi di gente che guadagna piu' di 2000€ al mese e che per paura di perdere un privilegio o altro sciopera. Nessuno pensa più ad un bene del tipo res publicanno. L'Italia non è nata dalle ceneri di uno stato unito e/o repubblicano ed oggi ad un secolo e più di distanza ne paghiamo gli effetti.

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  3. Le generazioni post '68 hanno avuto il torto (se tale si può chiamare) di non dover combattere per i diritti fondamentali, nel lavoro e nel sociale. Adesso che questi diritti sono erosi o messi in discussione, a favore di una classe politica che da decenni è indegna, non preparata, clientelare (TUTTI, eh?), si trova in difficoltà a ribaltare, una buona volta, le cose: io mi ci metto per primo. Si sa benissimo che in Italia esistono le caste, nate per volere il bene di molti sopra quello degli altri (anch'essi divisi in caste, ma magari meno ricche). E' il discorso dell'orticello che facevo nel post. Se, poi, si sciopera, e si abusa di questo diritto, è perchè sembra più facile. In realtà, per esperienza personale, anche questa è un'arma spuntata. Il lavoratore medio (buttiamola così) francamente se ne frega; non si interessa della politica per cambiarla, parla, parla, se ne sta a casa se c'è una manifestazione e aspetta il 27. Ci rimettono, al solito, i giovani, i precari, quelli che di diritti sentono parlare per "modo di dire". La realtà è una sola: in quattro le Rivoluzioni non si fanno. Punto.

    Daniele

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  4. lo sforzo dei politici è della politica, è volto ha lasciare tutto come stà. ( status quò ) credo che nessuno di loro abbia interesse perchè qualcosa cambi, siano essi di dx che di sx. sanno che il cambiamento li meterebbe fuori gioco.

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  5. Hai ragione, ma io ho sempre la speranza che da quattro poi si diventi tanti. Sai, l'utopia, in sè è solo un sogno più grande. Le forze e l'intelligenza per fare questo, ci sono in Italia. Come smuoverle, è questo il problema.

    Grazie della visita.

    Daniele

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  6. Beh macca siamo già in cinque(mi ci metto dentro anche io! XD). In ogni caso io no perdò mai le speranze lo sai! Sono ottimista(e conosco un po' la storia XD)

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  7. si stanno compiendo a sinistra immani sforzi, per riconsegnare l'Italia alla destra

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  8. Follini e' il mio mito. adesso fa il teorico per la costituzione del PD!


    manca solo Sbirulino, Er Pecora e Barbapapa'

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  9. scusa, mi era sfuggito il commento sul post '68, nel quale siamo d'accordo, mi pare, almeno a larghe linee. E' che per tirare fuori dagli orticelli devi risvegliare entusiasmi ideologici, quella fantasia al potere alla quale inneggiava appunto il '68, e con questi chiari di luna e questo modo di fare politica, la vedo proprio dura.

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  10. PD da noi vuol dire ben altro ... ma non lo riporto per decenza ...

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  11. Tra i 45 c'è anche Follini. Potevano riunirsi nella democrastiana Piazza del Gesù.


    Battuta a parte, hai ragione sul fatto che dobbiamo muoverci. Solo che non hanno chiuso gli stadi e così i nostri connazionali non si agitano.

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  12. Complimenti per il post e mi trovo d'accordo con te tranne che per una cosa.

    Il PD per quello che penso è l'ennesimo adattamento ai tempi, non una novità. Se fosse stata tale, si sarebbe generata da bisogni specifici e non sarebbe perso tanto tempo a chiacchierare su leader e identità di partito, perchè sarebbero state cose automatiche, diciamo spontanee. Non c'è nemmeno una faccia nuova e dubito che ce ne saranno. L'avvicinamento di Follini poi ... ne è una chiara dimostrazione!

    Un saluto.

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