Orfano di paesaggi*


Luigi Meneghello affermava “...che siamo orfani di parole e paesaggi”.
Questa sua frase mi ha portato, immediatamente, a trovare in me una sensazione che ho percepito forte e conosciuta.
Nonostante fossi in un bar chiassoso nel centro della città, lo sguardo è andato oltre, a superare il limite delle case e delle periferie, fino a dove ci si confonde con la campagna, dove realmente il paesaggio muta.
In quella sottile striscia tra il clamore e una vita che sa, purtroppo,di passato, realmente si sente questa mancanza, questo essere spaesati.
Tutte le strade che ho percorso, negli anni, tra i filari di alberi contorti, le rogge, i campi brulli o pieni di grano, tornano a ricordarmi la loro bellezza.
Ho avuto fortuna, perchè c'erano ancora queste cose.
Poco era stato mangiato dalle strade, da questi inni pagani al Dio macchina: quesi nessun rumore, sentore di un qualcosa immobile nel tempo e dal tempo eroso, nello stesso istante.
L'aia, l'acqua, l'orto, i fratelli di scorribande, le piccole bestiole ed i gatti.
Può starci tutto questo in una frase su di un giornale, può fermarsi un attimo ed allungarsi fino all'oggi.
Sentirsi abbandonati quasi per dovere, perchè qualcun'altro ce lo ha ricordato, che valore può avere? Se non ci ho pensato fino ad ora...
Eppure davvero mi basta così poco, anche per correre fino ad oltre il fiume, quello che mi ha separato da un'estate afosa e piena, carica, di umori più adulti, dell'Amore (ciò che ci permea sempre e comunque).
Io sorrido, è vero, a ripensare all'ombra di quell'albero dove giocavi anche tu bimba come me, lontana. Non  si può sapere chi si incrocerà nel cammino che porta a condividere un tratto della vita.
I tuoi occhi luminosi e scuri hanno fatto di me un uomo, mi hanno portato ridendo verso le anse del fiume, verso i boschi ardui delle montagne.
Allora sì che mi sento orfano, mi sento perduto in questa sera spietata come possono essere spietati solo i ricordi, quelle cose che mi separano sempre dall'essere migliore.
I compagni di viaggio delle parole, anche quelle svanite.

(*Non si tema: tornerò ad argomenti più frivoli, spiccatamente estivi, dato che i miei accessi scendono del 20%. Perciò serve ciccia e non filosofia. Lo sapete che io queste cose le tengo in considerazione, no? Suvvia, fate un pò di beneficenza al povero Macca, che, prima o poi, si candiderà come Blogger "Gggiovane" per qualche carica ben remunerata...).

Commenti

  1. per quanto puo' valere ti preferisco cosi'....guarda che a noi femmine basta poco per aumentare gli accessi...una foto sexy ed e' fatta....troppo semplice no???

    mary17

    lettere e sentimenti

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  2. meneghello, il mio maestro. benritrovato. (se ti ricordi di me)

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  3. Sinceramente questa tua parte introspettiva non mi è dispiaciuta affatto...

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  4. che belle parole...all'ombra di quell'albero...

    Puoi tornare anche ad argomenti frivoli, ma questa tua parte a me piace caro il mio blogger Gggiovane

    ciao e buona continuazione

    dany

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  5. a me piace questa vena intimista.. in realtà gli accessi calano del 20% perchè è agosto e non c'è quasi più un cane a girare per blog.. :)

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  6. felice fine settimana.

    e tra intimista e frivolo non dar retta a noi visitatori, scegli quello che te più vuoi...

    un caro abbraccio, emanuele.

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