Blackwater
Tu fai punto e a capo.
Circondati di nuvole passeggere e sfilacciate come i tuoi umori e perditi a segnarle con un dito in cielo, quando se ne vanno ad Oriente e non si accorgono di te.
Pensa e ripensa, gioca e rispondi, fatica ed assicurarti che tutti lo sappiano, anche a quelli a cui non interessa.
Inventati cento altre vite da far scontare come ergastoli a chi non sai, pesca a casaccio nei guai altrui, infioccali come devozioni mal riposte e cura i mali con l'acqua frizzante delle sciocchezze.
Permettiti sempre di aver una parola sbagliata al momento giusto, cosicchè lo sguardo delle persone non sappia più di nulla.
Scoppia a ridere e spargi semi di saggezza altrui, chè le piante del malessere crescano rigogliose nel cuore malato d'inedia di quelli che vivono le esistenze spente dell'ignoranza.
Fingi d'essere seria, posata, contenuta, saggia: costruisci, con stuzzicadenti rotti, una facciata di perbenismo imperante, adatto ad ogni stagione, anche a quella inesistente della tua felicità.
Ricordati, se puoi, di quell'unica volta in cui, a strapiombo sul fiume, di notte, dedicasti un sospiro al futuro, con gli occhi chiusi a sperperare altra luce.
“La verità è che la verità cambia” (Friedrich Nietzsche).
(A Lei).
Tu fai punto e a capo.
Circondati di nuvole passeggere e sfilacciate come i tuoi umori e perditi a segnarle con un dito in cielo, quando se ne vanno ad Oriente e non si accorgono di te.
Pensa e ripensa, gioca e rispondi, fatica ed assicurarti che tutti lo sappiano, anche a quelli a cui non interessa.
Inventati cento altre vite da far scontare come ergastoli a chi non sai, pesca a casaccio nei guai altrui, infioccali come devozioni mal riposte e cura i mali con l'acqua frizzante delle sciocchezze.
Permettiti sempre di aver una parola sbagliata al momento giusto, cosicchè lo sguardo delle persone non sappia più di nulla.
Scoppia a ridere e spargi semi di saggezza altrui, chè le piante del malessere crescano rigogliose nel cuore malato d'inedia di quelli che vivono le esistenze spente dell'ignoranza.
Fingi d'essere seria, posata, contenuta, saggia: costruisci, con stuzzicadenti rotti, una facciata di perbenismo imperante, adatto ad ogni stagione, anche a quella inesistente della tua felicità.
Ricordati, se puoi, di quell'unica volta in cui, a strapiombo sul fiume, di notte, dedicasti un sospiro al futuro, con gli occhi chiusi a sperperare altra luce.
“La verità è che la verità cambia” (Friedrich Nietzsche).
(A Lei).
Buona domenica
RispondiEliminaHip hip hurra, Daniele: evvai, che sei tutti noi!
RispondiEliminaTi mando anche il mio elenco, che di deficienti presuntuosi pieni di sé, ovvero aria fritta, e quindi assolutamente incapaci (ché le due cose anzi appaiono spesso inversamente proporzionali) il mondo (purtroppo anche fuori di qui) è strapieno?
>:((
Con molta, molta MOLTA comprensione (dato che io caratterialmente tendo ad autocensurarmi, e quindi questo post è stato particolarmente...liberatorio!)
Mandi fantat!
:-))
Enrico La Talpa aka il Vendicatore mascherato della fattoria McKenzie...
;-)
Non entro nel merito perchè non so e non mi interessa, ma come è che scrisse il vate: non ti curar di lor...
RispondiEliminaHa ragione Nietzsche, anch'io farei passare cento e passa ergastoli a tante e tante persone di mia conoscenza. Ma non ci posso fare niente, quelle persone, esistono, fanno parte della mia vita, ma io vivo lo stesso, cerco di realizzarmi un buon futuro nonostante le tante troppe avversità della vita, nonostante anche certe persone.
RispondiEliminaTi ringrazio ancora Daniele, per i tuoi post.
PS: ieri sono stato al v-day, se ti interessa ho fatto oggi un post.
bellissime parole di Nietzsche, mai lette prima. da dove provengono ?
RispondiEliminaGrazie per la favolosa dedica.
RispondiEliminaMi cullerò in questo dire.
Mi inchino e ti ringrazio.
Bacio
[non avevo dubbi fossero tue queste parole!]
tanto decadente quanto bella...
RispondiEliminagrazie per il messaggio da noi.
un abbraccio, emanuele.
Davvero una bella scelte. Un saluto
RispondiEliminaIrlanda
Ti sento fragile in questo momento.
RispondiEliminaAd un corso che ho frequentato ultimamente il trainer ha detto una cosa molto interessante: "L'attività principale della nostra mente è il darsi ragione".
Poi ha fatto un disegnino, una sorta di pendolo, ad un estremo la parola "felicità" e all'altro la parola "ragione".
E continuando ha detto "c'è stato un momento nella vita in cui ho smesso di accanirmi nel voler dimostrare agli altri (quindi a me stesso...) di avere sempre ragione.
E ho scelto la felicità.
Ho molta stima di te, pur non conoscendoti personalmente, ma sento sofferenza nelle tue parole ed ho l'impressione che ti stia accanendo troppo nel voler dimostrare che sei nel giusto.
Molla tutto. Scegli la felicità.
Con affetto.
Alessandro
Fantastico scritto, Daniele. Anche io vedo una sorta di invito alla leggerezza, al cedere con serenità alle ineluttabilità della vita e del mondo, per le quali non esiste che il rimedio dell'accettazione...Tutti abbiamo piccole possessioni che dobbiamo concederci. Sii più clemente con te.
RispondiEliminaTi abbraccio e ti ringrazio.
danis
una citazione molto importante, e anche molto difficile.
RispondiEliminaRiuscirci anche solo qualche volta a seguirla è già una vittoria.
un abbraccio.
Biele la secuence di grancj e alts improperiis.
RispondiEliminaBiel Il "Starontâts di nui che corin sfliliâts come i toi umôrs e pierditi a segnalis cuuntun dêt..."
Ne approfitto...per fare due punti e a capo.
RispondiEliminaHo un elenco di buoni propositi da attivare!
(meravigliosa citazione)
ma sono scema io, ad averci letto un mirabile "esercizio di stile" finalizzato al dileggio, oppure non ho capito niente?
RispondiEliminaperché, per scrupolo io il tuo post me lo sono letto e riletto, e lo sfottò alla grande lo vedo sempre... gradirei qualche indicazione di navigazione, perché se ho preso una topica del genere, ragazzi! è grave...