La cena dei cretini
Giorni di festa, questi, per la mia Città. A Udine c'è “Friuli DOC”, ottima occasione per tastare con mano l'ospitalità dei “brontoloni” Friulani: si mangia e si beve, bene. Come da tradizione, ogni anno, per inaugurare la kermesse, viene organizzata una grande cena, per (quest'anno) 600 invitati. I cosiddetti “Vip”. Cosa su cui, in maniera famelica, si getta l'opuscolo Parrocchiale del Capoluogo Friulano, definendo in maniera sì altisonante, varie personalità, imprenditori e quant'altro di locale. Immagino che Voi tutti sappiate chi è il Sig. Valduga, Presidente della Camera di Commercio: un “Vip” più o meno fino al confine con il Veneto. Sarebbe (è) il meno: in Italia un “Vip” non si rifiuta ad anima viva, e pure a qualche morto. Tema della serata, com'è giusto, una raccolta di fondi, che dia senso all'abbuffata: della serie “mangiate pure, ma facciamo finta di essere qui per alti scopi”. Somma da trovare 60000€, che servirebbero all'acquisto di un “macchinario” ospedaliero per la diagnosi delle Leucemie. Lodevole, meritorio, appropriato. I conti sono semplici: se ognuno di questi “Vip” avesse tirato fuori 100€ (immagino cosa possibile, sennò che “Vip” sono, eh?) tra i caffè e la sgnapetta si risolveva. Invece, dati alla mano (cioè pubblicati), la media della donazioni è stata di 19€ pro-capite: il che vuol dire che qualcuno ci avrà messo anche più di 100€ e qualcun'altro un tubo. Le considerazioni vanno da sé, non stiamo neanche a perdere tempo. Rimane il solito amaro in bocca nel constatare che è proprio vero che essere brave persone non deriva da un nome o da una carica, ma dall'intelligenza. Virtù che tra quei tavoli, l'altra sera, difettava praticamente a tutti. Importanti, però.
Howard Hodgin, "Dinner at West Hill", 1964-6, Tate Modern.
Giorni di festa, questi, per la mia Città. A Udine c'è “Friuli DOC”, ottima occasione per tastare con mano l'ospitalità dei “brontoloni” Friulani: si mangia e si beve, bene. Come da tradizione, ogni anno, per inaugurare la kermesse, viene organizzata una grande cena, per (quest'anno) 600 invitati. I cosiddetti “Vip”. Cosa su cui, in maniera famelica, si getta l'opuscolo Parrocchiale del Capoluogo Friulano, definendo in maniera sì altisonante, varie personalità, imprenditori e quant'altro di locale. Immagino che Voi tutti sappiate chi è il Sig. Valduga, Presidente della Camera di Commercio: un “Vip” più o meno fino al confine con il Veneto. Sarebbe (è) il meno: in Italia un “Vip” non si rifiuta ad anima viva, e pure a qualche morto. Tema della serata, com'è giusto, una raccolta di fondi, che dia senso all'abbuffata: della serie “mangiate pure, ma facciamo finta di essere qui per alti scopi”. Somma da trovare 60000€, che servirebbero all'acquisto di un “macchinario” ospedaliero per la diagnosi delle Leucemie. Lodevole, meritorio, appropriato. I conti sono semplici: se ognuno di questi “Vip” avesse tirato fuori 100€ (immagino cosa possibile, sennò che “Vip” sono, eh?) tra i caffè e la sgnapetta si risolveva. Invece, dati alla mano (cioè pubblicati), la media della donazioni è stata di 19€ pro-capite: il che vuol dire che qualcuno ci avrà messo anche più di 100€ e qualcun'altro un tubo. Le considerazioni vanno da sé, non stiamo neanche a perdere tempo. Rimane il solito amaro in bocca nel constatare che è proprio vero che essere brave persone non deriva da un nome o da una carica, ma dall'intelligenza. Virtù che tra quei tavoli, l'altra sera, difettava praticamente a tutti. Importanti, però.
Howard Hodgin, "Dinner at West Hill", 1964-6, Tate Modern.
scusa Daniele eh, ma mi fa ridere la cosa :)))
RispondiEliminasquallidoni ahahahah!
ciao
el temp, el cul e I SIORI, i fa quel che i vol lori ...
RispondiEliminaGiusto, Yeti.
RispondiEliminaIl Popolo ha sempre ragione.
Daniele
Caspita che VIP sensibili. Con 19 euro, si e no 2 supplì..!
RispondiEliminaMi spiace sentire queste cose.
Una raccolta da presa per i ..FONDELLI, più che da FONDI.
baci.
e tu ci andrai alla cena? huhu
RispondiEliminanon ringraziarmi daniè :)
guarda, quando sento parlare di queste cene mi viene una rabbia! e il tuo post, mi ha dato una piena conferma di ciò che penso di questa gentaglia chiamati very important person, e cioè che alla fine dentro i loro sorrisi di solidarietà si nascondono ipocrisia e avarizia, eppure con la beneficienza non si dovrebbe scherzare ma evidentemente a loro riesce benissimo! se penso ad esempio ad al capone, che dopo che è stato accusato di reati di mafia di tutti i tipi e aver comparso di sangue Chigago, per pulirsi la coscienza finanziò la mensa comunale per i poveri......
RispondiEliminaOgnuno ha le sue passioni!!!
RispondiElimina(anche se lei...mmmmm!!!!Scherzo..)
Bacetti e buon weekend!
e ognuno si vanterà di essere quello che ha messo i cento euri...
RispondiEliminaE' esattamente come sempre...fare beneficenza e dirlo ai 4 venti, partecipare alle cene solo per apparire, considera anche altre cose, banali forse, ma reali, il premio innovazione, a chi lo danno? Chiaramente alle aziende che hanno i fidi in banca da non so quanti euri, i fidi li concedono a chi non ne ha necessità, che schifo che schifo!!! GRUNCHHHH
RispondiEliminafirmato: il neurone impazzito!
Che bello rileggerti, Daniele, a parlare dei cretini, tanto per non perdere l'abitudine!
RispondiElimina;-)
Però, se la Lega delle Cooperative, a suo tempo, che fra l'altro aveva anche meno il braccino corto di quello attuale, aveva già organizzato non ricordo in quale università un corso universitario di found raising (parolone per dire: vi formo lo specialista che vi dice lui dove Onlus e no-profit e affini possono ravanare soldi... ) significa che l'impresa è ardua, e soprattutto, richiede, credo, anche una minima dose di fantasia, accanto a competenze tecnico-amministrative-legali (tipo: oh, impresa, guarda come ti faccio scaricare la donazione dal tuo imponibile! che è sempre un argomento con un suo bel perché, e che oggi per determinate situazioni vale anche per i privati; o ricordare alle casse di risparmio cooperative che per statuto devono devolvere parte dei loro profitti in opere di beneficenza e simili e così via). (Ebbene sì, per volontariato nella mia vita ho fatto anche la “found raising”, smazzandomi gratis et amori Dei, ma anche con qualche soddisfazioncina....)
Così, non mi stupisce che oggi, che obiettivamente soldi (e temo pure solidarietà) ne girino parecchi di meno, più che tombolate, cena tra Vip al “Billionaire-tenda” parrocchiale (è previsto anche qualcuno che insulta gli ospiti, per ravvivare la serata?)
:-)
e pesca di beneficenza, si raschia il barile dell'ovvietà. Che spesso, ma non sempre, è pure stupida, come giustamente noti tu.
Ma lasciando per un po’ i cretini al loro destino, tu, come stai? So che digerire certe cose, quando poi la sorte para accanirsi e non lasciarti neppure il tempo di rifiatare, è dura, ma va un pochinino-ino meglio?
Poi, con più calma e ad animo sereno, mi devi spiegare un paio in cose, che nel frattempo io sto facendo la punta alla clava: sto diventando un battitore (sui denti), da poter aspirare ...alla Major league, e sarei felice di farti sfruttare le mie abilità!...
Mandi!
f.
Cumò o provi a lâ ancje jo ti savarai a dî.
RispondiEliminaStiefin
(...) Avete facce di figli di papà.
RispondiEliminaBuona razza non mente.
Avete lo stesso occhio cattivo.
Siete paurosi, incerti, disperati
(benissimo) ma sapete anche come essere
prepotenti, ricattatori e sicuri:
prerogative piccoloborghesi, amici.
(...) ppp
Scusa, Daniele, suonerà banale, ma lo penso e te lo dico, se al posto dei vip c'erano i L.I.P a costo anche di sacrifici il ricavato sarebbe stato sicuramente più alto. La generosità, almeno dai riscontri che ho, è indirettamente proporzionale al reddito e al ruolo sociale.
RispondiElimina:(
A te, giorni belli e il meglio, sempre.
Cri
LA STATISTICA
RispondiEliminadi Trilussa
Sai ched'è la statistica? È na' cosa
che serve pe fà un conto in generale
de la gente che nasce, che sta male,
che more, che va in carcere e che spósa.
Ma pè me la statistica curiosa
è dove c'entra la percentuale,
pè via che, lì,la media è sempre eguale
puro co' la persona bisognosa.
Me spiego: da li conti che se fanno
seconno le statistiche d'adesso
risurta che te tocca un pollo all'anno:
e, se nun entra nelle spese tue,
t'entra ne la statistica lo stesso
perch'è c'è un antro che ne magna due.
I VIP.... son sensibili alle abbuffate.
RispondiEliminaIo di Udine (Artegna) mi ricordo che nel maggio di 31 anni fà, feci una dieta, per qualche giorno, di scatolame (che mi avevo portato) e la sera, le patatine fritte con un bicchiere di vino nell'unico bar che era rimasto in piedi, per fortuna non ho incontrato VIP, ma persone, che pur nella tragedia, piene di dignità ed umanità.
Un giorno ti racconterò delle mie non-ferie ma volontariato.
un abbraccio
riguardo a queste "serate benefiche" a vario titolo testimoni oculari mi hanno riferito cose ancora meno edificanti di cosi'...al peggio non c'e' mai fine, anche se la ns regione e' molto piu' generosa di tante altre, nel complesso!! Baci ricambiati!!
RispondiEliminaSignori si nasce vip si diventa ma se manca la nobiltà d'animo, che uomo sei!?
RispondiEliminaPur di reggersi a galla s'inventan di tutto,non so se rammenti di Tal Nobile che faceva beneficenza inviando farmaci scaduti ai bambini dell'Africa Centrale.
Non hanno capito, i lor signori,che gli ...onzi galleggian sempre.
che squallore! con quei soldi lì non si pagano neanche le spese del pasto...
RispondiEliminasupramonte
Non me ne vogliono coloro che amano gli animali, ma il paragone è d'obbligo in questi casi: probabilmente se il macchinario serviva per curare la gotta a qualche esemplare di ungulato stanziato lungo le rive dell' Orinoco, con i soldi raccolti ce ne compravi due di macchinari, e con gli spicci rimasti la FRIULI DOC si poteva permettere anche l'aperitivo al Billionaire di Briatore.
RispondiElimina