Lord Of War
L'unica guerra che si può vincere è quella che non si fa. Eppure, nonostante la Storia continui ad insegnare le tragiche conseguenze che porta ignorare questo concetto, siamo ancora sull'orlo di un altro conflitto. Non sarebbe nemmeno servito il monito Francese di qualche giorno fa: basta riandare alle ragioni scatenanti degli ultimi conflitti, che stiamo ancora vivendo, per capire che il prossimo obiettivo è l'Iran. Non basta che il pantano dell'Iraq non si asciughi, che dalla palude di una guerra sbagliata fin dall'inizio non si riesca ad uscire, c'è già chi pensa a come fare per iniziarne un'altra. A questo punto, ve ne fosse ancora bisogno, è certa la propensione a fare della distruzione l'unica arma per risolvere i problemi: la soluzione peggiore del problema. I delicati equilibri Internazionali vengono, di giorno in giorno, erosi in maniera massiccia dalla prevaricante Politica fintamente Democratica degli USA e dei loro alleati, fino a divenire una pantomima macabra e allucinante. Si ha un bel dire che la ragione è dalla parte di questi “Signori” della Guerra: io non vedo alcuna ragione in una Guerra, mai. E ne vedo ancora di meno nei Governi Mondiali compiacenti, tutti asserviti ad un unico padrone, ancor più potente degli Stati Uniti: il denaro. Si dica che è per questo. Tanto, se non si muore in una di queste Guerre, lo si sa già benissimo.
Patrick Heron, "Grey and Black Stripes", 1958, Tate Modern.
L'unica guerra che si può vincere è quella che non si fa. Eppure, nonostante la Storia continui ad insegnare le tragiche conseguenze che porta ignorare questo concetto, siamo ancora sull'orlo di un altro conflitto. Non sarebbe nemmeno servito il monito Francese di qualche giorno fa: basta riandare alle ragioni scatenanti degli ultimi conflitti, che stiamo ancora vivendo, per capire che il prossimo obiettivo è l'Iran. Non basta che il pantano dell'Iraq non si asciughi, che dalla palude di una guerra sbagliata fin dall'inizio non si riesca ad uscire, c'è già chi pensa a come fare per iniziarne un'altra. A questo punto, ve ne fosse ancora bisogno, è certa la propensione a fare della distruzione l'unica arma per risolvere i problemi: la soluzione peggiore del problema. I delicati equilibri Internazionali vengono, di giorno in giorno, erosi in maniera massiccia dalla prevaricante Politica fintamente Democratica degli USA e dei loro alleati, fino a divenire una pantomima macabra e allucinante. Si ha un bel dire che la ragione è dalla parte di questi “Signori” della Guerra: io non vedo alcuna ragione in una Guerra, mai. E ne vedo ancora di meno nei Governi Mondiali compiacenti, tutti asserviti ad un unico padrone, ancor più potente degli Stati Uniti: il denaro. Si dica che è per questo. Tanto, se non si muore in una di queste Guerre, lo si sa già benissimo.
Patrick Heron, "Grey and Black Stripes", 1958, Tate Modern.
Fanno paura queste parole..davvero tanta.
RispondiEliminaTornata in me.
Ma sempre felice!!
Bacissimi
:)
La storia insegna che la storia non insegna niente.
RispondiEliminaE l'interesse è sempre sovrano.
Purtroppo.
s.
sai Daniele...ho la base usaf ad un tiro di schioppo, fonti attendibili parlano di 50 bombe atomiche nel suo ventre, ad ogni guerra qui si respira aria di morte, F16 roboanti sulla testa che virano sopra il tuo tetto cn la pancia piena di armamenti di ogni tipo. L'industria bellica nn conosce tregua, ce' sempre qualche nemico da combattere, gli imperialisti cmq ne trovano sempre uno...
RispondiEliminaA parte l'ennesimo allarmismo, giustificato o meno, più passa il tempo (e la Storia a scrivere altri esemplari capitoli) e più ci si rende conto che la guerra E' necessaria, purtroppo, e non per il petrolio o il controllo strategico di un'area a rischio come il Medio Oriente:
RispondiEliminaQuesto link, che rimanda ad un blog di persone rivelatesi assai competenti, chiarisce al meglio alcuni aspetti poco conosciuti a tal proposito, sulle reali NECESSITA' che portano ad un conflitto.
http://gongoro.blogspot.com/2007/08/il-crimine-paga.html
guarda, concordo perfettamente con il tuo post, non c'è molto da aggiungere, dico solo che morte e distruzione profumano sempre più di denaro. Ma ti volevo fare una domanda: ma l'onu esiste veramente oppure è un fantasmino che serve soltanto a punire i deboli e magari punire prioprio coloro che rompono le scatole a questi terroristi democratici?
RispondiEliminaNon so se è ipotizzabile un allontanamento dai legami con i "liberatori" . E' una frase provocatoria, ma se ancora nulla è stato digerito e si continua a ripeterci che ci hanno liberato dal nazifascismo...i nostri politici non possono che esserne al fianco...Ed allora ancora invischiati, con una voglia di pace, che a volte, non sembra autentica. C'è chi, per affermare queste cose, rischia di andare in galera!Ottimo post. danis
RispondiElimina@ "Have a dream": grazie per il link. Ho letto il post e consiglio di farlo a tutti quelli che passano di qui. In effetti le cose si sanno, eccome: basta volerle sapere.
RispondiElimina@ "Libero 83": l'ONU è diventata la faccia buona della stessa medaglia. Penso che abbia perso la sua funzione originale, in nome e per conto di quelle otto Nazioni che la comandano a bacchetta. Non c'è niente da fare: il denaro compra anche le anime.
Daniele
eh ma ormai io e te siamo sulla stessa lunghezza d'onda :)
RispondiEliminaLa guerra è inutile. Mi permetto di ricordare che non tutte le guerre lo sono (state)
RispondiEliminaAlcune sono state la fucina della libertà dei popoli. Che ne sarebbe stato dell'Unità d' Italia senza le guerre risorgimentali? Del riscatto dal giogo fascista se non ci fosse stata la seconda guerra mondiale, la lotta partigiana, l'avanzata degli Alleati?
Come donna e madre, detesto la guerra che porta dolore, miseria senza fine, ma come porre rimedio a certe ferite di popoli e civiltà quando ogni tentativo è fallito?
La frase L'unica guerra che si può vincere è quella che non si fa è molto bella, ma anche terribile e retorica. Penso agli ebrei che venivano annientati dal regime nazista, o più recentemente ai bosniaci massacrati dai serbi...Per loro forse la guerra ha rappresentato una speranza di vita.
Sulle guerre in corso, il discorso può essere diverso, ma proprio per questo è meglio fare delle distinzioni.
Sull'Onu ho un'opinione drastica: non serve a niente. Quasi a niente, in verità serve a riempire la borsa di funzionari, diplomatici, nani e ballerine...
La frase d'apertura del Post può essere terribile, ma non la ritengo retorica. Nel mio animo non può nascere una giustificazione per la Guerra: è un fatto di cuore, non d'intelletto. Se seguo quest'ultimo (per quanto sia possibile, con il mio...) concordo con te, almeno per la parte storica del tuo commento. Tuttavia ritengo che gli ultimi anni ci abbiano consegnato un modo d'intendere la Guerra diverso, dove si mascherano i veri intenti dietro delle intenzioni che possiamo definire "buone", ma che, alla luce dei fatti, sono solo ipocrite. Perciò ritengo sia un tipo d'azione non giustificabile, tanto più che ha una sorta di benestare planetario, quasi sia una cosa dovuta.
RispondiEliminaGrazie.
Io credo che questo sia il volto del nuovo colonialismo, quello del nuovo millennio. Le grandi economie occidentali si sono formate grazie allo sfruttamento del mondo colonizzato, che è stato depredato e schiavizzato. Oggi non è più eticamente possibile invadere e conquistare in modo esplicito, ma lo si può fare in modo subdolo. Si disintegra una nazione e una cultura e la si ricrea a propria immagine e somiglianza. Sappiamo tutti che le risorse economiche e i vantaggi geopolitici che verrebbero da una sconfitta dell'Iran sarebbero immensi.
RispondiEliminaSpesso sembrano luoghi comuni, banalità queste cose ma credo che il potere punti proprio su questo. Ormai tutti sappiamo ma ci siamo forse assuefatti a tutto questo.
Salutoni!
e vabbè, sarà una guerra, o la pesta suina a portarci via tutti. Io per me spero in un ginocchio della lavandaia, con complicazioni.
RispondiEliminaciao!
Sì, d'accordo su tutto.
RispondiEliminaMa il presidente iraniano Ahmadinejad è un nazista.
Ha appena vietato l'uso di Google nel suo paese...
Certo, con la guerra non si risolve nulla, ma come fai a far ragionare una tale testa di cazzo?
bel post
RispondiEliminami piace tantissimo la frase del commento #2: "la storia insegna che la storia non insegna niente"
davvero perfetta per descrivere questi tempi
ciao caro, buona giornata
luca
Scrivo come collaboratore del sito http://www.chiavedisvolta.org ed autore del blog http://www.iltrenodinotte.ilcannocchiale.it.
RispondiEliminaLe parole che hai scritto sono molto condivisibili, ma sorge una domanda. Noi cosa facciamo per impedire che queste cose accadano, quale contributo diamo alla pace? O non lasciamo che persone come Calderoli, Amato, Bagnasco, Berlusconi, e tanti altri, qui, vicino a noi, spendano tante energie per propugnare un mondo basato sul denaro, la violenza e il razzismo?
Dobbiamo impedire a queste persone, ai loro partiti, alla chiesa, di portare avanti questa visione dei rapporti fra le persone.
ciao
el
Diceva mio nonno: "Togli l'interesse ed il mondo diventa giusto". Un abbraccio Gemello'!
RispondiEliminaMi ricordo che in un intervento su un defunto blog all'indomani dell'11 settembre, da teorico da due soldi già ipotizzavo Iraq e Iran come prossimi "obiettivi" della guerra.
RispondiEliminaChe brutto aver ragione, a volte.
Basta pensare all'incredibile ripresa economica italiana subito dopo la guerra..
RispondiEliminasaluti..