Book Of Brilliant Things
(catena©, prestare attenzione).
Io, di catena©, conosco quella alimentare. Generalmente sto verso l'inizio, dove si mangia. Il resto è Storia. Non è che qui si fa esercizio di spocchieria: non sono Cavaliere del Lavoro, né Romanziere (chè in Italia tutti hanno cassetti colmi, strapieni). Mi ci hanno tirato, ma Li perdono: perdono sempre chi stimo, sennò non lo perdonerei. Cinque “incipit”, cinque Romanzi. Chissà perchè gli incipit dei saggi non se li ricorda nessuno.
1) “Il deserto dei tartari”, Dino Buzzati.
Nominato ufficiale, Giovanni Drogo partì una mattina di settembre dalla città per raggiungere la Fortezza Bastiani, sua prima destinazione.
Si fece svegliare ch'era ancora notte e vestì per la prima volta la divisa da tenente. Come ebbe finito, al lume di una lampada a petrolio si guardò allo specchio, ma senza trovare la letizia che aveva sperato. Nella casa c'era un grande silenzio, si udivano solo piccoli rumori da una stanza vicina; sua mamma stava alzandosi per salutarlo.
Era quello il giorno atteso da anni, il principio della sua vera vita. Pensava alle giornate squallide dell'Accademia militare, si ricordò delle amare sere di studio quando sentiva fuori nelle vie passare la gente libera e presumibilmente felice; delle sveglie invernali nei cameroni gelati, dove ristagnava l'incubo delle punizioni. Ricordò la pena di contare i giorni ad uno ad uno, che sembrava non finissero mai.
Adesso era finalmente ufficiale, non aveva più da consumarsi sui libri né da tremare alla voce del sergente, eppure tutto questo era passato. Tutti quei giorni, che gli erano sembrati odiosi, si erano oramai consumati per sempre, formando mesi ed anni che non si sarebbero ripetuti mai.
2) “Atti impuri”, Pier Paolo Pasolini.
(Dal diario di Paolo)
30 Maggio 1946
È l'anniversario di una settimana straziante. Sono stato allora sul punto di compiere quel gesto che inconsciamente mi si ripete nell'immaginazione quando penso al mio peccato - il gesto della mia mano che si alza armata contro di me. Mi rivedo disteso sul letto col viso rivolto al muro... Ogni tanto riprendevo i sensi, uscendo dal mio stupore, una specie di paralisi, in cui mi sentivo staccato dalla mia esistenza. T. mi aveva parlato della sua confessione, in strada, davanti al cancello semiaperto. È stato quello il momento più angoscioso della mia vita.
3) “Dracula”, Bram Stoker.
Diario di Jonathan Harker
3 maggio. Bistrita. Ho lasciato Monaco il primo maggio, alle 8.35 di sera, raggiungendo Vienna il giorno dopo, di prima mattina. Saremmo dovuti arrivare alle 6.46, ma il treno aveva un'ora di ritardo. Budapest mi sembra un luogo meraviglioso, almeno da quanto ho potuto vedere dal treno, e per quel poco che ho passeggiato per le strade. Non mi sono avventurato troppo lontano dalla stazione, poiché eravamo arrivati in ritardo e quindi il treno sarebbe ripartito appena possibile. Ne ho ricevuto l'impressione che ormai stessimo lasciando l'Occidente per entrare in Oriente. Il più occidentale tra gli splendidi ponti sul Danubio, che qui è di nobile ampiezza e profondità, ci ha riportati alle tradizioni della dominazione turca.
4) “La casa in collina”, Cesare Pavese.
Già in altri tempi si diceva la collina come avremmo detto il mare o la boscaglia. Ci tornavo la sera, dalla città che si oscurava, e per me non era un luogo tra gli altri, ma un aspetto delle cose, un modo di vivere. Per esempio, non vedevo differenza tra quelle colline e queste antiche dove giocai da bambino e adesso vivo: sempre un terreno accidentato e serpeggiante, coltivato e selvatico, sempre strade, cascine e burroni.
5) “Meridiano di sangue”, Cormac McCarthy.
Eccolo, il ragazzino. È pallido e magro, indossa una camicia di lino lisa e sbrindellata. Attizza il fuoco nel retrocucina. Fuori si stendono i campi arati, scuri e cosparsi di chiazze di neve, e poi boschi più scuri che celano ancora i pochi lupi rimasti. I suoi sono noti come taglialegna e venditori d'acqua, ma in realtà suo padre era maestro di scuola. Sdraiato, ubriaco, cita versi di poeti i cui nomi sono ormai andati perduti. Il ragazzo si rannicchia accanto al fuoco e lo guarda.
La notte in cui sei nato. Trentatré. Leonidi, le chiamavano. Dio, come cadevano le stelle. Con lo sguardo cercavo il buio, buchi nel cielo. L'Orsa correva.
La madre morta da quattordici anni aveva incubato nel ventre proprio la creatura che l'avrebbe uccisa.
La catena©, però, s'è spezzata. Vi vedo disperati.
(catena©, prestare attenzione).
Io, di catena©, conosco quella alimentare. Generalmente sto verso l'inizio, dove si mangia. Il resto è Storia. Non è che qui si fa esercizio di spocchieria: non sono Cavaliere del Lavoro, né Romanziere (chè in Italia tutti hanno cassetti colmi, strapieni). Mi ci hanno tirato, ma Li perdono: perdono sempre chi stimo, sennò non lo perdonerei. Cinque “incipit”, cinque Romanzi. Chissà perchè gli incipit dei saggi non se li ricorda nessuno.
1) “Il deserto dei tartari”, Dino Buzzati.
Nominato ufficiale, Giovanni Drogo partì una mattina di settembre dalla città per raggiungere la Fortezza Bastiani, sua prima destinazione.
Si fece svegliare ch'era ancora notte e vestì per la prima volta la divisa da tenente. Come ebbe finito, al lume di una lampada a petrolio si guardò allo specchio, ma senza trovare la letizia che aveva sperato. Nella casa c'era un grande silenzio, si udivano solo piccoli rumori da una stanza vicina; sua mamma stava alzandosi per salutarlo.
Era quello il giorno atteso da anni, il principio della sua vera vita. Pensava alle giornate squallide dell'Accademia militare, si ricordò delle amare sere di studio quando sentiva fuori nelle vie passare la gente libera e presumibilmente felice; delle sveglie invernali nei cameroni gelati, dove ristagnava l'incubo delle punizioni. Ricordò la pena di contare i giorni ad uno ad uno, che sembrava non finissero mai.
Adesso era finalmente ufficiale, non aveva più da consumarsi sui libri né da tremare alla voce del sergente, eppure tutto questo era passato. Tutti quei giorni, che gli erano sembrati odiosi, si erano oramai consumati per sempre, formando mesi ed anni che non si sarebbero ripetuti mai.
2) “Atti impuri”, Pier Paolo Pasolini.
(Dal diario di Paolo)
30 Maggio 1946
È l'anniversario di una settimana straziante. Sono stato allora sul punto di compiere quel gesto che inconsciamente mi si ripete nell'immaginazione quando penso al mio peccato - il gesto della mia mano che si alza armata contro di me. Mi rivedo disteso sul letto col viso rivolto al muro... Ogni tanto riprendevo i sensi, uscendo dal mio stupore, una specie di paralisi, in cui mi sentivo staccato dalla mia esistenza. T. mi aveva parlato della sua confessione, in strada, davanti al cancello semiaperto. È stato quello il momento più angoscioso della mia vita.
3) “Dracula”, Bram Stoker.
Diario di Jonathan Harker
3 maggio. Bistrita. Ho lasciato Monaco il primo maggio, alle 8.35 di sera, raggiungendo Vienna il giorno dopo, di prima mattina. Saremmo dovuti arrivare alle 6.46, ma il treno aveva un'ora di ritardo. Budapest mi sembra un luogo meraviglioso, almeno da quanto ho potuto vedere dal treno, e per quel poco che ho passeggiato per le strade. Non mi sono avventurato troppo lontano dalla stazione, poiché eravamo arrivati in ritardo e quindi il treno sarebbe ripartito appena possibile. Ne ho ricevuto l'impressione che ormai stessimo lasciando l'Occidente per entrare in Oriente. Il più occidentale tra gli splendidi ponti sul Danubio, che qui è di nobile ampiezza e profondità, ci ha riportati alle tradizioni della dominazione turca.
4) “La casa in collina”, Cesare Pavese.
Già in altri tempi si diceva la collina come avremmo detto il mare o la boscaglia. Ci tornavo la sera, dalla città che si oscurava, e per me non era un luogo tra gli altri, ma un aspetto delle cose, un modo di vivere. Per esempio, non vedevo differenza tra quelle colline e queste antiche dove giocai da bambino e adesso vivo: sempre un terreno accidentato e serpeggiante, coltivato e selvatico, sempre strade, cascine e burroni.
5) “Meridiano di sangue”, Cormac McCarthy.
Eccolo, il ragazzino. È pallido e magro, indossa una camicia di lino lisa e sbrindellata. Attizza il fuoco nel retrocucina. Fuori si stendono i campi arati, scuri e cosparsi di chiazze di neve, e poi boschi più scuri che celano ancora i pochi lupi rimasti. I suoi sono noti come taglialegna e venditori d'acqua, ma in realtà suo padre era maestro di scuola. Sdraiato, ubriaco, cita versi di poeti i cui nomi sono ormai andati perduti. Il ragazzo si rannicchia accanto al fuoco e lo guarda.
La notte in cui sei nato. Trentatré. Leonidi, le chiamavano. Dio, come cadevano le stelle. Con lo sguardo cercavo il buio, buchi nel cielo. L'Orsa correva.
La madre morta da quattordici anni aveva incubato nel ventre proprio la creatura che l'avrebbe uccisa.
La catena©, però, s'è spezzata. Vi vedo disperati.
[Siccome una cosa seria non va taciuta, vi invito, maschietti e femminucce, ad andare su questo Blog, per appoggiare un'iniziativa lodevole ed importante. Grazie a "Copperhead" per la segnalazione. Eh...].
Jonathan Bornbrook, "Bastard", www.virusfonts.com
Hai volato davvero alto: complimenti.
RispondiEliminaho trovato tanto amore nel film dracula, non so se si percepisce anche nel libro
RispondiEliminaletti tutti e , e non saprei quale è il meglio!!
RispondiEliminadevo dire che hai buon gusto !!!
chicca
ma come sei colto, eccheccazzo! leggo quantità industriali di thriller e così mi fai sentire ignorante, ecco!:-))
RispondiEliminane ho "in sospeso" due di catene, le farò nei prossimi giorni, ma le unisco e la cambio un po' sennò non se ne esce....
RispondiEliminaper me poi è impossibile citare cinque libri importanti, troppo troppi troppi lo sono stati per me...
come ti dicevo ieri, mi piacerebbe che la gente leggesse di meno e pensasse di più.
Invece, noto che si finge di capire libri di grandi e poi non si capisce neppure il proprio "vicino di banco"...
bah, un po' schifatella lo sono, quindi mi perdonerai l'acidità...;-)
Ciao Dani,
RispondiEliminaecco qua l'incipit di un saggio:
Uno dei tratti salienti della nostra cultura è la quantità di stronzate in circolazione. Tutti lo sanno. Ciascuno di noi dà il proprio contributo. Tendiamo però a dare per scontata questa situazione. Gran parte delle persone confidano nella propria capacità di riconoscere le stronzate ed evitare di farsi fregare. Così il fenomeno non ha attirato molto interesse, né ha suscitato indagini approfondite. Di conseguenza, non abbiamo una chiara consapevolezza di cosa sono le stronzate, del perché ce ne siano così tante in giro »
(Harry G. Frankfurt)
Buona giornata :-)
Chapuce
Fatta anch'io in passato ma l'avevo presa in ridere :-) comunque a parte l'ultimo letti tutti anch'io.
RispondiEliminabuon lavoro anche a te, ora mi immergo nei numeri che non tornano mai!!!!!
dany
devo essere sincero io purtroppo non sono un gran appasionato di romanzi, ci ho anche tentato di lewggerli ma dopo poche pagine, sarà anche perchè sono un gran ignorante, non mi appasiono a leggerli, quindi li abbandono facilmente. io personalmente preferisco un'altro genere, ma penso che tu sai già qualè vero?
RispondiEliminaPS: scusami, ho aggiornato un pò tardi il mio blog, ma penso che ho inserito un post molto interessante, dai un pò un'occhiata!
Cinque giganti! Molto belli, una catena interessante, però, sarà che amo perdutamente leggere, molto più che scrivere.
RispondiEliminaIl banner vorrei inserirlo anch'io, non basta mai ricordarlo, è da tempo che non ne sentivo parlare.
Abbracci.
Cris
Cinque giganti! Molto belli, una catena interessante, però, sarà che amo perdutamente leggere, molto più che scrivere.
RispondiEliminaIl banner vorrei inserirlo anch'io, non basta mai ricordarlo, è da tempo che non ne sentivo parlare.
Abbracci.
Cris
Cinque giganti! Molto belli, una catena interessante, però, sarà che amo perdutamente leggere, molto più che scrivere.
RispondiEliminaIl banner vorrei inserirlo anch'io, non basta mai ricordarlo, è da tempo che non ne sentivo parlare.
Abbracci.
Cris
Cinque giganti! Molto belli, una catena interessante, però, sarà che amo perdutamente leggere, molto più che scrivere.
RispondiEliminaIl banner vorrei inserirlo anch'io, non basta mai ricordarlo, è da tempo che non ne sentivo parlare.
Abbracci.
Cris
Buongiorno!
RispondiEliminaIo a volte scelgo i libri dagli incipit..per me sono fondamentali.
:)
Un incipit? E che è? Romanzo? CHE IGNORANZA, non li ho letti nemmeno uno! Scherzo, oltre a fare il delinquente (come dice mia nonna) qualcosina ho letto, ma i romanzi non sono tanto nelle mie corde. Sono più per i saggi ma gli incipit non me li ricordo certo! Trovi sempre piaghe dove girare il coltello eh? ... mannaggia a te, ora mi hai fatto venire in mente le parole minacciose di mio padre quando andavo al liceo: non puoi vivere senza aver letto, sei ignorante, un giorno te ne pentirai!
RispondiEliminaPer i tuoi commenti da me:
Ma arrabbiato de che? Come mai ti è presa sta paranoia strana, ho letto i commenti tutti insieme e sto ancora cercando di capire cosa tu possa aver fatto per farmi arrabbiare.
Ah! Viva il dispenser (l'ho letto solo ora) ... mi mancava!!
Un abbraccio!
uchebello ....
RispondiEliminastasera se ho tempo la rimetto in moto io questa catena
dei tuoi letti 4 su cinque... mi manca l'ultimo ma visto che lo citi me lo segno.
buon martedì Daniele. che sia sole dentro :D
Ogni catena spezzata, fa bene alla salute.... ;)
RispondiEliminaAl paese mio dicono: due coglioni come due caciocavalli....no, cioè non vorrei essere offensiva...ma il tuo umore mi pare leggermente appallante. L'unico che eventualmente ti salvo è il bel Drogo. Poi c'è solo Beckett, perché Drogo aspetta ancora Godot.
RispondiEliminaE tuttooooo il reeestooooo èèèèèè nooooiaaaaaaaaaaaaaaa!
ILY come I love you
vedo che siamo in sintonia in quanto a spezzar catene...
RispondiEliminaho letto anch'io Dracula ma non ricordo se era come il film...condivido con amabeth che nel film si percepisce molto amore...adoro i film in cui si riesce ad amare un demone, un mostro, la morte...e viceversa...
in quanto ai saggi, quando si farà la catena sugli incipit dei "saggi" gradirei aderirvi
:D
p.s. la mia megalomania galoppa, sarà colpa della luna o devo fare urgentemente un pap test?
arirido...
un bacio
disperatissimi ...
RispondiEliminaDisperatissimi?
RispondiEliminaCioè?
Guarda che un libro non dev'essere per forza allegro, per essere un buon libro.
O no?
Daniele
Tanto per chiarire, insomma.
RispondiEliminaNon è che siccome son libri "seri" siano da tirarsi sulle balle due mattoni.
Scusate, neh?, ma com'è che un libro c'entra dentro? Perchè è pubblicizzato e piace a tutti? Perchè capita? Perchè ci rispecchiamo? Perchè ci piace punto? Oh, a me pare che leggere sia la cosa più bella del Mondo ed ognuno HA un suo Mondo.
Vi vedo polemici.
Bravi.
Continuate. Io mi diverto!
:-)
(Se qualcuno s'offende lo dica, così i prossimi Post li faccio su Cogne e Garlasco).
Daniele
Io li ho trovati tutti belli, e sono d'accordo che il libro per essere bello non deve necessariamente divertire. A volte quelli che lo vogliono fare a tutti i costi sono noiosissimi. Giulia
RispondiEliminaMa sai... qualche post su Cogne e Garlasco forse non sarebbe male...
RispondiEliminaDaniele ... tra i miei libri metterei Il mestiere di vivere, di Pavese ... Se questo è un uomo di Levi ... un uomo della fallaci, la gabbianella ... di sepulveda e il piccolo principe.
RispondiEliminavedi tu ...
abbraccio forte, molto onorata io, altroché
i libri che hai scelto sono a dir poco la summa tra i classici e sono proprio i classici quelli che preferisco...
RispondiEliminaspero non te la sia presa per il mio cazzeggio...vedi, quando sono giù di morale cerco di sdrammatizzare...ma non sempre vengo capita...faccio gaffes a non finire ed è per questo che spesso evito di fare i commenti...
Sei un vero maestro. Ottime segnalazioni; la casa in collina...;-)
RispondiElimina"La catena©, però, s'è spezzata. Vi vedo disperati."
RispondiEliminaera una risposta sarcastica (fuori luogo) alla tua conclusione.
Mi piace leggere, indifferentemente che i libri siano allegri o meno.
Mi scuso per l'equivoco. saluti..
3/5 (gli italiani) sono fra i miei preferiti, autori della mia educazione...
RispondiEliminaScusa tu, Paniko.
RispondiEliminaCome si evince da molti dei miei Post, spesso non capisco un cazzo!
Eh, che vuoi...non siamo tutti dei Vespa.
Sorry.
Daniele
Brrrrrravo Daniele!
RispondiEliminaspora
ADORO il Dracula di Stoker!!!!....ti consiglio anche la visione della trasposizione cinematografica (regia di F.F.Coppola, 1992), interpretato da uno straordinario Gary Oldman!
RispondiEliminaNon sono mai riuscita a finire il Deserto dei Tartari... ormai non ci provo neanche più!
RispondiEliminaScusa scusa non lo faccio più!
RispondiEliminastamattina non ho avuto nemmeno il tempo di andare in bagno.. troppo da fare.. passo ora solo per un saluto. ottima selezione direi!
RispondiEliminaottima l'idea di spezzare la catena.. :)
RispondiEliminaazz... mi spii? mi pedini?:-))
RispondiEliminami ricordo di quello che hai scritto solo quel "tra NOI"... già. NOI. e già si sta meglio...
Il bar Calmaapparentex è aperto :-)
RispondiEliminaLo so...:-)))
RispondiEliminaUn saluto veloce...come stai???
RispondiEliminaeh eh...sentinella, sempre al tuo posto!! Buzzati sempre nel cuore, altri mi mancano!
RispondiEliminaNOOOOOOOOOOOOOOO!
RispondiEliminaGarlasco e Cogne, NOOOOOOOOOOO!!!
Vanno benissimo i libri.
Benissimo, guarda.
meravigliosi libri. Fortuna che li avevo già letti, se no sbavavo di rabbia.Cogne e Garlasco no ti prego, noooooooooooooooooooo.
RispondiEliminaazz.. letti solo due su cinque.. troppo scarsooo!!!
RispondiElimina@ tutti: chissà quanti bei Libri avete letto Voi che io non conosco.
RispondiEliminaE' proprio questo il bello d'amare la letteratura: è infinita.
Nessuno, almeno qui, è troppo scarso, o ignorante, o saccente.
Nessuno.
("Che ganzo che sono!" Cit.: da che film è tratta?).
Daniele
Beh, sembrerebbe da un recente studio Ipsos per conto della Mondadori che a partire dal 2007 bel il 62% degli italiani non ha letto un libro, e cioè il 18% in più rispetto all'anno passato.
RispondiEliminaComplimenti!!!
E non tiriamo fuori la solita solfa dei libri a caro prezzo.
E' vero, ma ci sono tante di quelle librerie con edizioni economiche o in offerta..e di soldi se ne buttano talmente tanti che 10euri per un libro ci possono pure stare.
Suvvia..
Ciao e buona serata
Salvatore
Vierzint il to blog tu mi dâs simpri la maniere di pierdimi di un colegament a chel altri e ducj biei. Jo o soi un di chei cui cassetins plens. No tant, ma o soi un bon frut distess, di plui un bon furlan. Dut câs a podê sielzi o larès dret su chel di Buzzati: bielonon.
RispondiEliminascusa, non centra nulla col post, ma il pap test lo fai anche tu? :-))))
RispondiEliminabuona serata baci
dany
io la conosco questa canzone dei simple minds. spezza le catene. anche tu fai bene a.
RispondiEliminaGrande, grandissimo :-)
RispondiEliminaLorenzo
DANIELE: devo fare il pap test. Mi hai rovinato la serata al pensiero....Si legge poco, è vero ed è anche vero che i classici si trovano nelle bancarelle.
RispondiEliminaComplimenti per la scelta!
Buonanotte. d.
allora io continuo eh....
RispondiElimina