Lady Macca Says
Credo che a questo punto ci si arrivi in molti.
Ti compri una casa che finirai di pagare quando andare e venire da Marte avrà rotto perfino le palle: l'arredi più o meno come vuoi, concorde con la Lady che meno mobili ci sono, meglio è. Questa mica è una magione con le vetrate che danno sul giardino modello sedici acri, come quelle delle pubblicità, Si evitano anche noiose sedute dall'ortopedico: circolare, circolare. Poi, una bella (?) mattina, la Lady inizia strani vaneggiamenti del tipo: “Ma qui in ingresso (Ndr: quell'ingresso, sobrio, è un tuo vanto, come aver fatto almeno un goal in serie A, uno) ci metterei uno specchio, tipo questo”. Guardi il giornale, guardi lo specchio, ti si ribalta lo stomaco, qualcos'altro cade, ma è trattenuto. Guardi la Lady con uno sguardo che Picasso avrebbe definito “...un interminabile abisso”, per un attimo sembra tutto sospeso, in bilico tra una bestemmia da primato e una calma assoluta, superiore. Poi abbozzi, circostanziando, chè non erano quelli gli accordi (sissignori: da sposati le discussioni si chiamano accordi, e, come quelli veri non servono a nulla), che così è bello, etc. etc. (t'attacchi a quello specchio che hai nella testa, quello esiste). Lei dice le parole che dentro di te sai non ti faranno chiudere occhio: “Vedremo”:
Chiamate la protezione animali; sono in via d'estinzione.
Forse.
(Al commento n° 28 -troppo buoni- trovate la "traduzione" del Post in Friulano. Merito di un Amico Blogger bravo, ma bravo sul serio. Il suo link è: http://furlan.splinder.com/).
Patrick Caulfield, "Bathroom Mirror", 1968, Tate Modern.
Credo che a questo punto ci si arrivi in molti.
Ti compri una casa che finirai di pagare quando andare e venire da Marte avrà rotto perfino le palle: l'arredi più o meno come vuoi, concorde con la Lady che meno mobili ci sono, meglio è. Questa mica è una magione con le vetrate che danno sul giardino modello sedici acri, come quelle delle pubblicità, Si evitano anche noiose sedute dall'ortopedico: circolare, circolare. Poi, una bella (?) mattina, la Lady inizia strani vaneggiamenti del tipo: “Ma qui in ingresso (Ndr: quell'ingresso, sobrio, è un tuo vanto, come aver fatto almeno un goal in serie A, uno) ci metterei uno specchio, tipo questo”. Guardi il giornale, guardi lo specchio, ti si ribalta lo stomaco, qualcos'altro cade, ma è trattenuto. Guardi la Lady con uno sguardo che Picasso avrebbe definito “...un interminabile abisso”, per un attimo sembra tutto sospeso, in bilico tra una bestemmia da primato e una calma assoluta, superiore. Poi abbozzi, circostanziando, chè non erano quelli gli accordi (sissignori: da sposati le discussioni si chiamano accordi, e, come quelli veri non servono a nulla), che così è bello, etc. etc. (t'attacchi a quello specchio che hai nella testa, quello esiste). Lei dice le parole che dentro di te sai non ti faranno chiudere occhio: “Vedremo”:
Chiamate la protezione animali; sono in via d'estinzione.
Forse.
(Al commento n° 28 -troppo buoni- trovate la "traduzione" del Post in Friulano. Merito di un Amico Blogger bravo, ma bravo sul serio. Il suo link è: http://furlan.splinder.com/).
Patrick Caulfield, "Bathroom Mirror", 1968, Tate Modern.
Mi sa proprio che lo specchio ti tocca, per forza!
RispondiEliminaok, ora lo specchio (tanto dirai di sì, non ci sono cazzi), il prossimo mese scordati il minimalismo.... Le i vuole una casa, non un museo...
RispondiEliminaahahahahah
buon we!
Mi ricordi tanto quel comico toscano con l'occhio da panda, che mi venisse la peronospera della vite americana se riesco mai a ricordarmi come si chiama...cmq, quello famoso per l'urlo delle italiche genti maschili:
RispondiEliminaNoooooo!L'Ikea noooooo...
>:))
In bocca al lupo!
(dai, che gli specchi allargano e illuminano gli spazi un po' sacrificati, come di solito sono nei moderni appartamenti gli ingressi!)
;-))
ROTFL!
bacio
f.
:-)
RispondiEliminaahahahha!
RispondiElimina"Vedremo" eh? Interessante, proverò ad adottarlo anch'io. :)))
buona giornata
su queste cose io non metto becco. ci sono poco, deve starci bene lei, non sarà mai l'ultima casa della mia vita.
RispondiEliminaquello che non ho capito del post è la frase "qualcos'altro cade, ma è trattenuto"... spieghi nel dettaglio?:-)))
p.s. caffè ristretto, grazie!
Da me è diverso.
RispondiEliminaCasa mia è così brutta che è lo specchio a dira alla mia compagna "vedremo se vengo da voi" ...
;-))) e poi lo specchio riflette...e il viaggio concorde si scorda sull'accordo.
RispondiEliminaSarebbe interessante vedere la versione dell'altra parte, potresti scriverla nei suoi panni.
ogni giorno che passa sto scoprendo anche io di non avere alcun potere nelle decisioni delle cose più futili della mia vita di coppia, dall'arredamento al contenuto del frigorifero, quindi hai tutta la mia solidarietà
RispondiEliminaciao caro buon weekend
luca
ahah quel vedremo suona come una minaccia
RispondiEliminaQuesto sí che é un master post!
RispondiEliminatu sei un mito.
RispondiEliminatua moglie, ogni tanto, solo una donna.
e lo dice una donna.
resisti ... arriverà, lo specchio, non ci pensare. lascia che sia. ;)
Eheh...ma dopo lo specchio sicuramente ci vorra qualcosa dove mettere gli oggetti metre ci si pettina....gia gia...l'inizio di una spirale...e ricordati i mariti sono come i Borg...
RispondiEliminaEheheheh, alla fine vi freghiamo sempre! :-P
RispondiEliminaPerchè non vuoi lo specchio?... Così ti puoi guardare e conoscere meglio, altrimenti come ti vedi? Solo con gli occhi degli altri... Non sei passato a darmi il buongiorno, ti sei svegliato tardi?. Ciao Giulia
RispondiEliminaqualche accessorio va sempre bene,
RispondiEliminamagari anche un bel tappeto nel corridoio d'ingresso?
scalda!
;-)
Chapuce
"Ti compri una casa che finirai di pagare quando andare e venire da Marte avrà rotto perfino le palle"
RispondiEliminaahaha questa è bellissima
quella di marte...e' vera....
RispondiEliminaun saluto acquarius
ti compri una casa
RispondiEliminala arredi
ehm
sì sì
metterai anche quello specchio!
bacio
Non si puo' combattere contro una donna, con argomenti razionali su temi come i colori, l'abbigliamento, le scarpe e l'arredamento.
RispondiEliminaSi puo' solo soccombere.
R.I.P.
(^o^)
ohibò camerata, discutere con una donnucola? Ma chi li porta i pantaloni in casa Vostra? La linea del partito è chiara, gli specchi sono un orpello da debosciati narcisisti che poco si confanno allo spirto littorio ed autarchico del maschio italico!
RispondiEliminaSaluto alla Bandiera
Saluto al Duce
Saluto al Duce che si specchia solo nello sguardo ammirato del popolo italico
Saluto all'ardito Camerata Italo Massimo!
RispondiEliminaBoia chi molla!
Daniele
allora? è già appeso, vero?:-)
RispondiEliminacaffè? offro io stavolta...
in risposta a quello che hai scritto da me: va bene la comodità, ma poi?
RispondiEliminaa che serve fare scalpore su qualche palcoscenico se poi la questione non si concretizza? è forse un problema di mancanza di coraggio, il doversi accontentare della sterile ribalta televisiva, oppure c'è fin da subito la consapevolezza di stare dicendo fesserie e allora ci divertiamo tutti a prendere in giro l'ingenuo popolo italico?
ciao caro
luca
ahah non vorrei proprio essere nei tuoi panni daniè.
RispondiEliminaa volte la malinconia aiuta a capire davvero quello che si vuole dalla fottuta vita
Dille che non hai mai avuto il coraggio, ma che sì, questa volta forse è proprio il momento giusto per dirglielo, perché te lo sei tenuto dentro troppo a lungo e che ora, proprio ora questa storia dello specchio lo ha riportato a galla come una madeleine nel tè, che insomma tu proprio uno specchio nell'ingresso minimal chic non lo puoi vedere...perché hai il complesso dell'antinarciso, cioè come lei ben sa, non ti fai mai la barba non ti depili i peli del naso né quelli delle sopracciglia e tutto questo per un solo e non banale motivo: tu non puoi nemmeno guardarti nello specchio. Tu non ti ami, ti detesti, quell'orrenda immagine riportata nel vetro proprio non puoi guardarla. Allora al cesso fai in modo di non incrociartici con lo specchio, ma all'ingresso, quello è proprio impossibile. Non lo sopporteresti. L'effetto ti farebbe diventare una statua di sale. E questo certo lei non lo vorrebbe. O sbaglio? ;-)
RispondiEliminaHo come la sensazione di aver già vissuto le cose che descrivi... :-/
RispondiEliminaGrazie per l'augurio nel commento, ma in pratica mi regge in piedi solo l'ostinazione...
jo i provi viôt se ti plâs: "Tu cjolis une cjase cuntun debit che al à di impegnâti fintremai che a saran za stufâts di lâ su e ju di Mart: tu le jemplis plui o mancul come che ti pâr, cu la femine dacuardi che mancul mobii a son e miôr al è. No je migo une di chês vilis, cui veris che dan sul prât de publicitât! Cussì o fasin di mancul di lâ dal ortopedic: cori e avanti andare. Po, une biele zornade, la femine e scomence a dâ di cjâf: "Ma ca tal ingrès (Nancje ti plâs tant, che al è un tô svant, tant di vê rivât a fâ un gol serie A, un) jo o metarès un spieli, biel come chel ca".
RispondiEliminaTu cjalis il gjornâl, il spieli, ti si svolte il stomi, alc altri al cole, ma al è tignût su. Tu cjalis la siore come che lu varès fat Picas "...un foran cence fin", par un lamp al samee dut par aiar, in un ecuilibri pustiç, tra une blesteme grande come une mont e la e il bonâsi di dut ator, cence fâ câs. Po tu ciris di menâ il mus pe glace, che si jere dacuardi (sigûr: di maridâts il discori impiât si clame acuardi, e, come chei vêrs no a son dibant), che cussì al è miôr e vie indenant. Jê e dopre che par aule che tu tu sâs za che no ti fasarà sierà voli: viodarìn!
Mandi, Stiefin
Caro DANIELE. Giuro di essere una donna, se vuoi ti faccio avere il test cromosomico, e di amare il minimalismo.
RispondiEliminaSo cosa vuol dire vivere in uno spazio ristretto, con qualche branda di emergenza...ed ho pagato affitti quando ancora potevo lavorare...Adesso vivo in una casa che era dei suoceri.
Passo veloce davanti le vetrine e chi DECIDE tutto sulla CASA è mio marito. Persino quando far lavare le tende. E' cascato malissimo, ma io non voglio niente.
Le donne che rompono e decidono in casa, hanno buona salute.
Dormici sopra, tranquillo tranquillo.
Nel mio CESSETTO ho, come specchio, le mattonelle adesive.
prova a dirle che si può specchiare nella tua coscienza!
Hai visto mai?
baci.
d.
ps, Dani...
RispondiEliminail cagnolino c'è già?
;-)
questo post calza a pennello:
RispondiEliminasono arrivate oggi le mie due nuove coinquiline...e già hanno rivoluzionato due stanze!!!
Di 'sto passo, a fine mese mi ritrovo in un'alcova per criceti...
bah!
Eccomi, tardi ma eccomi, giornata impegnativa sotto tutti i punti di vista, ho spostato i mobili in tutta la casa, ho rivoluzionato l'ufficio :-)))
RispondiEliminaScherzo naturalmente ma gli accordi mi hanno sempre lasciata un tantino perplessa..... :-)))
non puoi capire quanto ti capisco...
RispondiEliminaper un anno ho lottato quasi quotidianamente con le fotografie del matrimonio che lei avrebbe appeso pure in bagno, e io avrei bruciato pure nell'album (per quanto ci sia costato un fottio)... riuscire a farle accettare i mobili vecchi (se non antichi) ereditati di famiglia... c'è voluto l'urlo di disperazione dell'architetta del negozio di cucine...
"vedremo", frase lapidaria e inequivocabile
da convinta femminista !!! ahhah devo darti ragione!""
RispondiEliminadetesto gli specchi, in casa mia solo rigorosamente in bagno!!!!
ahahaha
davvero , gli specchi mi mettono ansia è come se un qualcuno mi seguisse per casa e poi che palle vedersi tutto il giorno!!, non solo sentirsi, ma anche vedersi!!! no!!!
se vuoi posso aprire una raccolta di firme:
Aboliamo gli specchi negli ingressi inquinano i rapporti umani!!!
ciaoooo e in bocca al lupo!!!
chicca
Su, su, non drammatizzare. Lady Macca avrà le sue ragioni. Uno specchio nell'ingresso è comunque una bella prova. Una sfida, direi. Pensa a tutte le volte che entrerai in casa e ti troverai specchiato lì...
RispondiEliminaFammi sapere come va a finire.
Bacioni!
Rassegnati,Daniele,quando noi diciamo "vedremo"abbiamo già visto,preso le misure scelto i colori ecc.ecc.
RispondiEliminaMa che sarà mai uno specchio! è tutto quello che segue che preoccupa:perchè no un tappeto,una mensola una lampada?Ciao e non prendertela..Lunasol
Ma Daniele, lo specchio non è all'ingresso!
RispondiEliminaLo specchio è all'uscita!
Questo è un punto fondamentale: devi comprenderlo! :)
mi son chiesta se mai rinuncerò a questa casa, arredata fin nel minimo dettaglio da me. Me sola. persino la polvere è mia.
RispondiEliminaChissà se riuscire a fare "accordi":)
sull'appartenenza della cultura il dibattito non si e' ancora spento..ma concordo con te! tutto sommato lo specchio ce po' sta'..qui ti allevi le serpi in seno,.buon we!!!
RispondiEliminaVado ristrutturando casa... non so ancora, con precisione, quando sarà il momento dell'introduzione-arredo. Farò del mio meglio per rimanere zitella fino ad opera compiuta! :-)
RispondiElimina..leggo di sfuggita..
RispondiElimina.. che la chiami Lady mi piace..e nelle mie corde..anche se a un non so chè di sarcastico(?)
Buon w.e
...ma...i pantaloni sullo specchio...?!?...No eh ?!? vabbè...
RispondiElimina