Dog eat dog



Ci perdiamo quotidianamente tra i miasmi di un Mondo che ha poco di buono. Nei Blog, in Rete, compaiono in continuazione articoli che mi mettono in guardia sulle storture del “sistema”, sul fatto che non contiamo nulla, per quanto si sbraiti, ci si indigni. E petizioni, a iosa: tutte giuste, ineccepibili, assolutamente verificabili.

Ieri mi è giunta una mail rivoltante, credetemi, da vomitare. In un filmato spaventoso si viene portati a conoscenza (almeno, io non lo sapevo) della “pratica”, attuata in Cina, di scuoiare vivi i cani, considerati animali da pelliccia. Ora, di fronte a certe cose a me passa il “politically correct”. Non ho mai considerato quella Occidentale come una Civiltà superiore, visto, appunto, lo schifo che facciamo ogni giorno, ma non mi si chieda di comprendere “tradizioni” altrui del genere. Per risparmiare mezzi di soppressione, a questo punto benevoli, ciò che accade è assolutamente ingiustificabile. La mail giunge da persona fidata, che come me è rimasta senza parole.

Chi voglia firmare me lo dica in “PVT”; non voglio che capiti ad amici troppo sensibili. E' sconsolante ravvisare l'impotenza della ragione, del buonsenso e della pietà nei confronti della maggioranza delle persone. E non voglio neanche parlare d'ignoranza, chè anche quella mi pare una scusa. E come tutte le scuse, in casi del genere, offensiva.

Gerd Winner, "Isle of Dogs II", 1973, Tate Modern, London.

Commenti

  1. I miei indicatori di civiltà sono, nell'ordine, le relazioni con i più deboli (bambini, anziani, donne e animali), il culto dei morti e le arti.


    Firmo volentieri a patto di non vedere nulla, solo l'immaginarlo produce un rivolgimento nella geografia degli organi interni.


    Stiamo vicini, ciao caro

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  2. Vuoi che ti racconti qualcosa dei macelli italiani? o anche solo della maggior parte degli allevamenti. Ti assicuro che la tentazione di diventare vegani verrebbe a tutti...

    Sono d'accordo con te, e detesto le violenze gratuite sugli animali, visto che c'è sempre modo e modo per fare le cose: anche le aragoste, per dire, si possono uccidere in modo pressoché indolore per la fulmineità del metodo, anzichè bollirle vive, e gli chef veri lo sanno e lo fanno.

    Ti dirò di più: mi dà fastidio anche certa mentalità che taglia alberi ritenuti inutili anche se secolari, senza nessun problema.

    In Cina comunque non solo i cani, in particolare i buffissimi e adorabili chow chow, sono animali da pelliccia, ma vengono anche allevati per essere mangiati. E pure i gatti non hanno vita facile: quel che si può fare è non comprare quei giocattolini pelosi, che spesso si vedono su bancarelle varie e paiono in pelo di coniglio, ma in realtà di gatto, o pelliccie, magari colorate, a prezzi troppo bassi per non insospettire, dato che è sempre la richiesta a creare il mercato, e credo che la voce esportazione pesi anche nel commercio di queste pelli, anche se dichiarato illegale, a quanto ne so, da molti paesi occidentali.

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  3. già fatto...


    buongiorno Daniele. verrebbe davvero da dire fatemi scendere. non si sa più dove guardare. manca il respiro.


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  4. E' sempre difficile capire dove stia il proprio limite nell'accettare la cultura dell'altro ed i limiti culturali propri dell'altro.

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  5. La cina è da boicottare su tutta la linea. Mi dispiace ma quella non è gente "normale", il governo po co ci manca che lo stesso trattamento lo riservi anche ai contadini.

    La prima cosa da fare però è boicottare qualsiasi indumento con pelliccia in cui non c'è espressamente scritto che sia di materiale non organico. Noi come occidente compriamo enormi quantità di pellicce di cane e gatto. Poi va detto che in ogni caso tutti gli animali da pelliccia vengono uccisi a botte o con elettroshock (con un elettrodo in bocca ed uno nel sedere) anche da noi, questo per non rovinare nemmeno un centimetro di pelo.

    L'allevamento in generale dovrebbe essere bandito. Da quando l'uomo mangia animali allevati è iniziato lo sterminio delle speci "libere". La caccia a fini alimentari sarebbe molto meglio e molto più rispettosa della natura, che comunque prevede le catene alimentari, ma questa è un'altra storia. Di petizioni ne ho firmate a decine su questo tema ma tanto lasciano il tempo che trovano. Figuriamoci se i Cinesi se ne fregano qualcosa e figuriamoci le nostre ditte (che sfruttano prima di tutto gli uomini). Se non gli si fanno perdere i soldi i grandi colossi della moda (come tutte le grandi economie) non si fermeranno mai. Poi non so se ti è capitato di vedere cosa fanno agli orsi per un olio di fegato.


    Un abbraccio!

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  6. Lungi da me esprimere dissenso nei confronti di ciò che hai scritto, credo che alcuni commenti siano necessari (in parte già anticipati da lapardaflora #2).


    Prima di tutto, mi preoccupano le forme di ipermetropia per le quali siamo bravi e pronti a mettere a fuoco le disgustose pratiche altrui piuttosto che le proprie. E' evidente che non mi riferisco a te, il tuo post è molto chiaro.


    Tuttavia il rischio di queste "campagne" è che emerga il concetto "loro sono barbari".


    "loro" è una generalizzazione pericolosissima, stiamo parlando di un essere umano su cinque! "sono" è una certezza che di questi tempi è difficile avere. E l'idea di "barbaro" collide con qualunque tentativo di confronto e integrazione culturale con la parte "sana" (ammesso che abbia un senso questa parola) della cultura "altra", oltre che con i fatti.


    Perchè senza scomodare citazioni evangeliche, fare una differenza fra le barbarie commesse oltre cortina (c'è sempre una cortina) e quelle commesse in casa propria è, a mio avviso, privo di senso.


    Sebbene vengano pubblicizzate le "gesta" dei macellai cinesi, queste barbarie si consumano in tutto il mondo, Stati Uniti e Canada compresi, giusto per fare qualche esempio. ( www.furisdead.com è un sito americano ricco di documentazione sul fenomeno negli Stati Uniti, dove non esiste una legislazione in merito, le industrie si autoregolano!!)


    E questo parlando esclusivamente di animali, perchè se si comincia a parlare di esseri umani le notizie diventano infinitamente più atroci e sconvolgenti, in Cina come nel resto del mondo.


    E' per questo che non credo nella firma a petizioni destinate agli "allevatori" della campagna cinese, che internet non sanno nemmeno cosa sia. E non credo che destinare la petizione al governo cinese possa cambiare di molto la situazione.


    Sono dell'idea che abbracciare queste iniziative "lontane" distolga lo sguardo da quanto ci capita sotto gli occhi, che peraltro è spesso causa di atrocità lontane (chi le compra le pellicce cinesi?).


    Infine, riguardo l'idea di "verificabilità" delle notizie che circolano tramite le cosiddette catene di sant'antonio, consiglio il "servizio antibufala" di paolo attivissimo ( www.antibufala.info ).


    Con la stima di sempre.

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  7. caro macca

    sono un sostenitore della lav, che da tempo denuncia quanto racconti

    l'anno scorso (per 'esattezza iscrizione 2006/2007) ha usato quel video e lo ha corredato con un testo.

    sono ancora scosso solo a pensarci.

    ricordo che scrissi loro di non -per piacere - usare argomenti così raccapriccianti per la campagna di raccolta fondi

    c'è una soluzione radicale alla brutalità dell'animale uomo? il più violento - gratuitamente violento - essere vivente.

    sì c'è: un radicale ritiro dalla generazione.

    montagne di preservativi lubrificati per godere lo stesso e non fare figli

    solo un ritiro continuo, fino ad arrivare a un equilibrio delle speci otterrà una terra più vivibile.

    non entro nel merito dei cinesi. ma ricordo le torture che mao tse tung usava contro i suoi oppositori (Jung Chang, Jon Halliday, Maio la storia sconosciuta, longanesi 2006). diciamo che no era molto dissimile dal trattamento preticato sui cani

    aggiungo una citazione presa fra quelle che ogni anno io e mia moglie inviamo agli amici come messaggio per l'anno a venire:




    La fine di questo apocalittico 2004 (dopo Beslan, i rapimenti, le decapitazioni anche lo Tsunami ...)


    non porta a festeggiare, ma a meditazioni solitarie.


    Proviamo, senza festa e con pensiero tragico, ad augurare comunque a tutti un migliore 2005, proponendo un paradossale "esercizio filosofico".


    Paolo e Luciana


    31 Dicembre 2004


    Considerare l'umanità come un errore


    Durata: circa un'ora


    Materiale: nessuno


    Effetto: tonico





    Ci hanno tanto detto che siamo eccezionali! Il centro del mondo, figli di Dio, coscienza del tutto, sale della terra, intelligenza, esseri parlanti, anima della scienza, vettore del progresso. La nostra esistenza fu cosi tanto acclamata da miti, religioni, filosofie, discorsi compiacenti che non capiamo più i nostri fallimenti, le nostre bassezze, le nostre interminabili guerre e il fango senza fine di cui siamo ricoperti. Sono state cercate soluzioni dì ripiego che permettano di spiegare la nostra caduta, la nostra maledizione e la nostra doppia personalità.


    Provate allora a sperimentare una disillusione più radicale, indubbiamente più benefica.


    Disfatevi di ogni considerazione di tipo esistenziale. Considerate l'umanità solo pura casualità, un fiasco, un incidente biologico. Essa si è sviluppata senza ordine, su una pietra, in un angolo infinitesimale. Un giorno scomparirà per sempre senza che nessuno ne conservi memoria e ne parli mai più. Nel corso delle decine di migliaia di anni in cui questa strana specie è sopravvissuta, non ha fatto altro che languire. Poi si è riprodotta in modo sconsiderato saccheggiando il luogo dove vive. Prima di estinguersi avrà accumulato un'indicibile quantità di sofferenze inimmaginabili e inutili, di massacri e carestie, di schiavitù e oppressioni.


    Osservate con lucidità questa specie assurda e violenta. Guardate in faccia l'assoluta mancanza di giustificazioni, la sua esistenza effimera e insensata. Esercitatevi a sopportare l'idea che l'umanità non ha fondamentalmente né ragione dì essere né alcun avvenire.


    Ciò dovrebbe contribuire a rendervi sereni.


    Perché su questo fondo di nonsenso e di orrore, il bagliore di tutto quanto è sublime spicca come un dono senza pari. La perfezione della musica, i quadri indimenticabili, la gloria delle basiliche, le lacrime dei poemi, le risate degli amanti... Altrettante conseguenze dell'errore. Altrettante ineffabili sorprese.





    Da: Roger-Pol Droit, Piccola filosofia portatile. 101 esperimenti di pensiero quotidiano


    Rizzoli, p. 171 - 172

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  8. postilla, dopo la tua visita in cui ho fatto ancora propaganda ai preservativi akuel (che fra l'altro servirebbero anche agli africani) per aggiungere che oltre alla carezza alla gatta miciù farò una donazione ulteriore alla lav

    grazie ancora per l'attenzione

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  9. Credo che necessitino alcune puntualizzazioni. Il limite di un Post, almeno per come lo intendo io, è la probabile mancanza di approfondimento, nel senso che odio scrivere “mallopponi”, preferisco arrivare al “dunque”, così si può puntare sulle cose essenziali. Poi, spesso, gli approfondimenti arrivano nei commenti. E qui ringrazio chi ha la pazienza di passare da qui.


    “H Seldon” (di cui ricambio la stima) puntualizza alcuni concetti che, probabilmente, sono stati “scatenati” dal mio rifiuto, per una volta, di essere “politically correct”. Ciò non pressupone una miopia che spero di aver scacciato molto tempo fa, in virtù, sopra ogni altra cosa, di un'educazione aperta e non castrante. Naturalmente il caso che porto alla Vostra attenzione oggi non può e non deve farci scordare le “storture”, e ve ne sono moltissime, della nostra Società, in primis quella di guardare sempre al giardino altrui, senza curarsi del proprio. Non credo che questa sia una bufala (per rispondere ad un'altra tua argomentazione): il filmato è lì, la persona che me l'ha “suggerito” è per me molto cara, e degna della massima fiducia. Poi, ovviamente, tutto può essere. La tortura degli animali non è certo prerogativa solo degli “allevatori Cinesi”, e, come dicono anche “Amalteo” e “La Parda Flora”, non è che Noi siamo molto meglio. Quindi, se si deve sparare si spara su tutti. Più interessante, mi sembra, allargare il discorso a tutto quello che la Cina, umanamente ed economicamente, sta rappresentando di sé. Qui non ci si nasconde, né dietro alle dita, né ad altro. La Cina è un Regime, almeno per quello che riguarda i diritti della persona, e, come tale, va combattuto. La sua crescita economica sta divenendo un problema anche etico, non solo di concorrenza. Se per questo bisognerà fare delle scelte, sarà il caso di pensarci. In tempi non sospetti (parlo di quasi quattro anni fa), scrissi come l'operaio Cinese è un fratello, per qualsiasi persona che qui vive “bene” e che per Lui bisognerà lottare. Senza apparire, mi auguro, retorico, continua a pensarla in questo modo. Così come non mi passa neppure per l'anticamera del cervello di mettere in discussione modi di vivere e tradizioni (lo dico nel Post). Ma il Mondo è assai piccolo, ormai, e come cittadino di questo minuscolo Pianeta mi sento in dovere di stigmatizzare quello che vedo e che non riesco ad accettare. Anche perchè un'accettazione passiva significa mancanza di ragionamento. Dio non voglia.


    Grazie a tutti.

    Daniele

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  10. Evidentemente mi sono espresso male, visto che il mio commento mi sembra sia stato frainteso.


    Anzitutto, riguardo il servizio antibufala, non mettevo in dubbio la veridicità del filmato (ci mancherebbe altro, nel commento osservavo come in realtà esista anche di peggio). Segnalavo un possibile strumento per distinguere le bufale (la norma) dalle notizie vere (l'eccezione). In molti casi, tra l'altro, anche notizie vere vengono arbitrariamente manipolate.


    Ad ogni modo, riguardo la petizione, non intendevo definire nè te nè il tuo post come miopi, o non so cos'altro.


    Il mio era un commento sulla campagna, non sulla tua scelta di firmarla.


    A te non passa per l'anticamera del cervello di discutere le tradizioni altrui, a me non passa per l'anticamera del cervello di criticare le scelte altrui, peraltro in trasferta :-).


    Ritengo che questo tipo di campagna porti con sè dei rischi. Ed è questo che esprimevo nel commento. Niente che abbia a che fare col politically (in)correct...

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  11. mi spiace informarti che il video è "vecchio". nel senso che già almeno due anni fa ci fu la petizione. bellamente ignorata, ovvio...

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  12. @ H Seldon: non credo di averti mal compreso. Ho puntualizzato, senza livore, nè risentimento. Tutt'altro. L'anti-bufala copre molte sciocchezze che ci sono in Rete, ed è un servizio utilissimo. Non credere, per favore, che volessi, in qualche modo sminuire il valore del tuo articolato commento.

    :-)


    @ Robi.

    No, non lo sapevo. La cosa mi è giunta solo ieri. Ritengo, comunque, che non abbia perso nel tempo la sua irrazionalità. Mi scuso anche con te se, del caso, io sia sembrato un pò troppo avventato.

    Daniele

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  13. felice che la mia cagnetta sia nata in italia.. ho i brividi anche senza aver visto il filmato..

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  14. ops.. il numero 13 sono io..


    militante

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  15. mi permetto di ricordare che la petizione della Lav non ebbe alcun effetto sui comportamanti della cina.

    ma importanti sulle leggi europee. come spiega la rivista Impronte n. 7 ottobre 2007 a pag 6-7 (dove si vede un bambino cinese che strozza un gatto)

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  16. Giorni fa su blogfriends un filmato come si uccidevano e si spellavano vivi animali da pelliccia, non ho visto che la prima immagine, poi ho avuto schifo, ho pianto anche quando la scure di un uomo ha tagliato per rabbia una ceppaia secolare, sto malissimo quando vedo il sangue e si violentano bambini, continuando in questa strada penso che ci stiamo avvicinando all'autodistruzione del nostro pianeta.

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  17. Giorni fa su blogfriends un filmato come si uccidevano e si spellavano vivi animali da pelliccia, non ho visto che la prima immagine, poi ho avuto schifo, ho pianto anche quando la scure di un uomo ha tagliato per rabbia una ceppaia secolare, sto malissimo quando vedo il sangue e si violentano bambini, continuando in questa strada penso che ci stiamo avvicinando all'autodistruzione del nostro pianeta.

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  18. Giorni fa su blogfriends un filmato come si uccidevano e si spellavano vivi animali da pelliccia, non ho visto che la prima immagine, poi ho avuto schifo, ho pianto anche quando la scure di un uomo ha tagliato per rabbia una ceppaia secolare, sto malissimo quando vedo il sangue e si violentano bambini, continuando in questa strada penso che ci stiamo avvicinando all'autodistruzione del nostro pianeta.

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  19. Giorni fa su blogfriends un filmato come si uccidevano e si spellavano vivi animali da pelliccia, non ho visto che la prima immagine, poi ho avuto schifo, ho pianto anche quando la scure di un uomo ha tagliato per rabbia una ceppaia secolare, sto malissimo quando vedo il sangue e si violentano bambini, continuando in questa strada penso che ci stiamo avvicinando all'autodistruzione del nostro pianeta.

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  20. Giorni fa su blogfriends un filmato come si uccidevano e si spellavano vivi animali da pelliccia, non ho visto che la prima immagine, poi ho avuto schifo, ho pianto anche quando la scure di un uomo ha tagliato per rabbia una ceppaia secolare, sto malissimo quando vedo il sangue e si violentano bambini, continuando in questa strada penso che ci stiamo avvicinando all'autodistruzione del nostro pianeta.

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  21. io sono molto sensibile. specie se si tratta di animali. ma questo non mi impedisce di avere occhi aperti sulle realtà ne di voler firmare qualunque appello contro ogni forma di violenza e tortura sugli stessi. quindi dimmi dove devo firmare Daniele, grazie..

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  22. ...questa è la Rete...Sta a noi fare da setaccio e non prendere per oro colato tutto ciò ci schiaffano dentro.

    Per quanto riguarda le "pratiche" no comment.

    Firmo ma non voglio assolutamente vedere.

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  23. terribile, pur non essendo un'animalista certe cose sono inconcepibili! terribile!!!

    ciao

    dany

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  24. Va bene Daniele, però niente effusioni in pubblico, che mi imbarazzo. ;-)


    Concordo pienamente col discorso "ampio" sulla Cina. Barattiamo i diritti umani col "mercato" senza battere ciglio.

    Una tristezza infinita.

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  25. Anch'io firmo, ma preferisco non vedere perché non so se riuscirei a sopportare quelle immagini. Ho una gatta a cui voglio un bene infinito e amo gli animali. Barbari.

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  26. sto con HSeldon...sarebbero talmente tante le petizioni da firmare: perchè ignorare le galline allevate in batteria o le oche ingrassate... ma che fare per le bambine infibulate, per le donne lapidate e via di questo passo? Il mondo ha sempre fatto schifo solo che lo sapevano in pochi. Adesso siamo tutti informatissimi ma una firma conta quel che costa: niente. Diverso sarebbe il boicottaggio mondiale su alcuni prodotti ma...

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  27. firmo ma preferisco non vedere.


    Ciao, Daniele, sono di corsa!


    Un abbraccio.


    cris

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  28. Daniele ciao, io firmo ma non ho capito dove lo devo fare? Lo sai che non sono esperta ;)

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  29. Leggendo anche gli altri commenti, mi vengono un po' di pensieri, temo alla rinfusa, e me ne scuso. Prima di tutto il ricordo la mia prima tessera dell'ENPA, ad appena otto anni. Riportava una frase di Leonardo, che diceva che uno stato non si sarebbe mai potuto dichiarare realmente civile sinché non si fosse fatto integralmente carico della tutela e cura dei propri animali, così come fossero anch'essi cittadini a pieno titolo. E senza andare lontano, vorrei solo ricordare lo scandalo, anche di pochi giorni fa, dei nostri tanti canili-lager che periodicamente ci fanno versare una lacrimuccia sul piatto della minestra (dato che l'orario dei tiggì e quello di cena coincidono) ma non impediranno all'ennesimo coglione criminale di turno, di regalare un cucciolo per Natale e poi scaricarlo in autostrada alle prime ferie della famiglia!

    L'esempio della Cina, con le numerosissime applicazioni della pena di morte e l'applicazione della tortura, oltre al commercio di esseri umani costretti in condizioni di schiavitù, è particolarmente emblematico di uno stato che non si fa carico neppure della tutela e protezione dei propri cittadini umani, quindi è un po' come sparare sulla croce rossa... anche se è vero che a parte iniziative di enti dedicati, quali Amnesty International, questo non impedisce alla comunità internazionale di mantenere tranquillamente rapporti politici ed economici con questa nazione, particolarmnete oggi appetibile dal punto di vista commerciale. Quindi uno degli argomenti che questo post, secondo me solleva, è quello relativo al potere che ha o che dovrebbe avere l'opinione pubblica, e quali siano le vie migliori (per me, quelle che spingono le istituzioni a prendere atto di tale opinione, e ad agire di conseguenza).

    E già che ci siamo vogliamo ricordare la caccia e il commercio illegali di molte specie animali usate nella farmacopea tradizionale cinese - per dire, vogliamo parlare delle tigri in via d'estinzione, come se i cinesi, a parte la politica demografica che devono rispettare, non potessero usare il viagra come tutti?

    >:(

    Oltre alla Lav, anche il WWf avrebbe parecchie cosette da dire...

    Se però già in Italia riuscissimo a far applicare le leggi, che ci sono (l'inasprimento delle pene è in genere solo la dichiarazione del proprio fallimento da parte del braccio esecutivo dello stato), per la protezione dell'ambiente e delle specie animali, oltre a quelle per maltrattamento nei confronti degli animali, avremmo fatto un bel passo in avanti, e magari saremmo pure più credibili quando rimproveriamo gli errori altrui.

    Queste sono tutte cose delle quali dovremmo comunque ricordarci, come nazione, dal momento della apertura dei mercati cinesi, soprattutto se come ci si augura, ed è la vera grande sfida per l'economia internazionale, questa apertura non si risolva come la solita dislocazione dequalificante della produzione a fini di sfruttamento di una mano d'opera a basso costo, e poi, appena la controparte mangia la foglia, si scappa via!

    Quanto alle petizioni: è una vita che firmo quelle per arrivare a un referendum sulla caccia, che perlomeno regolamenti più seriamente la tutela delle specie in via d'estinzione, o i perido della cova o anche la libera circolazione per fondi agricoli, proprietà private, di cittadini armati, che è l'unica situazione del genere che era, almeno al punto legislativo al quale ero rimasta io, tollerata dal codice.

    Abolirla no, non ci spero: c'è almeno un milione di Italiani che su questo business ci vive, e quando si chiedono cambiamenti radicali di abitudini consolidate, questo è un altro aspetto importante che pesa, molto, sulle eventuali decisioni prese, ma al quale pare non si pensi mai.

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  30. Ho visto anch'io quel filmato.

    Nel mondo ci sono cose terribili, sotto i nostri occhi, che restano invisibili.

    Fanno male a chi ha anche solo un briciolo di cuore.


    Un sorriso ho firmato

    Mister X di COmicomix

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  31. I cinesi sono proprio un popolo crudele. Con gli animali e con i bambini, se ci pensi. Costruiscono giocattoli tossici o pericolosi. E vogliamo parlare di quello che hanno fatto al Tibet?

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  32. Uhm, lo dico per il commentatore #27: i cinesi non sono un popolo crudele. Come i tedeschi non sono un popolo di nazisti e gli italiani non sono un popolo di mafiosi.

    Detto questo...


    Daniele, non credo che potrei resistere a vedere un filmato del genere. :((

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  33. il filmato non m'interessa... non riuscirei a reggerlo ma dimmi dove posso firmare... qui non è tanto questione del politically corect, secondo me, ma di reagire alle mostruosità, vengano esse dal nord dal sud dall'est o dall'ovest del mondo

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  34. fatto tempo fa, postai pure un filmato, non so se lo hai mai visto...

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  35. Jo e la mê cjice, che je ca dongje di me, no volin viodi nuie e o sin stracs e o lin a durmî, jo tal liet e je te sô scune. No vin nuie cuintri di nissun, tant mancul cui cinês. Se o tachin cun cualchidun o varessin une liste lungje scomenzant dai 'merecans e parcè no cui francês, e cui...

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  36. Ho visto il filmato. Non porto pellicce ed evito, ora, quei giacconi col pelo di coniglio.

    Sono stata strettamente vegetariana.

    Le donne intelligenti indossano un cappotto. Esistono dei capi sintetici molto caldi.

    Non entro, Daniele, in campo politico. Lo farò, se avrò qualcosa da dire in tempi di maggior serenità.

    Ti abbraccio con grandissimo affetto.

    danis

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  37. sì, concordo con roberto, è di due anni fa e anche la petizione a quel che ne so è finita nel nulla profondo, sono pratiche sempre da condannare, come lo sono quelle sempre che riguardano come dare morti a tutti senza eccezioni agli animalid da pelliccia, perchè la pelliccia si ben conservi..ecc... e credo che essere contro significhi non guardare in faccia alcuno, se oggi è la cina o domani il burundi o dopodomani la francia (dico a caso!!), non ci trovo nessuna stranezza ma solo sdegno per pratiche non accettabili.

    chicca


    P.S. Daniele sìì son romantica e mettere quei versi di Faber era per attenuare la "melassa" delle foto, ahahah e tu hai capito, tanto di cappello!!


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  38. Ti assicuro che succedono cose molto più incivili dalle mie parti e qui non siamo a detta di molti "incivili"

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  39. ho firmato qualche giorno fa perche' anch'io ho trovato la petizione su internet ma non ho avuto il coraggio di guargare il filmato;in svizzera sta succedendo la stessa cosa con i gatti

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  40. invito tutti a dare un occhio alla rubrica "il Disinformatico" di Paolo Attivissimo dal titolo "Cane lasciato morire per "arte". Leggere tutto, fino alla fine: apre gli occhi su certa ipocrisia.

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  41. invito alla lettura (fino alla fine) de "il Disinformatico" di Paolo Attivissimo, titolo: Antibufala: un artista affama un cane fino a farlo morire. Apre gli occhi su certa ipocrisia

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  42. Già guardai e già firmai...


    Ma, e qui nn vorrei sembrare troppo disumano o in questo caso dis-animale, ci sono cose più importanti per ora. E mi spiego meglio.

    Non vorrei fare paragoni indecenti ma nel mio momento pessimista vorrei ricordare l'impotenza della moratoria per la pena di morte e di tutte quelle battaglie umane che da tempo vengono portate avanti...

    E mi sembra inutile pensare di bloccare questo "evento commerciale" cinese (universale cmq) che non è altro che un rapporto offerta (cina) domanda (europa)... Spero di contribuire a cambiare le cose nella mia vita quotidiana e nelle mie scelte di mercato, la lotta collettiva nel mio piccolo è finita da tempo.

    Ciao.

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