I'm Only Human
Non è che mi dispiaccia perchè la morte di Biagi sbatterà in faccia a qualcuno la sua meschinità.
Mi dispiace perchè è morta una persona coerente, che ha sempre detto quello che pensava.
Non abbassava mai lo sguardo e questo in un Paese, dove, spesso, si guarda altrove perchè non si ha coraggio, non si hanno le palle.
Non mi piaceva sempre, a volte il suo tono troppo sommesso mi faceva riflettere su una morbidezza che non era certo d'intenti, ma un pò noiosa: fu cacciato da molti giornali, e tornò sempre a fare il suo mestiere.
Ora sarà una pletora di becchini e riesumatori, di chi si pente e di chi gongola.
Ricordiamo un Uomo, per favore, solo un Uomo.
Noi che spesso uomini non sappiamo essere.
(In tutto questo domina, purtroppo, la solita mancanza di tatto Italiota. Prodi ricorda l'editto "Bulgaro" ed il leccapiedi dell'uomo di plastica lo bacchetta perchè è inopportuno. Detta da lui, questa cosa, rende ancor più valente la figura di Biagi e misera la loro).
John Latham, "God Is Great (n° 2)", 1991, Tate Modern, London.
Non è che mi dispiaccia perchè la morte di Biagi sbatterà in faccia a qualcuno la sua meschinità.
Mi dispiace perchè è morta una persona coerente, che ha sempre detto quello che pensava.
Non abbassava mai lo sguardo e questo in un Paese, dove, spesso, si guarda altrove perchè non si ha coraggio, non si hanno le palle.
Non mi piaceva sempre, a volte il suo tono troppo sommesso mi faceva riflettere su una morbidezza che non era certo d'intenti, ma un pò noiosa: fu cacciato da molti giornali, e tornò sempre a fare il suo mestiere.
Ora sarà una pletora di becchini e riesumatori, di chi si pente e di chi gongola.
Ricordiamo un Uomo, per favore, solo un Uomo.
Noi che spesso uomini non sappiamo essere.
(In tutto questo domina, purtroppo, la solita mancanza di tatto Italiota. Prodi ricorda l'editto "Bulgaro" ed il leccapiedi dell'uomo di plastica lo bacchetta perchè è inopportuno. Detta da lui, questa cosa, rende ancor più valente la figura di Biagi e misera la loro).
John Latham, "God Is Great (n° 2)", 1991, Tate Modern, London.
un nonno un po' petulante... ma non ce ne sono più tanti di uomini così.
RispondiEliminaniente. a me faceva andare avanti quello che una volta ha detto. anzi, ha scritto. una cosa sui giornalisti di provincia e la trincea. e questo lavoro che sembra facile, che sembra da saccenti, da tuttologi ed invece è fatto di umanità. e fatica. almeno per una parte di giornalisti.
RispondiEliminaCi mancherà.
RispondiEliminafarò di tutto per perdermi i telecoccodrilli di circostanza.
RispondiEliminapasso da te per salutare il nostro "grande Papà Enzo", pietra miliare della nostra storia.
RispondiEliminaCiao Macca, buona giornata.
Sì ricorderò solo un uomo come hai detto tu... e cercherò i spegnere la televisione che acendo sempre più raramente... Non sempre piaceva neanche a me, ma era un uomo libero. Questo è quello che conta. Giulia
RispondiEliminagià.
RispondiEliminacaffé sempre per te ci mancherebbe :D
bacio
"cerca di esere uomo prima di essere gente" recita una canzone...
RispondiEliminale toffee mi ricordano l'irlanda e il suo latte, il mijore che abbia mai avuto...
ascolta il tuo cd preferito, la musica fa viaggiare senza partire e ...buon viaggio...
marianchela
www.petali.splinder.com
Ciao tesoro..
RispondiEliminaSbaglio o tra poco sarai nella capitale?
:)
la normalità l'associo alla noia, alla ciclicità alle cose che si ripetono uguali.
RispondiEliminaper biagi mi spiace, come montanelli. anche se in tv era stancante, scriveva in modo unico
sìì concordo!!!
RispondiEliminaun uomo
chicca
una bellla persona in meno
RispondiEliminasu questo pianeta.
ciao
mi spiace
RispondiEliminasplinder si è mangiato un mio commento su questa traccia di memoria.
pazienza
forse non era importante
Fatte sentì allora.
RispondiElimina:)
ce ne vorrebbero di più, di persone sagge e coerenti come lui
RispondiEliminaci mancherà, ma si sapeva già da cinque anni, per quanto mi riguarda lo hanno ucciso da sofia
ciao caro
luca
sì macca
RispondiEliminadicevo - più o meno - che ho tirato fuori dallo scaffale un libretto che lo contraddistingue molto fra i giornalisti italiani:
Cara Italia, Eri 1998
un viaggio nei comuni e regioni italiane tutto giocato su autobiografia, ricordi, citazioni letterarie, notizie, leggerezza della scrittura .
un segno del suo stile.
quello di esplicitare la sua soggettività per filtrare lo sguardo di giornalista
vediamo se splinder approva ...
ho accusato ingiustamente splinder
RispondiEliminaera finito da me, nella risposta al tuo commento
lo ricopio:
tiro fuori un suo libretto che, mi sembra, racconta bene il suo stile di giornalista:
Enzi Biagi, Cara Italia, Rai Eri, 1998
un giro per il nostro paese, arricchito da centinaia di citazioni letterarie.
autobiografia, biografie, notizie, curiosità, giudizi ironici ...
alcuni suoi libri - ne ha scritti davvero tanti - sono durevoli.
nei giorni dei morti: 1920-2007, 87 anni.
il tempo stringe anche quando è lungo
Cristo l'ho appena saputo grazie al tuo commento. Mi dispiace moltissimo, l'ho sempre considerato un ottimo giornalista, e non lo dico perchè è morto oggi.
RispondiElimina................
te sei mistico
RispondiEliminastef
quoto finazio.
RispondiEliminascusa la latitanza, qualche sfi...da qua e là...
mega abbraccione
Ecco sì, sono d'accordo... non è stato il migliore, aveva i suoi difetti.
RispondiEliminaEcco sì, sono d'accordo... non è stato il migliore, aveva i suoi difetti.
RispondiEliminaEcco sì, sono d'accordo... non è stato il migliore, aveva i suoi difetti.
RispondiEliminaEcco sì, sono d'accordo... non è stato il migliore, aveva i suoi difetti.
RispondiEliminaEcco sì, sono d'accordo... non è stato il migliore, aveva i suoi difetti.
RispondiEliminaoggi giorno di silenzio....e rispetto...
RispondiEliminail rancore ...un'altra volta...
..ciao
Morte
RispondiEliminaQuando muore
un poveraccio
nessuno lo sa
quando muore
un personaggio
lo sanno tutti
questo non mi va.
La morte di un uomo
è la morte!
Uguale per tutti.
Quando la morte
è naturale
ben venga
quando si uccide
si fanno guerre
i morti
non si contano più.
Tutto diventa normale.
Rispetto per un uomo
che non c'è più
e provo un grande dolore
per chi è morto
di fame di sete
e ammazzato.
Tanta tristezza
per coloro che hanno
avuto una vita piena di nulla
e sono morti
senza sogni
senza onori
e sono morti
ancora piu poveri.
franca bassi
Gia ho appena sentito Prodi alla radio in una intervista con la Palombelli, tutta incentrata su Biagi, poi sicuramente arriverà il becchino per eccellenza vespa..
RispondiEliminaA me non mi era simpatico, io forse ho sempre preferito le ardenti parole di Montanelli al tono sommesso di Biagi..pero come scrivi tu, ha sempre mantenuto una certa coerenza..si definiva cronista...gia ricordiamo un uomo che ha vissuto coerentemente il suo mestiere..ed ora restera il vuoto di un giornalismo perduto...
Montanelli, Biagi...stanno scomparendo i giornalisti veri...
RispondiEliminaPrima Montanelli, poi lui. Mai che ci lasci... che so... Vespa.
RispondiElimina(^o^)
Mi piace ricordarlo come un uomo, starò anch'io lontana dai tiggì e non posso però dimenticare i cinque anni in cui lo hanno fatto tacere.
RispondiEliminaCiao.
Abbraccio.
Cri
Epperò di brav'uomini ce ne son tanti, mentre di giornalisti così....
RispondiEliminac'è il bello e il brutto dappertutto, peccato che il bello se ne vada sempre prima del brutto!
RispondiEliminaHai ragione ricordiamo l'Uomo...noi che a volte non abbiamo il coraggio di essere tali.
RispondiEliminaBel post, ciao
angela
Non amo i necrologi, soprattutto quando a farli è la stampa e la televisione ipocrita. Non ero neanche un eccessivo estimatore di Enzo Biagi:troppo algidamente distante e l'informazione oggettiva, spesso raccontando solo i fatti, omette di dire come questi si sono formati.Però di certo uno come lui è stato testimone scomodo, soprattutto negli ultimi anni della sua vita e l'ho ammirato per questo.Spero che le tante prefiche che ne ricorderanno la memoria-Vespa in testa- siano colpite da paralisi mandibolare.
RispondiEliminaDaniele, a me va di ricordare il Giornalista con la G maiuscola.
RispondiEliminaChé di Uomini in fondo, se ne trovano ancora, qua e là nella vita quotidiana: invece trovare Giornalisti per cui "è meglio essere cacciati per aver detto qualche verità, che restare a prezzo di certi patteggiamenti", è più difficile...
non potevi avere parole migliori per descrivere un uomo che ha semplicemente vissuto e non si è lasciato vivere...buona serata
RispondiEliminaNo vevi nancje finût di scrivi che te prime version che o stevi scrivint o cjati il to coment. Mandi
RispondiEliminaho letto gli ultimi post e, anche se meriteresti, non voglio inchinarmi per paura di...
RispondiEliminavai a dare un'occhiata che ti ho ascoltato...
sembra che sono sorda ma quando un'amico mi chiede qualcosa, subito rispondo!
se è vero che vai nella capitale fai una deviazione e passa di qua!;))
Ha scritto degli ottimi libri ma non ne ho fatto un eroe solo per le sue vicissitudini televisive, del resto, ci sono i previlegiati che non vanno mai in pensione. Una preghiera per la sua anima. Ti abbraccio di nuovo.d.
RispondiEliminastamattina quando ho leto la notizia ero davvero triste...un uomo sempre coerente e libero...
RispondiElimina@daniele mattioli
RispondiEliminavisito sempre con molto interesse il tuo blog.buona giornata
La cosa più triste, se già ci starà osservando, è essere ricordati e raccontati da chi fa la stessa professione ma in malo modo.
RispondiEliminaCredo non ci sia cosa peggiore.
io credo ovunque sia stia già sorridendo, invece. con quel sorriso tra l'ingenuo e l'ironico di chi non dà giudizi. ma osserva. e racconta. e vive. scegliendo.
RispondiEliminail mio biongiorno, Daniele. Passano le buriane, passano le tempeste, vado a mettere su un caffé. Che il sonno fa più fatica, a passare. :D
Che perdita! Da qundo ero bambino che lessi Storia di Roma a fumetti mi "innamorai" di lui e il suo stile pacato, tranquillo ma pungente e sempre arguto, lo ha reso, a mio avviso, una delle migliori voci del Novecento. Ci mancherà.
RispondiEliminaL'unica cosa è che sono d'accordo con Prodi nel ricordare e sottolineare come l'uomo delle libertà lo abbia trattato, cosa che fece anche con Montanelli (visto che è stato citato in qualche commento).
Gli Italiani si scordano troppo spesso le cose!
Che poi sia di cattivo gusto farlo nel giorno del lutto mi mette completamente d'accordo con te.
Un abbraccio
Anche qui un caro saluto al caro Enzo Biagi. Nel mio blog mi è sembrato giusto ricordare che negli ultimi anni Berlusconi ci ha privato della sua voce.
RispondiEliminaSecondo me non è di cattivo gusto ricordarlo, proprio perché ero affezionato al suo punto di vista e vederlo fuori dalla sua Casa (come lui usava riferirsi alla RAI) mi ha dato non poco fastidio.
Ciao!
Bondi... da comunista a autore de "Una storia italiana... visto il passato di questo "trasformista" dovrebbe capirci di editti bulgari, no?
RispondiEliminaSono tutti uguali ... guardano tutti solo ed esclusivamente alla propria convenienza ... E' facile schierarsi quando torna comodo o lodare chi non c'è più quando prima non si è fatto nulla per riparare ai torti subiti ...
RispondiEliminaAnche la sinistra se la sarebbe presa con Biagi o con Santoro se avessero osato dire qualcosa di storto ... non illudiamoci ... guardate cosa succede con i magistrati ...
Solo che se lo fa Berlusconi viene giù il cielo ... se lo fa qualcun'altro invece ...
Purtroppo sono cresciuto ed alle favole non credo più.
Voglio essere governato da politici stranieri: almeno vedo faccie nuove, costano di meno e sono più efficienti.