Carità di Patria
Moderatamente ottimista, lo sono sempre: Patriottico fino al limite consentito, che non è molto alto, in effetti.
Apparso oggi sui giornali (e ve lo lascio integrale qui, tradotto, tranquilli), l'articolo del “New York Times” del 13 Dicembre non mi sembra meriti troppe svenevoli e tutto sommato inutili prese di posizione (vedi “La Repubblica” odierna).
Perchè non va oltre a cose che leggete ogni giorno su molti Blog, o che vengono dette da persone di vostra conoscenza.
E' il solito, immancabile, punto della nostrana situazione vista con gli occhiali degli Americani: già sentito, dài.
Predicare e razzolare son due cose distinte. E badate che non mi sono sentito offeso nel mio amor Patrio, proprio no: riconosciamolo, che un po' senso lo facciamo.
Manca solo una cosa, a mio modestissimo parere: che almeno Noi, Italians, le Guerre basate sulle chiacchiere non le facciamo.
Per fortuna.
(Chiosa: Adinolfi, sai che ti voglio bene, ma qui il problema non è aprire un'attività in un garage. E' avercelo, il garage).
(Chiosa due: un'intera trasmissione ,o quasi, "Zapping", di "Radio Uno" per sentire una sfilza di ascoltatori e personaggi dell'informazione più o meno incavolati per l'articolo in questione. Possibile che siamo Italiani solo quando qualcuno ci fa vedere i nostri difetti? "Nil est dictu facilius"...).
L'articolo è stato tradotto dall'Amica Manuela Vittorelli (http://mirumir.blogspot.com/) che ringrazio di cuore, sopratutto per la pazienza.
La segnalazione dello stesso la debbo a “Piccolo Kin” (http://picolokin.splinder.com/). Grazie anche a te.
Giorgio Morandi, "Paese", 1935, Galleria d'Arte Moderna (GAM), Torino.
Moderatamente ottimista, lo sono sempre: Patriottico fino al limite consentito, che non è molto alto, in effetti.
Apparso oggi sui giornali (e ve lo lascio integrale qui, tradotto, tranquilli), l'articolo del “New York Times” del 13 Dicembre non mi sembra meriti troppe svenevoli e tutto sommato inutili prese di posizione (vedi “La Repubblica” odierna).
Perchè non va oltre a cose che leggete ogni giorno su molti Blog, o che vengono dette da persone di vostra conoscenza.
E' il solito, immancabile, punto della nostrana situazione vista con gli occhiali degli Americani: già sentito, dài.
Predicare e razzolare son due cose distinte. E badate che non mi sono sentito offeso nel mio amor Patrio, proprio no: riconosciamolo, che un po' senso lo facciamo.
Manca solo una cosa, a mio modestissimo parere: che almeno Noi, Italians, le Guerre basate sulle chiacchiere non le facciamo.
Per fortuna.
(Chiosa: Adinolfi, sai che ti voglio bene, ma qui il problema non è aprire un'attività in un garage. E' avercelo, il garage).
(Chiosa due: un'intera trasmissione ,o quasi, "Zapping", di "Radio Uno" per sentire una sfilza di ascoltatori e personaggi dell'informazione più o meno incavolati per l'articolo in questione. Possibile che siamo Italiani solo quando qualcuno ci fa vedere i nostri difetti? "Nil est dictu facilius"...).
L'articolo è stato tradotto dall'Amica Manuela Vittorelli (http://mirumir.blogspot.com/) che ringrazio di cuore, sopratutto per la pazienza.
La segnalazione dello stesso la debbo a “Piccolo Kin” (http://picolokin.splinder.com/). Grazie anche a te.
Giorgio Morandi, "Paese", 1935, Galleria d'Arte Moderna (GAM), Torino.
Ottima la scelta del "polveroso" Morandi :)))
RispondiEliminamandi
piuttosto che parlare di noi e del nostro paese delle meraviglie, magari i carici "amici" Americani, farebbero meglio a pensare ad altro e non solo ai propri morti nella war economy Iraquena.
RispondiEliminaForse tu non lo sai, ma per la seconda volta il texano terrorista democratico ha posto per la seconda volta il veto alla legge che permetteva di espandere la copertura sanitaria pubblica a 10 milioni di famiglie con bambini con reddito medio basso.
Oramai non riesco più a tenere Bush, sta diventando troppo per me!
conoscevo quel pezzo, e non mi meraviglia , è un modo coem un altro per dire insomma non solo noi siamo alal frutta
RispondiEliminaforse il nostro giornalista ha dimenticato di dire che proprio questo periodo è per gli usa ben peggio del nostro, e che alcune fasce di lavoratori sono ad una soglia di povertà mai rasentata...ma come sempre è sempre meglio guardare nel prato del vicino...
chicca
Però, a pensarci, bene alle guerre basate sulle chiacchiere partecipiamo...
RispondiEliminaDaniele
Non riescono mai a farsi gli affaracci loro!!
RispondiEliminaEppure qualche problemino mi sembra non gli manchi...
Hanno parecchi schelestri nei loro armadi, e continuano ancora a fare scheletri.
RispondiEliminaMah, ho letto l'articolo e mi ha stupito più che altro la scelta di piazzarlo in prima pagina, quasi contenesse chissà quale rivelazione.
RispondiEliminaAvrei apprezzato di più se, in luogo di un mix di fumisterie, mezze verità risapute e pseudo ricerche, l'autorevole giornale americano avesse riportato la situazione paradossale di una nazione che non ha la minima idea di cosa sia la pianificazione di lungo periodo, che affida oltre l'80% della movimentazione merci al trasporto su gomma e che, perciò, può essere tranquillamente messo in ginocchio da TIR selvaggio e dagli sciacalli che poi banchettano su questa situazione.
Come diceva qualcuno, si guarda ai guai nel giardino del vicino per consolarsi delle erbacce che crescono sul proprio.
La storie penze e je che no rivarin a dâ ai nestris fîs une vite, un mont miôr di ce che o vin vût nô. E nô o vevin vude la gole di gambiâlu, a lôr chê gole i mancje. Varan bisugne vincj agns a mancul par podê vê une Italie che torni a cori, cun chest svilup o cuntun altri.
RispondiEliminaDaniele. La grande democrazia ha tanta voglia di essere forte.
RispondiEliminaDa sempre siamo vittime di tristi considerazioni, stavolta a ragione...almeno un pò.
Un abbraccio.
danis
buoin week end...naturalmente
RispondiEliminabuoin week end...naturalmente
RispondiEliminabuoin week end...naturalmente
RispondiEliminabuoin week end...naturalmente
RispondiEliminamacca te resti un grande:)))
RispondiEliminastef
Ma andassero a quel paese ... il loro!
RispondiEliminaUn abbraccio caro!
Non capisco questa generalizzazione sugli americani.
RispondiEliminaE' come se italiani volessere dire = Prodi, =Berlusconi.
UN giornalista, americano per caso perché l'articolo l'avrebbe potuto scrivere un qualsiasi giornalista straniero, ci descrive per quello che siamo: un popolo con le braghe calate.
Cosa solo queste invettive contro GLI AMERICANI?
E' la pura e semplice verità. E i compromessi a cui allude lui citando Severgnini li abbiamo fatti tutti, compresi quelli che scrivono commenti indignati.
Tutti abbiamo cercato l'amico, tutti abbiamo raccomandato qualcuno, tutti - se ne abbiamo avuto l'occasione - abbiamo cercato di eludere, evadere, evitare il rispetto di leggi che erano lì apposta per tutelare IL PAESE e non l'interesse del singolo.
Siamo un popolo di pecore (e mi ci metto mestamente in mezzo) quandi piantiamola con 'ste lacrime di coccodrillo, grazie...
Alessandro
volevo dire esattamente ciò che ha detto blualessandro, forse sarei stata meno diretta, ma i concetti sono quelli. "L'amicizia" con gli americani tra l'altro ha ragioni storiche, non dimentichiamoci i balletti italiani della seconda guerra mondiale e le conseguenze. Con questo vorrei precisare che non nutro alcuna simpatia per Bush, ma ciò che dice l'articolo non sono invenzioni, ma triste realtà ed è questo che deve farci riflettere.
RispondiEliminaMmm....sto molto attendo a non confondere il patriottismo con quello che viene comunemente detto "farselo mettere nel culo".
RispondiEliminaSpesso coincidono.
saluti..
Ci lamentiamo che il vicino guarda l'erbaccia del nostro giardino solo perchè intravediamo quella che cresce nel suo? Questo è ancora più triste dell'articolo postato da Daniele.
RispondiEliminaChe poi, confondere Bush, Spogli e Luttwak con "gli Americani" è un po' come confondere Riina, Provenzano e Andreotti con "gli Italiani".
Quello che mi sembra davvero dirompente nell'articolo è:
1) Dà voce agli Italiani più di qualunque giornale italiano.
2) (che segue immediatamente da 1)
La critica silenziosa al sitema italiano dell'informazione. Non dice una parola sull'informazione italiana... fondamentalmente perchè, come il suo articolo dimostra, l'informazione italiana non esiste.
3) La critica pungente alla nostra democrazia da terzo mondo. Il corrispondente americano deve spiegare con una nota al margine che in Italia i cittadini non eleggono direttamente i propri rappresentanti. Non può dire nemmeno "modello alla tedesca/spagnola/turca". Perchè siamo un caso unico al mondo.
Non so davvero perchè ci consola pensare che Bush è un criminale. Che poi, a dirla tutta, come dice anche Daniele, il suo braccio armato siamo noi.
Io non so l'inglese e mi dispiace, tu mi hai fatto tradurre l'articolo l'ho trovato molto bello, perchè ormai si dà per scontato che tutti lo sappiano... Quindi l'ho trovato un gesto carno. Hai ragione tu, è assurdo che noi parliamo dei nostri problemi solo quando ce lo dicono gli altri... E quante chiacchiere si disperdono nel nulla. Giula
RispondiEliminatutto vero...
RispondiEliminaanche se mi viene da dire ...senti da che pulpito vien la predica....
abbiamo molti difetti..noi italiani..ma storicamente siamo leggermente più scafati degli americani...
loro hanno avuto i bush e i clinton(?)..
noi i prodi e i berlusconi...
e siamo certi che in america si stia meglio che in italia?
ma in quanto a guerre(e relativo uso d'armi)...nessuno li batte(tranne che sul campo)....
ciao e buon fine settimana..
Concordo con molti commenti. Sinceramente un plauso a Fisher per aver Parlato dell'Italia vera e non quella dei Delitti della Città X di provincia tranquilla! Bambini Del Fantapaese di liggiù
RispondiEliminasiamo prorpio italioti, se c'incazziamo per le (evidenti) verità che ci illustrano. generalizzazioni, si, ma nessuna cazzata.
RispondiEliminaeh già, un pò di senso lo facciamo ma c'è chi ci supera.
RispondiEliminaBuon fine settimana.
Cris
Ben venga se serve per svegliarci e soprattutto svegliare questa classe politica che pensa solo ad arraffare. Ogni giorno abbiamo morti sul lavoro, morti per la malasanità, emergenze rifiuti, collusioni tra mafia e politica, scandali di tutti i generi... A noi forse tutto questo comincia a sembrare normale, perchè ci stiamo abituando, ma tutto ciò in un paese civile e democratico non sarebbe per nulla normale, quindi, anche se a malincuore, penso che siamo indifendibili. Approfittiamo delle critiche per migliorarci. In fondo, poi, pure il censis non ci ha trattato meglio, forse ci tocca aprire gli occhi e unirci per cambiare le cose!
RispondiElimina"che almeno Noi, Italians, le Guerre basate sulle chiacchiere non le facciamo"...
RispondiEliminano, no, anche noi le Guerre le facciamo appoggiando chi le fa basate sui morti...