Burn the China?
Una giornata nuvolosa d'estate può essere una fortuna.
Rara, capita anche nell'assolata Grecia.
Le torme di turisti intruppati e vocianti si disperdono, magari sostano più a lungo davanti ad inutile paccotaglia o cercano di capire se l'ούζο gli piace.
Allora, ciò che rimane dello stadio d'Olimpia appare silenzioso, più vasto, tra gli alberi ed il vento.
Percepire ciò che fu, quel luogo, è più semplice, più chiaro: fuori da uno sport che adesso è solo business, record, immagine e globalità, in un Mondo così piccolo d'andar stretto.
Da lì riparto per la Cina di adesso, Nazione sconosciuta anche a se stessa, gigante millenario ormai decaduto e mai rialzato.
Paese troppo facilmente esaltato (e non solo da quella parte politica che adesso, per cambiare, viene tacciata di ipocrisia) da tutti; per convenienza, per tradizione, per ignoranza, per paura.
Paese complicato come solo quelli che hanno fatto la Storia sanno essere: così sazio di contraddizioni da non riuscire più a guardare oltre i propri limiti.
Paese violento, che non sfugge al desiderio d'imporre un dominio che sa d'antico, d'inutile, di violento.
Da lontano, da Olimpia o da una qualsiasi città d'Europa, appare indistinto qualunque avvenimento che non sia a portata di sguardo: solo il cuore, il principio, possono accorciare queste distanze.
Potrebbe bastare, ma non rende meno acuta la sensazione d'impotenza e d'inutilità, di vergogna e ritrosia, che attanaglia: da me, persona qualsiasi, fino a quelli che credono di contare, ma che sono o troppo vigliacchi o troppo menefreghisti per capire che la Vita di ognuno, su questo pianeta, è più importante dei soldi, del benessere egoisticamente proprio.
A quanto pare lottare per la Libertà, la dignità, l'autodeterminazione, il futuro non ha importanza.
Come non ha importanza questa Olimpiade.
E' solo un chiacchierio indistinto che non copre la nostra pochezza.
Photo by http://domblr.tumblr.com
Una giornata nuvolosa d'estate può essere una fortuna.
Rara, capita anche nell'assolata Grecia.
Le torme di turisti intruppati e vocianti si disperdono, magari sostano più a lungo davanti ad inutile paccotaglia o cercano di capire se l'ούζο gli piace.
Allora, ciò che rimane dello stadio d'Olimpia appare silenzioso, più vasto, tra gli alberi ed il vento.
Percepire ciò che fu, quel luogo, è più semplice, più chiaro: fuori da uno sport che adesso è solo business, record, immagine e globalità, in un Mondo così piccolo d'andar stretto.
Da lì riparto per la Cina di adesso, Nazione sconosciuta anche a se stessa, gigante millenario ormai decaduto e mai rialzato.
Paese troppo facilmente esaltato (e non solo da quella parte politica che adesso, per cambiare, viene tacciata di ipocrisia) da tutti; per convenienza, per tradizione, per ignoranza, per paura.
Paese complicato come solo quelli che hanno fatto la Storia sanno essere: così sazio di contraddizioni da non riuscire più a guardare oltre i propri limiti.
Paese violento, che non sfugge al desiderio d'imporre un dominio che sa d'antico, d'inutile, di violento.
Da lontano, da Olimpia o da una qualsiasi città d'Europa, appare indistinto qualunque avvenimento che non sia a portata di sguardo: solo il cuore, il principio, possono accorciare queste distanze.
Potrebbe bastare, ma non rende meno acuta la sensazione d'impotenza e d'inutilità, di vergogna e ritrosia, che attanaglia: da me, persona qualsiasi, fino a quelli che credono di contare, ma che sono o troppo vigliacchi o troppo menefreghisti per capire che la Vita di ognuno, su questo pianeta, è più importante dei soldi, del benessere egoisticamente proprio.
A quanto pare lottare per la Libertà, la dignità, l'autodeterminazione, il futuro non ha importanza.
Come non ha importanza questa Olimpiade.
E' solo un chiacchierio indistinto che non copre la nostra pochezza.
Ciao caro amico mio. Cosa dire è difficile da sapere soprattutto quando la banalità di un giudizio sembra la più grande verità. Qui è un problema d'economia e niente altro. Tutti sono consapevoli di cosa sia la Cina, di quali orrendi crimini si macchi ogni giorno, ma la sfera di comando, quella che da noi conta, è ferma nel considerare ciò che è altro da noi esclusivamente in termini bellico-economici. La Cina è il paese con le riserve di dollari più grandi al mondo. E' un mercato che da da mangiare a tutta l'economia mondiale e i governanti Cinesi ormai pienamente capitalizzati ma ancora innamorati della repressione in puro stile Stalinista, gongolano nella consapevolezza che i nostri governi caleranno sempre le braghe di fronte a questo. La Russia di ieri è nulla in confronto alla Cina di oggi. Ed è singolare che coloro che nella sfera politica di oggi, qui da noi, si addannano a chiedere misure protezionistiche, siano poi gli stessi che volgiono proteggere l'economia italiana, fatta di viti, bulloni, legname e chissà cosa provenienti dalla Cina e che proprio su questi materiali a basso costo basano la propria richezza. C'è qualcosa che non torna ... a me.
RispondiEliminaUn abbraccio!!!!!
Sopratutto c'è una straversalità che accompagna ogni schieramento. La motivazione economica, in sè, è più che sufficiente come scusa per l'immobilismo, ma è suportata da un'altra altrettanto grande dose di paura politica. Anche se sembrano esserci segnali di un abbassamento della crescita, la Cina resta la nazione più politicamente importante di tutto lo scacchiere Asiatico, dove la Russia ha perso il suo primato (infatti si sta di nuovo accanendo contro l'Europa). Gli USA hanno troppo bisogno di alleati forti per prendere decisioni umanitarie nette e l'Europa non ha ancora una vera politica estera comune. Giocoforza, quel che accade in Tibet, non ha mai veramente smesso di succedere; solo che, oltretutto, ci ritroviamo con un'informazione di facciata, ben al calduccio del potere di turno. Mettici anche il resto: il Kosovo, l'India, la questione Turca, quella medio-orientale ed avrai il quadro totale dell'inutilità avvilente della diplomazia tradizionale.
RispondiEliminaDaniele
E' solo un ennesimo esempio della dualità della politica - e non chiamatela diplomazia per favore!
RispondiEliminaTutto oggi si regola in base alle leggi di mercato, guerre comprese.
A volte ho come l'impressione che a partire dalle Crociate ad oggi nulla sia cambiato: cosa muove le guerre non sono gli ideali, ma le economie e le ricchezze altrui.
E se non puoi colonizzare un paese con le armate, lo fai trasformandolo in un acquirente dei tuoi prodotti, dopo averlo indotto al consumo.
Chi oggi si butta lancia in resta in manifestazioni pro-tibet lo fa solo a puri scopi elettorali...
Sì... stiamo diventando veramente vuoti e tristi...
Adoro i rompicoglioni! ;-))
RispondiEliminaCiao Daniele,
RispondiEliminacondivido la tua riflessione. A presto mio caro!
un abbraccio
Mauro
Condivido quello che dici. Nessuno farà niente dei grandi... e noi siamo davvero un puntino nell'universo. Un puntino, ma ci siamo. Un abbraccio, Giulia
RispondiEliminaPenso di poter dire che è uno dei migliori post che ho letto sul tema.
RispondiElimina"E' solo un chiacchierio indistinto che non copre la nostra pochezza."
E questa frase è poesia pura. Stupenda
Daniele il Rockpoeta
scritto bene e forte e chiaro.
RispondiEliminanessuno farà niente perchè nessuno fa mai niente.
a volte mi chiedo quanto serva esserci comunque.
bUONA pASQUA!
RispondiEliminaPensavo che eri perplesso per quello, dimmi perché fai uhm al mio scritto :-))))))
RispondiEliminaQuelli reinventati da Neil Gaiman! ;-)
RispondiEliminahttp://www.fantasymagazine.it/notizie/4183/
Allora so che ad ottobre, con Panini Marvel, è uscito Gli Eterni, disegnato da Romita jr., ma io non ce l'ho. Sto leggendo Sandman che è stato ristampato dalla Marvel Planeta in piccoli volumi da € 4,50!
RispondiEliminaNo no, è uscito.
RispondiEliminahttp://www.paninicomics.it/Titolo.jsp?IdTitolo=6759
Tutti noi possiamo boicottare i giochi non guardandoli e non comprando i marchi che li sponsorizzeranno...
RispondiEliminaAnche se forse non potrà servire a molto sarà comunque un gran bel segnale!
Bel post.
Un caro saluto.
Andrea
FANTASTICO Daniele.
RispondiEliminaHai trattato con un exursus storico ed una verita che fa male, un tema così importante, senza parole abusate.
Ti abbraccio. Ci credo. Mi sei prezioso.
danis
purtroppo sto lavorando e vado di fretta ma era doveroso darti il ben tornato, come sempre leggerti fa piacere ma soprattutto riflettere...
RispondiEliminaun abbraccio!
marianchela
concordo!
RispondiEliminaintanto faccio il caffè
vero.. la sensazione di antico e di puro (forse solo un'illusione) nel guardare i resti di Olimpia, così lontani dalle fantasmagorie dei Giochi in epoca moderna i suoi effetti speciali..
RispondiEliminacosì per curiosità sono andata a guardare su Wikipedia dove si sono tenute le Olimpiadi, e quello che mi è saltato agli occhi nella cartina è l'assenza di città del Sud del mondo, chissà perché..
ciao Daniele
Cioè a vedere bene non c'era niente di particolare da capire.
RispondiEliminaOgnuno di noi, imaggino, ogni tanto racconta delle cose e si accorge che le cose che racconta vengono recepite diversamente da quello che lui intendeva dire, e viceversa.
Tutto lì.
Ovviamente quell' "imaggino" avrebbe dovuto essere immagino.
RispondiEliminaOvviamente quell' "imaggino" avrebbe dovuto essere immagino.
RispondiEliminaNon voglio sciupare con le mie inutili parole la tua pacata riflessione.
RispondiEliminaSenza retorica, senza fronzoli.
Intelligente...
Un sorriso semplice
Mister X di Comicomix
Grazie come sempre, "compagno", ma purtroppo incombenze professionali dell'ultima ora rendono la Rete un lusso di tempo che non mi posso permettere 'sto periodo...e ne avrò fino a fine maggio.
RispondiEliminaPer quanto riguarda la Cina, beh, credo che basti l'ennesima "originale" performance Usa nell'escluderli dalla "lista nera" dei Paesi che violano i diritti umani, per far intendere che aria tira ormai...
Ma anche noi in Europa non siamo stati da meno:
questo documento, ratificato nel 2006 ma "ragionato" già nel 2005, del Parlamento Europeo sugli "standard in campo sociale, ambientale ed economico" e sui "codici di condotta"
http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?language=IT&type=IM-PRESS&reference=20050907BRI00034&secondRef=ITEM-001-IT
è stato visto l'unica e sola volta arrotolato e sospeso al muro di un cesso pubblico.
Di Hong Kong, naturalmente..
Condolianze
by globalizzazione
Condivido le tue parole disincantate...
RispondiEliminaun abbraccio
posso solo immaginare quanti interessi girino dietro queste olimpiadi...
RispondiEliminasaluti
Cercare la purezza dello sport in manifestazioni che sono solo una smisurata macchina che per fare soldi passando su tutto e tutti,è oramai pura illusione.Supportare e incoraggiare con l'interesse dei media,le presenze,le sponsorizzazioni,un paese che non rispetta la vita ed i diritti, è inammissibile.
RispondiEliminaUn cordiale saluto e sereni giorni pasquali.Lunasol
Tema complicato. Quando si parla di olimpiadi, lo ammetto, perdo lucidità. Ma condivido quello che scrivi, anche se so già, vigliacco viziato che non sono altro, che non mi perderò una gara...
RispondiEliminaGuai a toccarci le Olimpiadi eh?
RispondiEliminaCaro Daniele, altro che tutti tibetani!
Scusa per l'amara riflessione, ma il cinismo umano e' senza fondo!
Tanti cari auguri di giorni sereni, a correre nei prati, tempo permettendo...
Ottimo post, amaro in bocca
RispondiEliminas.
paese esaltato soprattutto per convenienza...temo...
RispondiEliminae queste sono le prime olimpiadi (leggi commerciali e vedi orari)che io non seguirò.....sarei contento se qualche atleta si mettesse in secondo piano rispetto ad eventi talmente tragici....
ciao..
Ciao, tornerò a leggerti sono in partenza.Un caro saluto e una serena giornata di Pasqua in famiglia.bacio franca
RispondiEliminaBuona Pasqua Daniele - Macca!!!!
RispondiEliminaDaniele il Rockpoeta
Passo per lasciare un saluto.
RispondiEliminaCiao Ciao!!!!
Ciao Dani, Buona Pasqua!
RispondiEliminae un bacio
Chapucer
ci ho pensato qualche giorno prima di risponderti e ancora non riesco a mettere in fila i miei pensieri in proposito con la necessaria lucidità.
RispondiEliminasono tutte giuste le cose che dici tu, sono tutte giuste le cose che hanno detto anche gli altri commentatori: onore, sport, paese prevaricatore, sponsor, giri di soldi, macchina mediatica, disincantazione, disillusione.
gli atleti non hanno la libertà necessaria di sottrarvisi, sono le federazioni che decidono, e per molti atleti l'Olimpiade è l'occasione della vita (non intendo solo sportivamente).
ma uno c'è, che ha deciso di non partecipare, coraggioso a metà perchè la sua motivazione è stata di non volersi rovinare i polmoni con lo smog cinese........direi più codardo ancora di chi invece partecipa senza dire nulla.
personalmente non le boicotterei, se fossi un atleta. avrei semplicemente TERRORE di recarmi in un paese del genere e ne starei lontana per quello, non per azione ideologica o politica, ma perchè, terra terra, il solo pensiero della Cina mi fa tremare le gambe........
Bibi
Tantissimi auguri...Un abbraccio, Giulia
RispondiEliminaAuguri!
RispondiElimina: )
Non riusciamo mai a guardare in volto la realtà delle cose.
RispondiEliminaLa Cina è troppo potente perché possa essere messa in un angolo.
Ma che tristezza, caro Daniele.
Per me le future Olimpiadi non esisteranno, ma a chi importerà?
Un affettuoso saluto unito agli auguri di una Pasqua serena con i tuoi cari.
Patrizia.
Parole amare ma vere, quanta rabbia cova nell'impotenza di chi ancora crede negli ideali di GIUSTIZIA e LIBERTA'!!
RispondiElimina