The Story of the Ghost
Non esisto. Né carne, né sangue, né veloci ricordi e anni lenti.
Sopravvivo nelle memorie malate, quelle abbandonate sugli scogli d'inverno, che se li porta via il mare rissoso.
Forse in qualche piccolo stralcio di conversazione: una parola che riemerge, a caso, traballante.
In quei momenti in cui buio si trascina verso le ombre leggere, le copre, le avvolge, diventa un tutt'uno con i colori di questi giorni.
Oppure verso sera, all'imbrunire, tra le strade verso la campagna, vicino alle scorciatoie dei bambini, dietro a una bava di vento ancora freddo.
Non disturberò il sonno dei Giusti, ma solo l'insonnia di quelli che le domande se le fanno: non trovano che vaghe risposte, a brandelli.
E tra la polvere dei Libri, quelli amati, poi dimenticati e riscritti, a caso, indicherò una via ai pensieri ed alle azioni da compiere in silenzio.
Non sarò nemico di alcuno, amico di alcuno: una sola scelta, la mia, una sola direzione, quella più ardua.
Diventerò nemesi e pietà, raccapriccio e solitudine, divismo da quattro soldi e coerenza impagabile.
E quando sarò dimenticato, sorriderò, in Pace.
Mi riempirò di silenzio e chiuderò gli occhi.
Iran Do Espirito Santo, "Red Cross Like", 1998, Museum Of Modern Art (MOMA), New York.
Non esisto. Né carne, né sangue, né veloci ricordi e anni lenti.
Sopravvivo nelle memorie malate, quelle abbandonate sugli scogli d'inverno, che se li porta via il mare rissoso.
Forse in qualche piccolo stralcio di conversazione: una parola che riemerge, a caso, traballante.
In quei momenti in cui buio si trascina verso le ombre leggere, le copre, le avvolge, diventa un tutt'uno con i colori di questi giorni.
Oppure verso sera, all'imbrunire, tra le strade verso la campagna, vicino alle scorciatoie dei bambini, dietro a una bava di vento ancora freddo.
Non disturberò il sonno dei Giusti, ma solo l'insonnia di quelli che le domande se le fanno: non trovano che vaghe risposte, a brandelli.
E tra la polvere dei Libri, quelli amati, poi dimenticati e riscritti, a caso, indicherò una via ai pensieri ed alle azioni da compiere in silenzio.
Non sarò nemico di alcuno, amico di alcuno: una sola scelta, la mia, una sola direzione, quella più ardua.
Diventerò nemesi e pietà, raccapriccio e solitudine, divismo da quattro soldi e coerenza impagabile.
E quando sarò dimenticato, sorriderò, in Pace.
Mi riempirò di silenzio e chiuderò gli occhi.
Iran Do Espirito Santo, "Red Cross Like", 1998, Museum Of Modern Art (MOMA), New York.
e chi sono i Giusti?
RispondiEliminala tua insonnia è anche l'insonnia di tanti altri che queste considerazioni non smettono di farsele, per fortuna.
e non puoi indicare una via ai pensieri, i pensieri fanno quello che vogliono e te li trovi lì anche se hai fatto di tutto epr cacciarli.
un sorriso
Bibi
più si persegue una via priva di tutto, più la presenza emerge, in tutta la sua essenza...
RispondiEliminaBuona giornata!
Chapucer
Che dire? non avrei saputo esprimere meglio come mi sento da quattro anni abbondanti a questa parte. Mi spiace altri provino gli stessi miei sentimenti - non son mai stata, come sai, di quelle che pensano: mal comune mezzo gaudio...
RispondiElimina:(
"Vento d'autunno, amico di ieri,
RispondiEliminaoggi nessuno si cura di te.
La tua voce che si alza
toglie il sonno a chi riposa
sporca solo la città."
(Le Orme)
Sarà anche una citazione totalmente OT, ma mi è venuta spontanea.
Buon inizio di settimana.
M.
"Non esisto. Né carne, né sangue..."
RispondiEliminaFrase davvero eloquente. E condivisa
Daniele il Rockpoeta
pelle d'oca.
RispondiEliminadavvero pelle d'oca.
Sei un sensibile talento, un talentuoso sensibile...vedi tu; l'insonnia, ancorche' fastidiosa, e' prolifica! La sentinella non ha mai pace, neanche nelle ore di riposo, mi spiace!
RispondiEliminaDGrande sensibilità... Ci sentiamo in molti così. Giulia
RispondiEliminaapplaudo alla tua scrittura sperando si sia trattato solo di un brutto sogno...
RispondiEliminaBellissimo post, tra le letture più piacevoli di questo tuo spazio, veramente ben scritto.
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