Where We Would Be (per un 25 Aprile)
Ogni anno è più difficile. Sarà l'età, sarà che c'è smania di rifare tutto, perfino la Storia: sarà che a me i "maquillage" non mi son mai piaciuti, e che le persone che girano quelle restano. Sarà che a credere ancora che ci possa una verità si passa per scoppiati nostalgici, di quelli abbruttiti dal rancore. Sarà che questa verità, in verità, infastidisce perchè costringe a pensare, ed il pensiero non va di moda.
Ed è difficile trasmettere un senso di passione viscerale che si equivoca, mutandolo in partigianeria: bella parola, usata a sproposito e in ambiti decisamente meno nobili. Fare finta di nulla è più semplice, perchè mantenere proprio un'ideale ogni giorno è fatica, e di guai ce ne sono già troppi. E tra la sigaretta e il taglietto ci sono ancora quei visi così aperti e sereni, i gesti veloci e inevitabili di un'armonia per poche ore inviolabile. Un attimo, proprio.
I negozi sono aperti, adesso, il 25 Aprile. Questo dice molto di tutti noi. Scomodiamo pensatori e guitti, ma resta il senso di vuoto morale che questi gesti hanno, e nell'immaginario piatto dell'assenza si elevano come monumenti derelitti ed ingrigiti.
Io così non ci divento. Lasciatemi almeno provare.
(Il momento più bello della manifestazione -domani le foto- è stato, al passaggio delle bandiere Rosse, il gesto di una Signora che, dal balcone, ha gettato decine di garofani rossi su coloro che sfilavano. Si resiste, si resiste).
Dennis Oppenheim, "Leafed Head", 1970 (Video), Museum Of Modern Art (MOMA), New York.
Ogni anno è più difficile. Sarà l'età, sarà che c'è smania di rifare tutto, perfino la Storia: sarà che a me i "maquillage" non mi son mai piaciuti, e che le persone che girano quelle restano. Sarà che a credere ancora che ci possa una verità si passa per scoppiati nostalgici, di quelli abbruttiti dal rancore. Sarà che questa verità, in verità, infastidisce perchè costringe a pensare, ed il pensiero non va di moda.
Ed è difficile trasmettere un senso di passione viscerale che si equivoca, mutandolo in partigianeria: bella parola, usata a sproposito e in ambiti decisamente meno nobili. Fare finta di nulla è più semplice, perchè mantenere proprio un'ideale ogni giorno è fatica, e di guai ce ne sono già troppi. E tra la sigaretta e il taglietto ci sono ancora quei visi così aperti e sereni, i gesti veloci e inevitabili di un'armonia per poche ore inviolabile. Un attimo, proprio.
I negozi sono aperti, adesso, il 25 Aprile. Questo dice molto di tutti noi. Scomodiamo pensatori e guitti, ma resta il senso di vuoto morale che questi gesti hanno, e nell'immaginario piatto dell'assenza si elevano come monumenti derelitti ed ingrigiti.
Io così non ci divento. Lasciatemi almeno provare.
(Il momento più bello della manifestazione -domani le foto- è stato, al passaggio delle bandiere Rosse, il gesto di una Signora che, dal balcone, ha gettato decine di garofani rossi su coloro che sfilavano. Si resiste, si resiste).
Dennis Oppenheim, "Leafed Head", 1970 (Video), Museum Of Modern Art (MOMA), New York.
buona liberazione
RispondiElimina"resta il senso di vuoto morale che questi gesti hanno"
RispondiEliminaGià, è proprio così...
Si, difendiamo il diritto di non diventare come ci vogliono. Buon 25 aprile. Costanza
RispondiEliminaNon ci avranno.
RispondiEliminaNon diventeremo mai come loro...
Buon 25 aprile.
Tied - tied to a time
RispondiEliminaWhen we knew that the sun would shine
And you were all smiles
And we could just talk for a while...
...of where we would be when the future comes.
(...)
Strange how you never become
The person you see when you're young.
Maledetto. Mo' te lo dico: a leggerti con un questo sottofondo nella testa, m'hai fatto quasi male. E ne sono felice.
manco io.
RispondiEliminaci provo sempre infatti.
e no, non mi offendo, però quel tanto di amaro mi resta.
un Cinar?
;)
Bibi
L'ho sempre detto: la storia va studiata.
RispondiEliminail pensiero non deve andare di moda, il pensiero è una risorsa...:-)
RispondiEliminaBuon 25 aprile Daniele
C.
p.s.,
RispondiEliminacomplimenti per la scelta delle immagini...
Meglio partigiani, appassionati e idealisti che indifferenti . Buon 25 Aprile a tutti quelli che pensano la memoria abbia ancora un senso. Maria
RispondiEliminaSto guardando la puntata di Annozero di stasera....per certa Italia il 25 aprile è roba da anno zero.
RispondiEliminaIo odio gli indifferenti. Perchè vivo e sono partigiano..
RispondiEliminae io sono orgogliosa di esserlo, con le mille sfumature che ci sono a 63 anni di distanza. ma io la storia l'ho sentita dalla viva voce di chi stava sui monti... e continuerò ad essere partigiana.
non ci avranno.. finchè penseremo con la nostra testa.
Buon 25 aprile!
...qui a Roma i negozi sono chiusi, e c'è il sole. Buongiorno.
RispondiEliminae qui oltre i negozi aperti c'è la sagra del vino...già!
RispondiEliminaun abbraccio
Buon 25 aprile!
RispondiEliminaBel post come sempre. io, restio alle celebrazioni tradizioinali e molto colpito da post bellissimi che molti di voi hanno fatto sui loro blog ricordando anche, alcuni di essi, fatti storici poco conosciuti ed eroici, ho scelto una soluzione atipica per ricordare questa giornata
Parto da un presupposto: 25 aprile significa riappropriazione della libertà perduta, libertà che è un valore universale per conquistare il quale tanti ovunque nel mondo e nel tempo hanno dato la vita.
Ecco, sono partito da questo punto per parlare di oggi e di libertà.
Daniele il Rockpoeta
accada quel che accada il significato del 25 aprile sarà sempre ben impresso in quelli come noi.
RispondiEliminaad ognuno la sua Resistenza.
Evviva il 25 aprile, evviva i nostri eroi.
RispondiEliminaUn abbraccio.
sììì, si resiste....
RispondiEliminaio sono fra quelli che credono ancora che il 25 prile sia una memoria da portarsi dentro per sempre, sia il segno di una riconquista di libertà che una dittatura fascista ci aveva alienato
chicca
Già. Negozi aperti e cuori vuoti. E oblio, ogni anno di più, con gli ultimi reduci che se ne vanno e noi, che di quella memoria dovremmo essere i traghettatori, in balia di smanie revisioniste sempre più violente. Chissà quanto ne sapranno i nostri figli... temo ancora meno di noi.
RispondiEliminaBuona liberazione!
:-) Ancora ci si emoziona per le bandiere rosse...
RispondiEliminasi resiste,si resiste e si ri-esiste....
RispondiEliminaio ero preso da due manifestazioni...e non erano l'una contro l'altra...
ciao..
Di Qua...Come Nuvole Nere
RispondiEliminaDi qua, come nuvole nere, si diressero verso est,
calpestando fiori, bimbi, grano e perle di rugiada.
Cosi', sulla sabbia e senza funerale, cadde un martire:
con una fucilata in testa e un grido di minaccia e di odio,
l'assassino aggiunse, con la mitragliatrice, un'altra cifra
e, come una volpe, procedette, cercando altre cifre,
mentre, a poca distanza, pianse un bambino neonato
quando gli passarono sul visetto bruno
le catene di ferro di un carro armato.
Non dirmi: "Abbiamo vinto"!
Questa vittoria e' peggio di una sconfitta.
Noi non guardiamo la superficie, ma piuttosto la profondità
del delitto.
Non dirmi: "Abbiamo vinto"!
Questa vostra bravura la conosciamo gia'
E conosciamo bene il prestigiatore:
il padrone che vi diede il segno di procedere…
Che cosa avete nascosto per l'indomani?
Voi che mi avete sparso di sangue,
che mi avete rubato la luce degli occhi
e che mi avete crocifisso la penna:
voi che avete violentato il diritto di un popolo innocente,
che avete aperto altre nuove piaghe nelle mie
e pugnalato la clemenza!…
Che cosa avete nascosto per l'indomani?
E' da vent'anni che, in un mare di lacrime e di sangue,
vivete un sogno d'estate, grazie all'appoggio altrui!…
Voi innalzate i castelli vostri per oggi stesso
E noi innalzeremo i nostri per l'avvenire.
La pazienza nostra e' tanto piu' illimitata
Di questa distanza aperta in quest'immenso spazio.
Ditemi, chi e' la madre che vi lascio' in eredita' il canale di Suez,
le rive del Giordano, il Sinai e quelle montagne di Golan?
Chi ruba un diritto altrui con la forza delle armi
Come potra' difendersi, quando, un giorno,
il bilancio delle cose si sara' sconvolto?
Io so che la terra e' gravida e gravidi sono pure gli anni,
che la giustizia non muore,
e gli aggressori non possono assassinarla,
e che, sulla terra, gli occupatori non sono mai durati tanto.
Per la millesima volta ve lo diciamo:
noi non divoriamo la carne altrui,
non ammazziamo bambini ne' uomini innocenti,
non rubiamo case, ne' prati,
non spengiamo il lume degli occhi altrui,
non rubiamo monumenti, e non rompiamo penne,
ne' incendiamo libri.
Per la millesima volta lo diciamo a voi,
che vi chiudete gli orecchi con cotone e con fango:
un grano di questa santa e libera terra non lo perderemo,
ve lo giuriamo:
non ci inchineremo davanti ai ferri ed al fuoco.
Se questa volta siamo tornati indietro,
e' come quando inciampa un cavallo:
il passo che abbiamo fatto indietro
e' solo per aiutarci a fare altri dieci passi avanti.
TEWFIQ ZEYYAD
barbara
...certo, per chi non è abituato, pensare è sconsigliato...
RispondiEliminabaci, carissimo resistente!
Il fatto che i negozi siano aperti dice davvero tutto.
RispondiEliminasaluti
Le bandiere rosse emozionano ancora eccome... Sono la nostra storia e il fatto che non siano più al parlamento, mi fa molto male e mi amareggia anche se quest'anno non le ho votate e lo sai. Ma io sono rossa... solo che bisogna che il rosso entri di nuovo nei quartieri, parli con la gente, ne ascolti le difficoltà e non si perda a parlare nelle sezioni chiuse o peggio nei salotti della TV. Io giro molto e mi accorgo di quanto disoreinamenteo ci sia tra la gente di sinistra... Troppo. Dobbiamo riinventraci. Giulia
RispondiEliminaE talmente tutto da rifare che non so nemmeno da dove dovremmo partire..
RispondiElimina