Quando?


Io mi chiedo quando la misura sarà realmente colma, quando si passerà il segno una volta per tutte. Quando potremo girarci a guardare le nostre ferite ed esse non sanguineranno più. Quando non ci saranno assurde decisioni a farsi beffe, di dolore, rabbia e solitudine senza fine. Quando potremo guardarci negli occhi, senza essere costretti ad abbassarli, per guardare strade che non portano a nulla. Quando potremo dirci liberi, dirci al di là di menzogne, essere superiori a questo Inferno che ci siamo costruiti.
Quando potremo essere Cittadini che vivono la realtà di un quotidiano pacificato, dove l'impronta è quella del confronto, della parola, dell'essere civili.
Quando lasceremo da parte i soldi, una buona volta, e penseremo che non si può e non si deve dare un prezzo a ciò che un prezzo non può avere.
Quando ricorderemo i nomi di tutte quelle persone che hanno avuto il solo torto di essere lì, di essere vive.
Quando ci sarà in noi un cuore nuovo.
Quando?


A Peppino ed a tutti gli altri, che non dobbiamo mai dimenticare.

Rachel Harrison, "Untitled", 2001, Guggenheim Mueseum, New York.

Commenti

  1. Quando?

    Al[la] fano, Al[la] fano, caro Daniele.

    RispondiElimina
  2. Quando?

    Beh... oggi sono pessimista....

    RispondiElimina
  3. Allora sarà un bel giorno, Daniè. Intanto, tocca solo sperare e, nel nostro piccolo, non mollare.

    RispondiElimina
  4. Quando riusciremo a pensare con la nostra testa senza farci intimidire e inglobare nella massa. Quando avremo il coraggio di dire NO.


    Baci!

    RispondiElimina
  5. la strada è in salita, ma non ci resta altro che percorrerla.. in fondo non siamo poi così soli :-)

    buona giornata!

    RispondiElimina
  6. Voglio essere ottimista, carissimo, proprio perché ora la nottata da passare sembra interminabile.

    Dobbiamo contare su noi stessi, testardamente, perché non possiamo sperare che risorgano i leader di un tempo per tirarci fuori dagli impicci.

    RispondiElimina
  7. Quando l'uomo saprà superare gli istinti di violenza e oppressione del prossimo forse finirà il mondo.

    Che tristezza questi pensieri, il problema è che sono qusi gli unici che facciamo. Beato chi è scemo!


    Un abbraccio!!!

    RispondiElimina
  8. Tutti i giorni dobbiamo avere in mente quello che dici in questo post, tutti i giorni..per strappare tutto quello che possiamo a chi si vuole prendere il mondo come proprietà privata, Giulia

    RispondiElimina
  9. Il Diaul, il spirt di posses, a disevin une volte, il "busines" o disaressin cumò a son vîfs e a regolin il mont. Dit chest e dut câs o vin di vivi e fâ ce che nus plâs. Plui che o puedin. Al è vonde cjalâ cuntun altri voli il dut. In altre maniere freâsi.

    RispondiElimina
  10. eppure non siamo in pochi a pensarlo, non siamo in pochi a volerlo, non siamo in pochi.

    non bisogna perdersi d'animo, Daniele il giorno arriva. per forza. ne sono convinta e ne resterò convinta.

    :)

    Bibi

    RispondiElimina
  11. sììììì

    sempre


    A Peppino ed a tutti gli altri, che non dobbiamo mai dimenticare.


    con affetto

    chicca

    RispondiElimina
  12. Quando?

    Sempre Domani, purtroppo..

    RispondiElimina
  13. Quando avremo ritrovato il coraggio di ascoltare il bambino, mio caro Daniele.

    Chapucer

    RispondiElimina
  14. A Peppino, con tutto il mio cuore.

    Quando? Una domanda che attende una risposta che nessuno sembra - sapere potere volere - dare.

    Ti abbraccio.

    Patrizia.

    RispondiElimina
  15. Quando?

    Un cuore nuovo?

    Ad avercelo sarebbe già tanto!!!

    Credo mai...spero in questo momento!


    buon pomeriggio caro

    PM

    RispondiElimina
  16. Mi spiace, ma anch'io sono pessimista in questo caso...

    Dare un senso alla vita non e' cosa di tutti i giorni

    RispondiElimina
  17. ..quando avremo il coraggio di annientarci ...e lasciare che questo gioiello di pianeta abbia un nuovo inizio, senza di noi!

    RispondiElimina
  18. Quando tutte le nostre gocce di rabbia e di dolore si uniranno per formare un marea che li travolgerà..

    RispondiElimina
  19. Una nuova vita non basta per purificate tutti gli sbagli della nostra era. Un caro saluto franca

    RispondiElimina
  20. Una sera di tanti anni fa ho ascoltato una canzone brasiliana di cui non ho mai saputo né il titolo né l'autore.

    Il refrain, però, me lo ricordo benissimo


    ...E se mio padre mi chiede

    perché non vado lontano

    io gli rispondo che ogni giorno qui

    è come un pezzo del mio cuore.

    Domani forse partirò,

    domani, sempre domani,

    ma se io parto,

    terra amata,

    domani non ci sarà
    .


    Buona serata e sereno weekend

    M.



    RispondiElimina
  21. Spero solo che per avere questo non si debba passare da un periodo terribilmente più buio di quello di adesso...

    RispondiElimina
  22. Importante post per ricordare che la mafia c'è...


    Daniele il Rockpoeta

    RispondiElimina

Posta un commento