Morale (della favola?)
   
(non si pretenda troppo di Domenica sera)



“Quando morirà rimpiangerà tutte le cose che ora non fa.
Lei crede di essere frocio? Sa che cosa le dico? Siamo tutti froci.
Lei crede di essere un ladro? Chi se ne frega.
Se ha il problema di una moralità piccolo borghese, se ne liberi, via, l'allontani.
Fa le corna a sua moglie? E allora? Niente rimorsi.
Si scopa le ragazzine? Segno che le piace.
C'è una morale assoluta, eh? Forse. E che cosa cambia?
Se Lei crede che c'è, allora l'abbracci fino in fondo.
I cattivi vanno all'inferno? Io non ci credo. Lei ci crede? Agisca da credente.
L'inferno è qui sulla terra?
Sì.
Ed io non ci voglio stare.
Questo credo”.

(Richard Roma, venditore).

Commenti

  1. "L'inferno è di questa terra" su questo punto concordo perfettamente, anche riallacciandomi al tuo post precedente.

    Il diavolo non veste solo Prada, ma anche Armani, Ferragamo e Zegna, ha un aspetto rispettabilmente banale, siede nei consigli di amministrazione e, quando è il momento di piegarsi a 90 gradi, trova sempre schiere di poveri diavoli disgraziati cui delegare l'incomodo.

    Il resto della citazione è un bello scoperchiamento di sepolcri imbiancato, ottimo come dialettica ma anche un tantino urticante per cinismo.



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  2. Ho messo la citazione da quel film ("Americani") proprio per il suo cinismo urticante.

    D'altro canto mi pare che ci siano fin troppi buonisti, in giro.

    O no?

    :-)

    Daniele



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  3. Non la so trovare, la morale.


    Amorale forse, io.


    Un tantino cinica ché del cinismo non se ne può fare a meno.


    Non accettare quanto hai scritto -seppur citazione è assolutamente vivibile e godibile- è ipocrisia densa.


    E siccome in questi giorni mi sento fin troppo buona e in preda ad ansia da sopportazione stoica ci aggiungo anche un saggio (...) vai a fare in culo.


    Non tu, Daniele, ma il buonismo imperante.

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  4. troppo buonismo? oh si, a parole, a volte.

    A volte si scambia quel che uno pensa e dice per "cattiveria" (a me dicon che son cattiva). NOn è vero. Io son buona. Dico solo quel che penso. Certe cose non le farei mai.

    Ohsiii, c'è buonismo.

    Giusto quello di ammazzare il vicino di casa.


    Vai con le ragazzine? crisi di mezza età.

    Tradisci tua moglie?

    oddio, chi non lo fa e torna a casa con un sorriso enorme.

    Stiam parlando di morale cattolica? perchè se è così, io me ne lavo subito le mani.

    Perchè quel che è scritto nei libri "sacri" (da atea ben inteso) in ogni libro sacro, è giusto, che poi ognuno ne fa traduzioni a proprio uso e consumo è altra faccenda.

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  5. Richard "Ricky" Roma. Il venditôr di suces, un che al pense di se come un "couboi" che te sô virilitât, di bigul in tîr, al cjate la fuarce par vendi di plui e cussì al stice la fortune che i dà reson premiantlu. Il so talent, strassât, a lu dopre par freâ la int. Jo o ai ce fâ, parcè pierdi timp daûr un cussì?

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  6. La morale unica non esiste certo.

    Però non esiste neanche che ognuno se la faccia da sè. Si chiama svivere in una società.

    E tutto 'sto buonismo, mah io non ne vedo.Ipocrisia tanta.

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  7. Dannata ipocrisia..

    Buona settimana!

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  8. mi ribello da tanto alla cosiddetta "borghese morale comune".


    e per fortuna.

    :)

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  9. Parafrasando Clint, la morale è come le palle ... ognuno ha le sue ...

    (A questo punto però resta il dubbio per le donne).

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  10. il titolo dice tutto se togli il punto interrogativo!!


    morale della favola!!!


    eheheh

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  11. il buonismo è una gran balla. siamo tutti cattivi, quando ci va anche se il più delle volte siamo come l'olio: sovrastiamo, non ci mescoliamo, non ci sporchiamo ma sporchiamo e alla fine scivoliamo via, convinti di non aver dato fastidio a nessuno.

    a qualche volta però il segno resta.

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