Se l'Amore ha occhi
guardano nel tuo cuore
ed in una vita che corre da sola.
Il cerchio di un paesaggio perfetto
Chiude la strada del sogno
Che io desidero per Te,
illusa da una luce lontana.
Ti avvicini al segno del sentire
solitaria,
così da poterti toccare,
accogliere il calore della bellezza.
Siamo così fragili
che anche il vento
ci fa sanguinare.
Consapevolezza o pietà di se stessi nella parola scritta? Prima ancora di svelarsi essa impone il suo trionfo, senza forma e senza verità, ma tanto forte da farsi attendere, desiderare come irrinunciabile dal cuore. Da una fonte indecifrabile le parole nascono in negativo, sgorgando come percepita assenza di loro stesse, e morendo su carta; e solo la poesia può riuscire a scioglierle di nuovo per un raro istante d'amore e verità insieme.
(Mario Luzi)
Francamente non mi interessa. Non mi interessa quale potrebbe essere il vostro schieramento politico, la vostra idea della politica o se sapete cosa può (o potrebbe) essere la politica. Io non sono uno di quelli che si definiscono "osservatori privilegiati": fossimo ai tempi bui, potrei al massimo aspirare alla parte di servo della gleba con propensione a mettersi nei casini, dato che il culo non lo lecco a nessuno.
Non mi interessa neppure se non andate a votare, se ci andate, se vi fotografate mentre fate il dito medio tenendo in mano la scheda elettorale o se la vostra scrutatrice è una bella figliola e voi vorreste invitarla a pranzo, prima sapendo da che parte sta. E mi frega anche di meno se, il cinque marzo, farete ascese ardite e risalite per dire "Io lo sapevo" (tutti lo sanno, dopo).
Non mi frega proprio: vi prego, credetemi.
Arrivo a dire che non mi alza nulla neppure sapervi, che so?, fascisti. E sì che io, i fascisti, li aborro un attimo. Detto da uno…
Non mi interessa neppure se non andate a votare, se ci andate, se vi fotografate mentre fate il dito medio tenendo in mano la scheda elettorale o se la vostra scrutatrice è una bella figliola e voi vorreste invitarla a pranzo, prima sapendo da che parte sta. E mi frega anche di meno se, il cinque marzo, farete ascese ardite e risalite per dire "Io lo sapevo" (tutti lo sanno, dopo).
Non mi frega proprio: vi prego, credetemi.
Arrivo a dire che non mi alza nulla neppure sapervi, che so?, fascisti. E sì che io, i fascisti, li aborro un attimo. Detto da uno…