Potere unico




Se è difficile sapere la verità, ammesso e non concesso che esista una verità, ancor più complesso risulta cercare di avere almeno un'idea di ciò che questo significhi. Nella questione Arabo-Israeliana questa è la norma, de decenni. In una vicenda così complessa, estrema, dura, schierarsi diviene la strada più facile: un pò come nella vita di tutti i giorni. Da una parte e dall'altra, con estremo rigore morale e Religioso, si combatte una battaglia ancor più importante; quella della sopravvivenza. Sopravvivenza di uno Stato, di un'identità, personale, dei propri figli. Perciò, bisogna comprendere. Se non si ha questo desiderio tutto appare posticcio. Esattamente come certe trasmissioni pilotate, da ambo le parti, per garantire copertura mediatica ad uno schieramento ben preciso. Essere "super partes" ritengo sia, all'atto pratico, impossibile: impossibile non rivelare, in una maniera o nell'altra, la propria opinione. Il livello di responsabilità varia, però, in relazione al ruolo di chi si impegna a propugnare una causa. Nel servizio "pubblico" di un Paese esterno alla quotidianità dell'orrore di una guerra, ciò dovrebbe essere regola sacrosanta. Poi capita d'ascoltare trasmissioni come quella di ieri sera, su "Radio Uno" (servizio pubblico, mi pare), nella fascia di "Zapping", di cui ho avuto già modo di parlare, e non bene. Con una apparente profondità di visione, ma che in trasparenza evidenziava un deciso opportunismo, il conduttore ed i suoi ospiti hanno inscenato (parola esatta) una difesa ad oltranza di Israele, nel solco di un'ottica identitaria che arriva fin dal Governo. C'era il contraddittorio, altrimenti le cose sarebbero troppo palesi, ma la protervia e l'arroganza con cui gli ascoltatori schierati a favore della Palestina, venivano zittiti o maltrattati è stata scandalosa. Come se avere un'idea contraria, si spera motivata, ma comunque diversa, fosse una macchia da lavare con l'onta del pubblico ludibrio. Se è così che si vuole creare un dibattito, se è così che ci si dichiara a favore del dialogo, se è così che si "insegna" a trattare argomenti così delicati alle persone, proprio non ci siamo. E sono anni che si tira avanti in tale modo. Il Pacifismo di facciata, la banalità del male ad uso e consumo di un'idea e solo di quella, il fraintendimento sulla bontà tout-court e sulla malvagità altrui probabilmente crea audience. Soddisfa i palati grezzi ed illude che la superficialità sia norma, che per capire bisogna accettare e non discutere. Una tristezza edificata sulla morte altrui.
Complimenti sinceri.

Commenti

  1. per mia fortuna questa me la sono persa...

    forse, e dico 'forse', chi tira le fila non ha ancora capito che siamo nel terzo millennio e che la 'ragion di stato' non è più accettabile.

    non possono darci i mezzi per una informazione globale e privarcene al tempo stesso, eliminando le notizie scomode o che non seguono le linee del partito al governo, così come non possono prendere in giro tutti gli italiani a lungo. Questo su fatti 'esterni' al nostro paese, figuriamoci su quelli interni!

    Senza contare, che questa disinformazione sta 'tirando' la corda e credo siamo al punto di rottura... almeno lo spero tanto, qualunque sia il risultato!

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  2. Aldo Forbice, il dottor Forbice, espesso e' di una faziosita' stomachevole.

    Quando si parla di Israele perde completamente il lume della ragione.


    Come dici tu, Daniele, prendere posizione per simpatia o per sentito dire e' sbagliato e, specie in casi cosi' complessi come il conflitto tra Israele e Palestina, sarebbe molto meglio documentarsi.

    Io ho provato a farlo ma, spero di non sembrare troppo manicheo, trovo difficile prendere una posizione netta.

    La mia convinzione e' che il peccato originale l'abbia commesso Israele (con la complicita' di USA e quasi tutta l'Europa), ma anche i palestinesi (Hamas e Al Fatah) ci continuino a mettere del loro perche' questa guerra sia infinita.

    Una soluzione, ormai l'ho detto mille volte, e' possibile solo con un intervento forte dell'ONU che imponga (non con risoluzioni sulla carta, ma manu militari) la costituzione di uno stato palestinese e che tenga sotto sua esclusiva e perenne protezione Gerusalemme che, alla fine, e' il nodo che tiene imbrogliata la matassa.

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  3. ho voluto fare un po di ripasso ultimamente, la situazione è veramente ingarbugliata, di sicuro è vero che muoiono troppi innocenti

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  4. Io posso anche accettare che qualcuno "di solito" stia dalla parte di israele... Ma in questo caso qui, come si fa a non farsi venire neanche un piccolo dubbio!? Di fronte alla morte di 900 civili, alle immagini strazianti che arrivano e ai resoconti di osservatori internazionali come Amnesty, human right watch, ecc. Io inizio a credere nella malafede di alcuni di questi personaggi...

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  5. Io so solo che tutto questo è un orrore, un terribile orrore per tutti gli innocenti che ci perdono la vita o ne restano feriti o assistono impotenti alla morte dei propri cari.

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  6. Ho rinunciato da tempo a cercare di capirci qualcosa. Ormai le ragioni e i torti sono indistinguibili, a mio parere. Di certo ne fanno maggiormente le spese quelli che stanno messi peggio, i palestinesi, inermi di fronte alla ferocia di Israele. Penso che da entrambe le parti non possa mai più esserci la volontà di trovare una soluzione pacifica, qua si finisce male...

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  7. Io non voglio schierarmi dalla parte di nessuna delle 2 fazioni in guerra, ma penso che sia inaudito che al lancio di razzi si risponda con bombardamenti a tappeto senza rispetto dei civili con gli aerei F16. C'è una disparità di mezzi esagerata tra i due contendenti!

    E' comunque assurdo l'atteggiamento "molle" della diplomazia di Europa e Stati Uniti. Tanto più che c'è di mezzo uno stato, Israele, che quando fa comodo piagnucolare corre dagli alleati, ma se si sveglia con le palle girate decide di far la guerra senza sentire ragioni.

    Non credo che la soluzione della contesa sia vicina, semmai ce ne fosse una....

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  8. Di ragione e di torti ve ne sono da entrambe le parti, ma da sempre sulla situazione palestinese c'è una speculazione enorme di ogni ordine e grado a partire dal mondo arabo che usa il conflitto palestinese da anni per avere dei tornaconti politici, per continuare con Israele che negli ultimi 2 anni ha marcatamente aumentato le tensioni per aumentare il consenso politico interno, stessa tecnica usata da Hamas per avere il consenso dalla sua parte e non esita a sacrificare civili per ottenere risultati.

    A questo si aggiunge la speculazione politica ovunque nel mondo, compreso l'Italia, dove lo schierarsi per una causa verso l'altra è sempre stata un vanto per intere classi politiche, a rimorchio troviamo i mezzi di informazione che applicano il medesimo schierarsi.

    La morale?

    Dagli inizio del 1900 ad oggi quella terra complessa è stata la speculazione politica più grande della storia contemporanea.

    La situazione non si pacifica perchè non c'è la volontà plitica di pacificare, un esempio su tutti è l'assassinio di Rabin da parte israeliana e l'isolamento di Abu Mazen in campo palestinese.

    E' una quetione di volontà politica, non di schieraento. Anzi, lo stucchevole schierarsi anche del mondo occidentale non è altro che il risultato "voluto" dalla speculazione politica che ruota intorno a quelle terre.

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  9. Daniele, il potere us-israele è esercitato in modo scandaloso e l'Europa è loro prigioniera, perchè ancora deve scontare le colpe del nazismo, del fascismo e del comunismo.


    E allora eccoli lì, uniti dal sogno di dominio, aiutati dal sionismo bruciare i bambini con armi al fosforo e lasciare in altri 'il male' dell'uranio impoverito.


    Mentre nuovi navi americane, cariche di armi stanno per raggiungere israele, mentre su quelle dei pacifisti si spara.


    hamas è un movimento politico anche se non immune dal terrorismo ma che differenza enorme passa tra terrorismo bandito e terrorismo legalizzato? Lo scopriamo tutti i giorni vedendo la morte sui volti di tanti piccoli innocenti.


    Scusami, per lo spazio occupato da questo commento lunghissimo...

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  10. Daniele, purtroppo sono faziosa anche io e mi trovo a constatare quanto valga poco la vita di questi disgraziati, ammassati in un lembo di terra da troppo tempo sotto il pesante embargo americano, che priva di nutrimento e farmaci tutti i "colpevoli" di essere popolo dimenticato e costretto a difendersi con mezzi che a MIO avviso non possono definirsi di terrorismo.

    Israele è protetta dall'America e la lobby ebraica, che tanto potere economico manovra, è vergognoso.

    Ci aggiungo la pochezza di Ratzinger e della Chiesa in genere, che invita ad una pace generica, come se, anzichè di un'aggressione, si trattasse di una guerra ad arme pari. Dove cazzo è la Bonino? Dove caspita sono andati i compagni? Che fine stiamo facendo?

    Sento nominare Forbice...non riesco quasi a sopportarlo.

    Ti abbraccio forte. Scusami per i toni poco pacati.

    danis

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  11. Certo che questo non è il modo di aprire il dialogo. Nessuna delle parti lo vuole davvero e la povera gente ci rimette.


    Ciao

    Daniele il Rockpoeta

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