Noi, sempre noi


Voglio tornare alla "Concordia" ed al mio post di ieri per chiarire (cosa che io mi posso permettere, certi giornalisti no) come, se non fosse evidente, che io sono decisamente convinto della colpevolezza di chi stava al comando. Ciò non significa che non vi siano altri responsabili e che l'auspicio, lo stesso dal 1969 a oggi, è che vengano fuori. Il nodo è solo quello: in questo paese uno paga (e qui è più che sacrosanto), ma chi muove i fili si rintana e la sfanga. La decisione di lasciare ai domiciliari Schettino è per me fuori dal mondo, ma siccome sono un fautore della Legge, mi adeguo, senza capire. Questo naufragio è uno dei tanti paradigmi misteriosi, pieni di inettitudine, di leggerezza criminale, di spavalderia che ogni giorno, e dico ogni giorno, vediamo anche nel nostro minuscolo quotidiano. E' la testa italiota che ci porta a certi eccessi, molto spesso. Senza sputare in faccia alla mia Nazione, senza denigrare per scrivere un post, senza apparire per quello che non mi va (tanto non è certamente questo Blog che cambierà qualcosa), ma è così. Non facciamocene una ragione, però. Combattiamo noi stessi.

Commenti

  1. persone responsabili della vita di migliaia di altre non dovrebbero permettersi leggerezza criminale o spavalderia.
    per questo continuo a chiedere CHI ha valutato idoneo questo soggetto a un incarico di simile responsabilità.
    poi, la lezione è che anche guidando un'auto, ad esempio, dovremmo sentirci altrettanto responsabili anche se i morti potenziali che possiamo fare sono meno di 4.000...

    RispondiElimina
  2. @ Maestro Roby: come ti ho detto su "FB", hai ragione. La responsabilità, che siano 4000 persone o una, è la stessa. Voglio vedere come andrà a finire: questo è già a casa sua.

    RispondiElimina
  3. Se penso che ogni vlta che salgo su una nave (e qualche volta la prendo, ma non in crociera...), ogni volta che salgo su un aereo, e anche su di un treno, metto la mia vita nelle mani del conducente, del comndante o chi sia per esso, mi vengono i brividi...

    RispondiElimina
  4. @ Tommaso: non tutti sono così e lo sappiamo. Io dico sempre la stessa cosa: la differenza la fanno le persone, più che gli avvenimenti. Ci sono cose contro cui niente possiamo (il terremoto, per esempio), ed altre dove, invece, possiamo e dobbiamo fare la differenza.

    RispondiElimina
  5. Ciao Daniele, mi chiedo se era colpito da infarto chi c'era dopo di lui a prendere le redini?
    Non credo che tante persone e una nave così grande abbia solo un responsabile.
    Speriamo che la verità venga fuori. Un caro saluto franca bassi(ceglie)

    RispondiElimina

Posta un commento