La sagra delle occasioni perdute dura tutto l'anno. Vi partecipano, con alterne fortune e argomenti a volte risibili, tutti i partiti, tutti i politici, tutte le Regioni. In realtà ha poca importanza ciò di cui si discute: l'importante è fermare tutto, all'infinito, rimandare, contraddirsi e mandare nel dimenticatoio. Prendete la questione dei matrimoni tra omosessuali. Certo, forse non è il punto più decisivo adesso, ma da quanto si tenta, insieme alla Legge sul "fine vita", di dare una risposta definitiva a questa questione? Per quel che so io, anni. Potremmo ricordare le migliaia di motivi per cui non si è arrivati ad una decisione, ma ciò che resta è solo il nulla giurisdizionale e un enorme vuoto culturale e civile. Anche il "PD", eterno indeciso su di sè e sul Mondo (ma che partito è?), non riesce ad uscire dal pantano e si barcamena con le sue mille anime che traballano su una scialuppa sempre più distante da quello che si chiede: una rotta sicura e decisa. Un altro inciampo che andrà a svuotarsi di significato se non si fa in modo che le decisioni e le proposte non siano immediate e non calenderizzabili più o meno per il 2030. Però c'è sempre altro, c'è sempre in Vaticano, c'è sempre l'ipocrisia, c'è sempre la volontà di non scontentare nessuno: si sa mai chi dovesse portare voti.
Quella è l'unica cosa che conta.
Vergogna, questa sconosciuta.
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