Sarebbe banale dire che la mancanza di lavoro è una polveriera sociale pronta a saltare. Già, perchè il fuoco è reale, le vittime anche: i disastri si consumano in quantità sempre maggiori, non ci sono riforme che tengano. L'escalation di suicidi, tentati o purtroppo riusciti, era facile da prevedere: qualcuno avrebbe il coraggio di scrivere che è perfino banale dirlo (ci sono giornalisti così, lo sappiamo). I tempi della politica e del welfare sono sempre distanti da quelli della realtà: se ci sarà lavoro non è adesso, non è domani. Ma domani i conti da saldare sono reali, le banche che, con il loro solito tatto da cravattari, ti vengono a pignorare ogni cosa esistono, non vengono mica quando puoi o quando vuoi. Stiamo semplicemente assistendo a cose che ognuno di noi, in cuor suo, sapeva che sarebbero accadute: sì, anche quelli che sui giornali dicono che erano brave persone, mai un problema, mai un dubbio con o su di loro. Quando si è soli, soloni, quando ci si vergogna perchè non si può comprare nemmeno un paio di scarpe, non si affiggono manifesti, sapete? Pudore e notti insonni sono la paga di chi non ha paga.
Mi domando chi risarcirà questo paese della mancanza delle persone che decidono di farla finita.
E' una sconfitta totale, per chiunque.
In special modo per coloro che parlano, parlano, parlano.
già, purtroppo il capitalismo si basa sull'esistenza dei perdenti, senza sconfitti non ci possono essere vincitori, e quando le prede si fanno scarse, si ricorre al cannibalismo...
RispondiEliminaNon credo sia una questione di capitalismo.
RispondiEliminaLe vere "aggressioni" non sono quel del Capitale ma bensì quelle citate appunto da Daniele, ossia delle Banche e dello Stato, e riguardano indistintamente tutti.
Darsi fuoco per protesta davanti l'Ufficio delle Entrate per un contenzioso(senza entrare nel merito di chi avesse ragione o torto) è il segnale di un malessere che sembra non riguardare solo la classe operaia.
Forse è il momento di tregua ideologica, mettersi seduti, e prendere insieme il sopravvento contro questi banditi della finanza e della politica.
ciao
Salvatore