Giornata grigia



Giornata grigia, oggi. La scia è lunga e sanguinosa, tragica. Sembra sempre il copione di un film: quando magari uno pensa che potrà scrivere dell'astensione stellare alle elezioni, c'è qualcuno (Brindisi) o qualcosa (il terremoto) che squaderna le intenzioni. Che, poi, nell'era del web ci si accavalla, ci si "twitta" sopra uno con l'altro. Io perdo sempre il treno, ma in fondo non mi dispiace: se avessi le parole giuste in ogni occasione, mi pagherebbe, qualche giornale, lì dove ci sono quelli che battono l'articolo tra il tragico/pianto/di "colore" e quelli che fanno le analisi serie, ponderate e magari anche un attimino ironiche. Da un Blogger scalcinato che volete avere? Poca roba, se non la possibilità di dire che sentirsi inutili e di poche parole. In questo spazio, negli anni, ho dato di me tanto, anche quando scrivevo di tragedie e guerre. Un senso di vuoto, oggi, mi impedisce di "fare il bravo Blogger", mestiere che lascio volentieri ad altri.
Con la pioggia, fuori, adesso qui è davvero un attimo solo mio.

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