La Merkel ha detto la sua sulla questione Tymoshenko: si sono accodati un altro po' di politici. Ieri, anche Zoff (non è un politico) ha chiarito il suo pensiero. Per questo Friulano che ammiro molto, anche perchè ha implicitamente mandato a quel paese Berlusconi, si deve giocare: gli Europei 2012 non si discutono, d'altro canto lo afferma la stessa prigioniera politica con cui si sono schierati questi molti personaggi. Questione chiusa, allora: se lo dice Lei, si fa. Eppure, leggendo le parole dell'ex portiere, mi ha colto un senso di disagio. Quando si afferma che giocatori di 25 anni non sono ambasciatori e politici, si dice la verità: così come è reale che lo sport "è un mondo a parte". Eppure non posso non domandarmi quanto sia improprio scindere volutamente una manifestazione sportiva che si svolge in un Paese non libero dalle questioni umanitarie. I giocatori (e i loro milioni) sono idoli di milioni di persone, conducono una vita migliore di tantissimi altri e sbandierano spesso parole come "virtù" e "valori": se queste cose le guadagnano su un rettangolo verde, bravi, ma perchè non dimostrare che oltre le gradinate anche loro sanno e vogliono cambiare certe cose? Tutto andrà come deve, ma un segnale, un gesto (anche simbolico) dovrebbero farlo tutti, e soprattutto questi atleti. Il mondo è tutto: troppo comodo scansarsi quando c'è qualcosa che non va in nome del denaro e sempre e solo per quello.
Mi pare di poter dire che i tempi di Zoff sono lontani, anche se ha avuto la ventura di giocare in Argentina nel '78, di fronte ai carnefici militari: sono cose passate (sportivamente, non certo moralmente) perchè il mondo è più piccolo e più fragile, perchè se non usiamo la coscienza, compresi i pallonatori, diverrà minuscolo.
Troppo misero perchè tutti vivano con dignità e liberi.
Che ci pensino, ma sul serio.
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