Ma via, diciamocelo. Occorre fare la Rivoluzione. Ecco, lo sappiamo, lo speriamo, lo scriviamo, lo pensiamo, no schiodiamo. Magari iniziassimo dal nostro cuore, a fare un po' di ribaltamenti. Dalla nostra testa, tirandola fuori dal guscio. Mi chiedo, sempre, ma come si fa una Rivoluzione? Si spacca tutto? Si rinnegano il padre, la madre, Berlusconi, i Comunisti, i Fascisti, la squadra di calcio? Guardate che non è facile, no. L'obiettivo di una parola così è alto, mica le pozzanghere. Ideali confusi e poco senso del dovere verso se stessi e gli altri mi sa che non aiutano. Ci vuole maturità, per fare una Rivoluzione: palle e maturità. Se devo dirla, la dico: è probabile che non siamo pronti. Sicuro d'essermi attirato strali e maledizioni (una più, una meno), perchè di brava gente pronta a tutto ce n'è. E' che chi guida questa macchina fumosa e scalcagnata non è in grado di dirigere le "Forze buone" verso il bene. Siccome scrivere "speranza" appare bestemmia, scrivo "impazienza".
Per fare la rivoluzione ci vuole la disperazione e la consapevolezza di non essere i soli ad esser disperati.
RispondiEliminaCi vuole la massa critica.
Solamente quando quelli che possono drogarsi di televisione, calcio e internet non saranno più la maggioranza allora si formerà la coscienza ...
Ma questa, forse è solo una bestemmia: la mia speranza.
Direi che siamo alle solite, Seamus.
RispondiEliminaFrancamente sono un po' smonato.
storicamente credo ci voglia, la fame, vera.
RispondiEliminae ingiustizie dirette, non quelle che tengono fuori i malfattori; quelle che mettono dentro te, tanti te, ingiustamente.
e un capobranco che colga l'occasione.
fino a che, rinunciando un po' qua e un po' la, ce la si fa, non si vede l'ora di tornare al conforto di youporn.
Grande Maestro.
RispondiEliminaGrazie.
a che bello siete tornati, tu e la tua confusione
RispondiEliminafinalmente non mi sento più sola.. :)
La fame vera mi pare un'ottima ragione.
RispondiElimina