Ritorno ad un futuro



L'ennesimo cambiamento di questo tormentato Blog può essere visto anche come forma di una personale schizofrenia. E' un punto da cui si può partire. Sempre tentato dal mio narcisismo (parola che mutuo dal post dell'amico Francesco, cui si deve, almeno in parte questo "restart"), cerco la maniera per cavalcare la Rete in una maniera che non escluda nulla, ma che a nulla conceda di sovrastare me stesso. Ripetendomi, che alle persone di una certa età è cosa che viene bene, ho sempre dichiarato che l'unico vero spazio a cui tengo è questo. Poi, si scende a patti.

Per prima cosa con la velocità. "Facebook" e "Twitter" sono animali da corsa, su piste ove si accalcano milioni di persone, letteralmente. Il gioco è semplice: io ci sono, amatemi, leggete le cose più sciocche o quelle più intelligenti che scrivo, ma siateci. Così l'ingranaggio diventa sempre più grande, un attimo fuori controllo, anche perchè, sulle canoniche ventiquattr'ore, non è ammissibile passarne la metà a corrersi dietro.

Quindi, ed è il secondo punto, bisogna rallentare: serve rallentare. Metti in conto che questo non ti fa più apparire come prima: un giorno e sei quasi dimenticato, due e sei storia, tre e neanche il nome si ricorda. Non è una legge: è quasi una naturalità. Quindi, rincorri, trafelato. Il più è fuffa, anche intelligente, ma fuffa. Non la disedegno, anzi le battute e i lazzi mi piacciono: staccano. Però troppo, troppo.

Il Blog, mezzo di massa solo per alcuni pseudo eletti, era l'architrave portante, mica secoli fa. Poi, di nuovo, IO e il circondario aperto. Allora, si penserà, perchè non essere coerenti e rimanere solo qui? Per l'interazione tra le varie forme, l'una non esclude l'altra. E' il peso che va ridistribuito, alla faccia dei contatti e dei like. Presenza un attimo rivista, allargamento delle altre concessioni che la vita ci fa.

Aggiungete il desiderio di tornare a scrivere, imponendosi una dose massiccia di distrazione dai numeri. Nessuno leggerà non è vero: non ci saranno masse, ma probabilmente più rispetto verso me stesso e questo mondo virtuale personale, la cui grande bellezza resta quella di poter essere cancellato definitivamente da pochi gesti su una tastiera.
Benritrovati.

Commenti

  1. bentornato! E benscritto, come sempre.

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    1. Grazie. In realtà non me ne sono mai andato, ma questa volta davvero me ne voglio fregare di un po' di cose.

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  2. ben trovato! e ben venga la lentezza!

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  3. Se non sarai spaventato dalle ragnatele che si annidano sui Blog come sulle biblioteche d'altri tempi (e anche su quelle moderne, ormai), dall'eco del suono delle tue dita sulla tastiera, e dall'improvviso silenzio che ti circonda, e saprai accontentarti di una presenza costante, ma non tangibile e non numerabile, allora sarai un grande, e avrai fatto la scelta migliore di tutte. In bocca alla Cancellieri caro!

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    1. Credo, e l'hai capito, che ormai dovremmo andare oltre certe cose. Poi, sai, mi dovrò, spero, impegnare sul progetto "Looptrance". Non vorrei che tu avessi poca fiducia in me. La presenza, in fondo, può anche essere un commento, anche se so che costa fatica caricare un link...
      Questa cose dell'improvviso silenzio mi è abituale.
      Non ti credere che su "FB" sia tutta musica.
      Grazie degli auguri (almeno tali i sembrano).

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    2. E invece ti sbagli perchè io ne ho tantissimissima , e con "non tangibile" intendevo dire che il commento sul blog non ha la stessa fisicità dei commenti sui social.
      E' la peculiarità del Blog, che lo rende strumento privilegiato perchè meno fisico e più intimo.
      Il senso del mio post era che non è affatto facile tornare indietro senza sentire la mancanza di ciò a cui, volenti e nolenti, quegli animali da corsa (e da macello) ci hanno abituati.
      Il lato bello della faccenda è che, se ci riesci, ti affranchi per sempre da certi meccanismi perversi e tutto sarà tuo e solo tuo davvero.

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    3. Sarà difficile: narciso lo sono anch'io. Sto pensando che i risultati si vedranno sul lungo termine. Tu sai che spesso parliamo di come, ad esempio "Facebook", stia diventando sempre più ingestibile e, francamente, caotico (eufemismo). Anche lì si passa un bel po' di tempo a spulciare cose confuse nel "magma indifferenziato" (cit..) che è divenuto, francamente, rumore di fondo. Resta, come dicevo, l'immediatezza (o fisicità) del Social Network, ma mi pare che le riflessioni mie e di Francesco siano sempre più condivise. Ovviamente da una minoranza di persone.

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  4. Il reader mi ha fatto uno scherzo: l'ultimo post che mi riporta è del 20 agosto. Ok, rifaccio l'iscrizione :)
    A me piace molto il ritmo del blog perché è più disteso e argomentativo.
    E poi è un ottimo esercizio per contrastare l'analfabetismo di ritorno :)))
    Baci

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