Se cito "...l'avvenire è un buco nero in fondo al tram." (*) sono un pessimista.
La corda, però è tesa: c'è chi si barcamena per non cadere, chi la guarda da sotto e non sale, chi si siede a godersi lo spettacolo, chi la vorrebbe tagliare, chi la usa per andarsene in un altrove che non esiste.
Ogni momento in cui si guarda avanti è sintomo di rinnovato desiderio, un passo oltre il ristagno, uno sguardo che coglie dettagli cui siamo impreparati, il disconoscimento dell'apatia, della noia, della frustrazione.
Ogni momento in cui non si ascoltiamo, prima di stare a sentire gli altri (la soluzione, come mai?, qualcuno ce l'ha in tasca, fatta e finita), è consapevolezza ed anche dei limiti.
Domani è domani. Il colore, poi, lo scegliamo sorridendo.
(*): "Io e te" di Enzo Jannacci, da "Foto ricordo", 1979 (ed. Ultima spiaggia).
Bridget Riley, "Nataraja", 1993, Tate Gallery.
vero Dan.. del resto a me il nero non piace.. e mi sa neanche a te ;)
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