Da molti anni gli scienziati stanno lanciando l'allarme sul surriscaldamento globale. Un monito che sembra destinato a restare ancora inascoltato. Circolano in questi giorni notizie allarmanti sullo scioglimento dei ghiacci in Antartide. Questa è la principale conseguenza del rialzo della temperatura, dal quale dipenderà l'innalzamento del livello dei mari e, in un tempo non troppo lontano, la scomparsa delle città costiere.
Gli scenari apocalittici che si prospettano, non generano tuttavia sufficiente preoccupazione. A molti non interessa se scompariranno molte specie animali. Nel pensiero umano comune l'evidenza del disastro sembra non attecchire. Sono nati movimenti che hanno risvegliato l'opinione pubblica, Greta Thunberg ha gridato al mondo intero la verità: abbiamo rubato il futuro delle nuove generazioni, siamo ad un passo dall'estinzione di massa e dal crollo dell'ecosistema.
Gli accordi di Parigi del 2015 sono stati disattesi. Prevedevano comunque misure minime e tardive. Gli interventi dei singoli Paesi non sono sufficienti e, come ricorda Luca Mercalli qualsiasi intervento non sarà risolutivo, ma potrà solo limitare i danni. Ormai l'innalzamento della temperatura globale di almeno due gradi è certo, si rischia di arrivare fino a cinque gradi, con conseguenze apocalittiche per tutti gli abitanti della Terra.
Perchè prendere provvedimenti seri non è la priorità di tutti? Perchè alcuni Stati si sfilano dagli accordi? Perchè ci sono politici che addirittura negano l'evidenza dei cambiamenti climatici? Pare che esistano risvolti economici che spingono molti a minimizzare la catastrofe imminente. L'Antartide fa gola per le risorse minerarie nascoste sotto il suo cuore di ghiaccio. Così come non importa se brucia la Foresta Amazzonica, perchè si potranno sfruttare quelle terre.
Un film degli anni novanta, tratto dal romanzo di Fleischer, racconta come gli abitanti di Rapa Nui finirono per tagliare tutti gli alberi presenti sull'isola, spinti dal desiderio di primeggiare sugli altri. Nella realtà, sappiamo che l'abbattimento della foresta provocò la desertificazione della terra. Purtroppo, sembra che la brama di potere e ricchezza prevalga perfino di fronte all'evidenza di un disastro climatico. Gli esseri umani continuano ad avere una visione limitata.
Un film degli anni novanta, tratto dal romanzo di Fleischer, racconta come gli abitanti di Rapa Nui finirono per tagliare tutti gli alberi presenti sull'isola, spinti dal desiderio di primeggiare sugli altri. Nella realtà, sappiamo che l'abbattimento della foresta provocò la desertificazione della terra. Purtroppo, sembra che la brama di potere e ricchezza prevalga perfino di fronte all'evidenza di un disastro climatico. Gli esseri umani continuano ad avere una visione limitata.
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