Umanità in fuga


La guerra si inasprisce in Siria, a quasi nove anni dall'inizio del conflitto. I territori sono desolati, i campi aridi e dove sorgevano fiorenti città ora restano solo macerie. Migliaia e migliaia di persone sono costrette ad ammassarsi ai confini, nei campi profughi, con minime speranze di salvezza. Alle spalle eserciti che li minacciano, di fronte paesi che non li vogliono accogliere. Trovano un riparo precario in campi profughi dove manca tutto.

I bambini sono le vittime principali di questa guerra che sembra infinita. Migliaia di loro sono morti e quelli che sono sopravvissuti non sanno neppure cosa sia la pace. Conoscono solo il conflitto, hanno imparato a riconoscere le bombe dal suono che producono, ma non hanno potuto ricevere un'istruzione. Alcuni sono mutilati, tutti sono traumatizzati. La vita nei campi profughi è infernale: senza speranza, esposti al freddo, resistono ai morsi della fame e della paura.

L'Occidente non li vuole. Nei saloni eleganti dove persone di potere discutono del futuro, non irrompe il fumo dei lacrimogeni, non si sentono le grida dei disperati. Le immagini strazianti rappresentano una realtà troppo lontana per essere sentita come propria. Eppure morte, conflitti, devastazioni, vite spezzate e distrutte, dovrebbero riguardare tutta l'umanità, perché sono l'incarnazione della sconfitta degli ideali di questa società.

Desta maggiore preoccupazione un virus, rispetto alla morte ed all'esilio di centinaia di migliaia di persone. Nelle tendopoli e nei ripari di fortuna si muore fra infezioni e malattie di ogni genere. Al confine fra la Grecia e la Turchia ci sono migliaia di profughi ammassati, costretti fra i soldati che sparano alle loro spalle e le guardie di frontiera che li respingono con lacrimogeni e getti di acqua. Si sta verificando una delle peggiori crisi umanitarie dall'inzio del conflitto siriano.

In questa situazione terribile, si insinua la ferocia dell'estremismo di destra, mai sopito e ora più che mai in espansione. Si autoproclamano patrioti i fascisti di Alba Dorada, guidati dalla volontà crudele di combattere contro persone deboli, sfiancate dalla fuga e in costante pericolo. Agiscono come squadre di cacciatori spietati, le loro prede sono esseri umani. Chi dovrebbe impedire tutto questo tace, mentre avanza l'ombra di un tempo oscuro per l'umanità.




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